Rassegna letteraria “Sulle Orme del Cantor D’Enea”
Sant’Arpino (CE), Dal 24 al 30 settembre 2012
Comunicato stampa
Rassegna letteraria “Sulle Orme del Cantor D’Enea”, kermesse culturale
organizzata dalla Pro Loco di Sant’Arpino con il patrocinio della locale
Amministrazione comunale
Domenica 23 settembre 2012 - Ore 10.30, Palazzo Ducale "Sanchez de
Luna".
Presentazione del testo “La Buona Terra. Storie delle terre di don Peppe
Diana" di Gianni Solino, edito da "La Meridiana" nella collana Passaggi (pp.
136, Euro 14,00).
A discutere con l'autore, nel corso dei lavori moderati dalla docente Adele
D'Angelo, saranno Peppe Pagano, fondatore di NCO (Nuova Cucina Organizzata),
e Valerio Taglione, coordinatore Associazione “Libera” - Caserta, mentre a
portare i saluti della cittadinanza sarà l’assessore alla cultura Giuseppe
Lettera, e a fare gli onori di casa sarà il presidente della Pro Loco Aldo
Pezzella.
Il libro sviluppa un'analisi rigorosa sul fenomeno delinquenziale che
investe i territori della provincia di Caserta, in particolare l'agro
aversano. «La camorra - sottolinea nel testo introduttivo don Luigi Ciotti -
è un mondo, con le sue leggi, i suoi codici, identità e linguaggi, con
regole di governo interno e sistemi di relazione esterna. Un "Sistema",
appunto. Che viene percepito come escrescenza e corpo estraneo dagli altri
cittadini quando uccide e fa strage, ma col quale si finisce per convivere
nella quotidianità». Ma, osserva Solino, «la camorra non è un "male
endemico" da cui non si può guarire, ma un fenomeno socio economico
criminale che ha avuto un inizio e avrà una fine». L'omicidio di don Peppe
Diana ha rappresentato un punto di svolta per questi luoghi non più chiusi
in un atteggiamento di omertà e rassegnazione. Le terre di don Peppe Diana
oggi, infatti, sono l’espressione concreta di situazioni e luoghi in cui il
volontariato organizzato e le scelte quotidiane dei singoli possono offrire
opportunità di lavoro diverse da quelle proposte dalla criminalità. Creando
un'economia altra si toglie di fatto manodopera a chi ha gestito il potere
economico fino a quel momento. Lottando per la creazione di un nuovo sistema
culturale, sociale e politico, sono nati i presupposti per poter dare inizio
a un sistema sociale positivo. L’associazione di volontariato Jerry Masslo,
la Nuova Cucina Organizzata, la cooperativa Al di là dei sogni, la Comunità
di Capodarco non sono soltanto alcuni tra i tanti nomi citati a giusto
merito nel testo di Gianni Solino, ma sono la sintesi di volti, vicende
umane e scelte di vita che hanno saputo sfidare legalmente la camorra usando
le risorse offerte dal territorio stesso, rispondendo ad emergenze umane e
sanitarie – tra le tante l’arrivo di immigrati irregolari e la piaga della
prostituzione – e soprattutto passando ad un uso sociale dei terreni e delle
ville confiscate alla camorra. Perché, come ha efficacemente affermato il
Comitato don Peppe Diana, «l’uso sociale dei beni confiscati è il principale
indicatore di come una comunità si sia riscattata dal dominio del clan». La
Buona Terra si riallaccia in maniera speculare al primo libro di Gianni
Solino, Ragazzi della terra di nessuno (edizioni la meridiana, 2008): se nel
primo la narrazione raccontava di storie di ragazzi inghiottiti senza
ritorno dal sistema camorristico, in questo si lascia spazio a chi ha
lanciato e continua a lanciare quotidianamente la sfida della legalità
economica. Le prime erano terre che conducevano a un finale di solitudine,
violenze e morte; le seconde, invece, sono storie iniziate ma non concluse e
poggiate sulla solida base di un gruppo in continua crescita. Cominciare a
raccontare queste vicende è il modo per dare loro vita, e dare vita
soprattutto a quei territori.
Domenica 11 novembre, Ore 10.30, Presentazione di "Pace Fatta…
Forse!" Quando la Testa e l'Anima capiscono d'amarsi di Monica Balsamo
A discutere con l'autrice, nel corso dei lavori moderati dal giornalista
Elpidio Iorio, saranno Alessandra Tommasino, giornalista de "Il Mattino", e
Gianmaria Talamo, Regista della Compagnia Teatrale Abusiva dei Murattori di
Positano (SA), mentre a portare i saluti della cittadinanza sarà l’assessore
alla cultura Giuseppe Lettera, e a fare gli onori di casa sarà il presidente
della Pro Loco Aldo Pezzella.
Pro Loco Sant’Arpino, Via Marconi 7 - Sant’Arpino (CE)
e-mail: proloco_sant_arpino@alice.it – sito web: www.prolocosantarpino.it