Mostra: Il Segno Alato e Gli Abissi Sonori
Santa Maria Capua Vetere (CE), dal 12 aprile al 7 Maggio 2012
Comunicato stampa
Giovedì 12 aprile 2012 alle ore 19 sarà inaugurata, presso il Centro
Culturale Il Pilastro di Santa Maria Capua Vetere alla Via Roberto d’Angiò
56, la personale di Luigi Esposito, curata da Enzo Battarra.
“Il sogno alato e gli abissi sonori” è il titolo della mostra che vede in
esposizione partiture pittografiche, opere visive, fotografie e opere
plastiche. “Artista eclettico e complesso, Luigi Esposito – scrive Battarra
– è un indomito sperimentatore di linguaggi. La sua è una vera arte totale,
tutti i sensi possono essere investiti, al punto tale che lo spettatore
diviene parte integrante dell’opera. La fruizione è essenza della struttura
progettuale, la percezione viene guidata ma mai imposta.
Nei suoi lavori – prosegue Battarra – è possibile vedere la musica e sentire
la pittura, in una sinestesia coinvolgente. Le sue non sono opere
tendenzialmente aperte, anzi hanno strutture di grande razionalità e
compiutezza, ma lasciano ampi spazi all’interazione mentale. Esposito lavora
sopra le righe del pentagramma, dentro e fuori lo spartito musicale, che
pittoricamente viene contaminato, amplificato, celebrato”.
Attraverso le sue partiture pittografiche, opere visive, fotografie, opere
plastiche, installazioni sonore e video-art , legate a temi e simboli come
la percezione, il segno grafico, ricco di fascino e sintomatico mistero,
l’estemporaneità del gesto, l’improvvisazione, e ad altri lavori che
richiamano simbologie estetiche classiche, è possibile assistere ad un
percorso underground dell’artista (di circa un ventennio), con opere dagli
anni Novanta a tutt’oggi, realizzate su carta, tela, carta fotografica,
supporti eterogenei, nonché piccole sculture, installazioni sonore e
videoart; e raggruppate, all’interno della mostra, secondo gli aspetti
stilistici e filologici. 0Si potranno vedere, quindi, opere musicali che non
sempre necessitano di una esecuzione strumentale o di un trasferimento
sonoro: è sufficiente guardarle per ascoltarle.
In definitiva si può affermare che nella pittografia musicale di Luigi
Esposito vive un segno che identifica un suono ma suggerisce anche azioni
gestuali e teatralità, che può essere assolutamente indipendente, che
coinvolge, oltre all’udito, l’azione corporea, l’occhio, e la percezione,
soprattutto.
Prima dell’inaugurazione della mostra verrà presentato il libro “Detti
aurei”, Tredici gesti in un solo atto, per attore e pianoforte, con suoni
elettronici e video art, di Luigi Esposito; un’opera pittografica che
traccia un percorso introspettivo nel complesso e stravagante mondo degli
aforismi di Alberto Casiraghy. Composta in una folata di tempo, nell’estate
del 2008, e pubblicata dalla casa editrice Lavieri (in tiratura limitata di
400 copie, contenente una stampa a rilievo autografa; e una nota di Ennio
Cavalli), essa ha tutte le caratteristiche del teatro strumentale dove gli
esecutori coprono ruoli di performer, con momenti di happening e fuori
scena.
Tutto il lavoro pittografico di Luigi Esposito nasce dall'esigenza di
unificare più forme espressive (musica, pittura, video, teatro) in una forma
di rappresentazione, dove l'agire e lo svolgersi di un’azione non è
semplicemente raccontato, ma offerto in una più vasta possibilità di
comprensione, in una teatralità multimediale.
La mostra resterà aperta fino al prossimo 7 maggio e sarà visitabile
dal lunedì al sabato dalle ore 17.00 alle ore 20.00. Sarà possibile anche in
orari diversi, previo contatto telefonico ai numeri
0823.844519/1701784/3203624327.