Due serate di poesia a teatro
Caserta, 15 e 22 giugno 2012
Comunicato stampa
Due appuntamenti presso
L'Altr(R)o Teatro di Caserta:
venerdì 15 giugno 2012, ore 21.00, dalla Divina Commedia, Giovanni Gallo
presenta "Quel che gli uomini più non dicono"
- Fatti non foste a viver come bruti... Dal XXVI Canto dell'Inferno
- Ahi serva Italia..... Dal VI Canto del Purgatorio
- In vesta di pastor lupi rapaci... Dal XXVII Canto del Paradiso
Ingresso libero
22 giugno 2012, ore 21.00, "L'irriducibilità della poesia" da poeti
scelti
Giovanni Gallo e Saverio Gallo presentano "La poesia nasce da un vento mentale,
un demone che ama l'orlo dei pozzi, brucia il sangue, rompe gli stili"
(Catullo, Dante, Leopardi, Baudelaire, Rimbaud, Neruda, Lorca, Ferré, Brel, De
André, Ciampi e Altri). Alla chitarra: Alfonso Lo Sanno
Ingresso con biglietto
note:
La Cultura, oggi, è offesa e impoverita da perverse logiche di mercato, tese
a creare miti inconsistenti e deleteri, strumenti occulti di una divulgazione
d’ignoranza premiata e consacrata.
La Poesia è avventura linguistica, navigare nell’Oceano linguistico come Ulisse
sulla nave di Omero, attraversare la lingua come il mare in tempesta, sapendo da
dove si parte, ma ignorando i possibili approdi, oltrepassando i confini
conosciuti e sfidando difficoltà e insidie.
Poesia è la volontà raffinata di esplorare e sperimentare con l’atteggiamento di
chi, provando, modifica e innova. La poesia, dunque, nasce da un vento mentale,
da un potere misterioso, uno spirito occulto, un demone, che “ama l’orlo dei
pozzi, brucia il sangue, rompe gli stili” come diceva Garcia Lorca.
La Poesia, però, non è solo qualcosa di istintivo, come superficialmente e
consumisticamente talvolta si afferma. Se la suggestione delle emozioni e il
fluire appassionato delle immagini creano un rapporto immediato con il lettore,
ciò è dovuto alla straordinaria capacità del poeta di esprimere sentimenti
universali con un linguaggio incisivo e pregnante, un linguaggio anch’esso
universale che tutti possono cogliere. Un linguaggio che parla alle parti più
profonde dell’animo umano e quindi a tutti, un linguaggio inconsueto ma che
tutti possono sentire perché parla ai sentimenti.. perché non è vero che solo
pochi eletti possano accedere ad opere poetiche importanti, è vero invece, che
solo una parte eletta dell’uomo vi possa accedere, ma al di là dei luoghi
comuni, quelli sì, non hanno accesso alcuno.
La Poesia, dunque, è costruzione, composizione colta, appassionata che si eleva
su vette inaccessibili al “Pensiero Unico” e astratto che vuole piegate a sé le
differenze annullandole. Ri-pensiamo, dunque, alle parole del Poeta Leo Ferré:
“La poesia moderna non canta più,
striscia!.......................................... I versi devono fare l’amore
nella testa dei popoli. Alla scuola della Poesia non si impara, ci si batte!”
Ognuno di noi ha in sé un piccolo grande poeta a cui non siamo abituati: ed è a
questa parte che la poesia si rivolge.
Presentare, poi, ad alta voce la Poesia, davanti ad un pubblico, implica tante
particolarità, dea delle quali è il fatto che ci si rivolge, non più solo
all’organo della vista, ma anche e principalmente a quello dell’udito.
Qui lo sforzo dell’attore o è recitare (cioè ripetere bene lo scritto) o è
sforzo poetico (cioè creativo).
Tali, solo alcuni dei mille motivi per cui la Poesia non cede al senso comune,
all’omologazione, alla norma. Essa è sovversiva, irriducibile. Non è roba da
Mercato o da Libero Mercato. Altro vento spira nei liberi territori della
Poesia.
Restituirla, insieme alla Cultura, al suo ruolo è l’ardito compito che questi
eventi propongono.
"L'Altr(R)o Teatro" Via Ruggiero 93 Caserta
Info: 333 3556525, 0823 424108 o presso Sartoria "Mani di Fata" Via Rossi 5
Caserta