Muse e Musei - Racconto di arte, storia e fede in Terra Laboris
Caserta e provincia, dal 7 gennaio al 21 aprile 2012
Comunicato stampa
“Muse e Musei - Racconto di arte, storia e fede in Terra Laboris”: è questo
il titolo del nuovo progetto culturale della Provincia di Caserta di cui
l'arch. Jolanda Capriglione è Direttore Artistico.
In chiese e cattedrali di 16 città, dal 7 gennaio al 21 aprile, musicisti di
rilievo internazionale e attrici di fama accompagneranno, leggendo le parole
inedite del romanziere Diego De Silva, il racconto della bellezza custodita
nei 6 Musei diocesani che sono il riferimento principale della Rassegna.
Entro aprile poi, il restauro delle 6 opere segnalate dai Musei delle
Diocesi.
“Attraverso il più potente dei mezzi di comunicazione, la musica – ha detto
Jolanda Capriglione, Direttore artistico - ‘Muse e Musei’ continua nel
percorso di conoscenza e valorizzazione dell’enorme giacimento culturale
custodito dai Musei Diocesani, ricchi di autentici gioielli da Aversa a
Caiazzo, da Caserta a Sessa Aurunca, da Teano a Capua. Concerti, master
class, laboratori musicali, affidati a grandi artisti internazionali,
prenderanno vita nei Musei Diocesani e nelle Chiese (a volte esse stesse
‘Musei’) della Provincia fino alla primavera incontrandosi con importanti
artisti della nostra terra. Accanto ai percorsi musicali prenderanno vita
laboratori di restauro e il restauro di opere d’arte, insieme con convegni
internazionali di studio sull’Estetica del Sacro come strumento di
valorizzazione del territorio”.
Ospiti del calibro di Natalia Gutman, che aprirà la rassegna, e Ramhin
Bahrami, a cui spetterà la conclusione, faranno di Caserta per quattro mesi
la capitale della musica. Nelle chiese di Terra di Lavoro solisti,
orchestre, corali e duo declineranno le sette note, ma prima di loro una
‘Musa’ per sera, scelta tra attrici di teatro come Monica Guerritore, Licia
Maglietta o Catherine Spaak, traghetteranno lo spettatore nella giusta
atmosfera attraverso il potere evocativo della parola.
Programma dei reading d’apertura su scritti inediti di Diego De Silva
Il 7 gennaio a Caserta, ore 19, nella Cattedrale sarà di scena il
Natalia Gutman Trio (violoncello) con Sviatlov Moroz (violoncello) e Dimitri
Vinnik (piano). Il reading di apertura, Fede, sarà di Gaia De Laurentiis.
(ospite da confermare: Ramin Bahrami)
Ludwig van Beethoven Trio D - Dur op.70 nr.1
Johannes Brahms Trio C - moll op.101
Franz Schubert Trio Es - Dur op.100
Il Trio Gutman, fondato nel 2000 dalla violoncellista Natalia Gutman
(nella foto), ha debuttato internazionalmente riscuotendo grande successo al
festival Oleg Kagan Musikfest di Kreuth am Tegernsee. Da allora il trio
Gutman ha entusiasmato il pubblico di tutto il mondo, suonando nelle sale da
concerto più importanti, tra le quali il Victoria Hall di Ginevra, il
Conservatorio di Mosca e la Filarmonica di San Pietroburgo, ed è stato
invitato da numerosi festival internazionali come il Festival di Kuhmo in
Finlandia, il Festival di Musica di Lubecca, il Festival di Musica da Camera
di Bergamo, il Festival musicale estivo nel Cremlino a Mosca.
Il 14 gennaio a Capua, nella Chiesa dell'Annunziata, si esibirà il
Borodin String Quartet (archi). Il reading di apertura, Errore, sarà di
Catherine Spaak.
Il Borodin String Quartet, uno dei quartetti più rappresentativi del
nostro tempo, è stato fondato nel 1945 da studenti del Conservatorio di
Mosca.
Il cellista Valentin Berlinsky è stato uno dei fondatori del quartetto.
Ritiratosi nel 2007, ha nominato suo successore Vladimir Balshin, ma è
rimasto comunque l'anima artistica del quartetto. Igor Naidin ha imparato
l'arte quartettistica dai membri del Borodin, incluso Dmitri Shebalin, che
ha in seguito sostituito. Ruben Aharonian ha vinto importanti concorsi
internazionali, tra i quali Enescu, Montreal e Tchaikovsky. Il violinista
Andrei Abramenkov, nel quartetto da oltre 25 anni, ha nominato poco mesi fa
suo successore Sergey Lomovsky.
Il BSQ è considerato uno dei più importanti quartetti sulla scena musicale
internazionale, nonché un punto di riferimento nella storia di questo tipo
di ensemble. È superfluo citare la loro particolare affinità con il
repertorio russo e lo stretto rapporto musicale avuto con Shostakovich, che
ha personalmente diretto le prove di ogni suo quartetto. La loro
interpretazione dell’opera quartettistica del compositore sovietico,
ritenuta dalla critica come definitiva, ha permesso al quartetto di eseguire
l'intero ciclo dei quartetti di Shostakovich nei più importanti centri
musicali internazionali: Vienna, Zurigo, Madrid, Lisbona, Londra Parigi e
New York.
Nel gennaio 2000 Valentin Berlisky ha compiuto 75 anni ed è stato anche il
55esimo anniversario del Borodin. L'evento è stato celebrato con concerti a
Mosca e Londra. Dall'estate del 2000, con l'inaugurazione dell'Aldebourg
Festival, il BSQ sta portando in giro per le sale da concerto e teatri
d'Europa, con grande successo di pubblico e critica, un ambizioso progetto:
Beethoven & Shostakovich - Parallelismi e diversità.
Le registrazioni che il Borodin String Quartet ha effettuato per la Teldec
Classics International, compresi i quartetti e Souvenir de Florence di
Tchaikovsky (Gramophon Award, 1994), i quartetti di Schubert, le ultime
sette composizioni di Haydn e Russian Miniatures, hanno ottenuto grandi
consensi dalla critica internazionale.
Il 21 gennaio ad Aversa, nel Duomo, in scena l'Orchestra da Camera di
Caserta diretta da Antonino Cascio, con Sir James Galway e Lady Jeanne
Galway (flauto). Il reading di apertura, Speranza, sarà di Giorgia Wurth.
Sir James Galway è una leggenda, un maestro e virtuoso del flauto.
Attraverso le sue molteplici tournée, più di 30 milioni di album venduti e
le sue frequenti apparizioni televisive, ha ormai conquistato il pubblico
internazionale.
La stagione 2010/11 lo ha visto impegnato in concerti in USA, Asia,
Australia, Russia, Israele, Ungheria, Germania, Italia e Svizzera, suo paese
d’adozione. Durante il lungo tour negli Stati Uniti, ha collaborato con il
vincitore del Grammy, Emerson Quartet, sua moglie, Lady Jeanne Galway, ed il
giovane pianista irlandese Michael McHale.
Nato a Belfast, Sir James ha studiato a Londra e Parigi prima di
intraprendere la carriera orchestrale con la Sadlers Wells e la Royal Covent
Garden Opera, la BBC, la Royal Philharmonic e la London Symphony Orchestra,
ed arrivare poi a ricoprire l’ambito ruolo di primo flauto nella Berlin
Philharmonic diretta da Herbert von Karajan.
La sua carriera da solista inizia nel 1975. Oltre al repertorio classico per
flauto, Galway inserisce nel suo programma musica contemporanea, comprese
nuove opere per flauto scritte ed eseguite da lui stesso.
Di pari passo con la sua intensa attività concertistica, Sir Galway trova
anche il tempo di condividere la sua esperienza tenendo corsi di
perfezionamento annuali e pubblicando articoli, studi e libri sul flauto. La
sua ultima autobiografia si intitola “The Man with the Golden Flute, a
Celtic Minstrel”. A testimonianza del suo impegno verso i flautisti di tutto
il mondo, ha collaborato recentemente con Conn-Selmer Inc per lo sviluppo di
un flauto nuovo e di alta qualità, chiamato ‘The Galway Spirit’. Il suo sito
internet www.thegalwaynetwork.com è interamente dedicato a studenti e
insegnanti.
Sir James ha suonato al cospetto di importanti autorità come la Regina
Elizabeth II, Papa Giovanni Paolo II, i presidenti Clinton, George W. Bush e
George H.W. Bush, il Principe Charles, l’Imperatrice del Giappone, la Regina
di Norvegia, la Principessa Diana e, più recentemente, il Presidente Shimon
Peres. Ha diviso il palcoscenico con tanti incredibili artisti, come Stevie
Wonder, Henry Mancini, John Denver, Elton John, Ray Charles, Joni Mitchell,
Jessye Norman, Cleo Laine e Andrea Bocelli. Ha suonato con i Pink Floyd nel
loro memorabile concerto al Muro di Berlino.
Dedica il suo tempo e le sue energie al sostegno di organizzazioni di
beneficenza come SOS, FARA, Future Talent, Youth Music (UK), The Caron
Keating Foundation e UNICEF, di cui detiene il titolo di rappresentante
speciale.
Tra i numerosi riconoscimenti per i suoi successi musicali vanno ricordati
il Merit Award della Recording Academy, il premio Classic Brits Lifetime
Achievement Award, numerosi dischi d’oro e di platino e l’inserimento nella
Hollywood Bowl Hall of Fame. È stato inoltre premiato due volte da Sua
Maestà Regina Elizabeth II con il titolo di cavaliere.
La sua ricca discografia comprende più di 65 CD per BMG Sony Classics e
Deutsche Grammophon e spazia dai grandi classici come Mozart e Bach
all’esecuzione della colonna sonora del ‘Signore degli anelli’. A marzo 2011
l’etichetta Sony ha pubblicato un cofanetto di 12 CD dal titolo “James
Galway – The Great Flute Concerto Edition”.
Flautista di successo, Lady Jeanne Galway calca i più importanti
palcoscenici internazionali, portando al pubblico il suo stile unico e tutta
la sua eleganza.
Le sue tournée la vedono protagonista nelle più grandi città degli Stati
Uniti come solista con orchestre come la Chicago, la Philadelphia, la
Pittsburgh, la Seattle, la Denver e la National Symphony.
A livello internazionale si è esibita nelle più importanti capitali
culturali, come Londra, New York, Milano, Roma, Gerusalemme, Tel Aviv,
Madrid, Vienna, Salisburgo, Zurigo, Dublino, Belfast, Tokyo, Pechino e
Singapore.
Primo flauto nel duo con suo marito, Sir James Galway, Lady Galway è
regolarmente in tournée con il suo ensemble, il Trio Zephyr (Jonathan
Feldman al pianoforte e Darrett Adkins al violoncello). La prima incisione
dell’ensemble Zephir, dal titolo “Winds of Romance”, include lavori di
Haydn, Martinu e Weber. Lady Galway continua, inoltre, a collaborare in
recital con Phillip Moll e altri ensemble.
Ha suonato per l’Imperatrice del Giappone, il Conte e la Contessa di Wessex,
il Duca e la Duchessa del Kent, la Regina di Norvegia, la Regina di Spagna
e, più recentemente, durante un tour in Israele per il presidente Shimon
Peres.
Memorabile il suo concerto all’Hollywood Bowl, insieme con Sir James, alla
Hollywood Bowl Orchestra e con un gruppo di giovani flautisti provenienti
dal programma educativo della Los Angeles Philharmonic. Il tutto è stato
seguito da uno speciale, filmato e registrato, del Double concerto di
Vivaldi con Sir James, Claudio Scimone (direttore) e I Solisti Veneti al
Palazzo Ducale di Venezia.
Amante dell’insegnamento, Lady Galway dedica molto del suo tempo alle nuove
generazioni attraverso articoli, master-class ed incisioni. È anche
co-fondatrice della “Galway Junior Network”, un sito web interattivo rivolto
ai giovani flautisti, dove offre consigli e suggerimenti su come suonare il
flauto, esibirsi su un palco e gestire la propria carriera.
Lady Galway e Sir Galway dirigono ogni estate la loro scuola, la
“International Flute School” a Weggis, in Svizzera, seguendo personalmente
gli studenti di tutti i livelli.
Lady Galway patrocinia la fondazione di beneficenza “Future Talent”, guidata
dalla Duchessa di Kent. I suoi concerti sono spesso eventi per la raccolta
di fondi a favore di istituti come UNICEF, SOS, FARA e Marie Curie Cancer
Care.
Ha registrato per RCA Victor, BMG Classics e Deutsche Grammophon. Irish
America Magazine ha conferito a Lady Galway e Sir Galway il premio “2008
Spirit of Ireland” come riconoscimento del loro ruolo di ambasciatori
musicali.
Originaria di New York e diplomatasi al New York City’s Mannes College of
Music, Lady Galway vive con suo marito in Svizzera.
Attualmente suona un flauto d’oro 18 carati Nagahara.
Fondata nel 1988, l’Orchestra da camera di Caserta ha dato nel
territorio campano un notevole impulso alla diffusione della musica, spesso
finalizzata alla riscoperta e valorizzazione di siti storici.
Ha collaborato con noti solisti e giovani vincitori dei più importanti
concorsi internazionali, come Severino Gazzelloni, Pierre Pierlot, Gervase
de Peyer, Maxence Larrieu, Jorg Demus, Lya De Barberiis, Mario Ancillotti,
Edward H. Tarr, Peter Lukas Graf, Rodolfo Bonucci, Bruno Canino, Michele
Campanella, Massimiliano Damerini, Cristiano Rossi, Andras Adorjan, Susan
Milan, Claudia Antonelli, Paolo Bordoni, Rocco Filippini, Alain Meunier,
Alexei Volodin, Giovanni Angeleri, Mariusz Patyra, Natalia Lomeiko, Herbert
Schuch, Marcin Zdunik, Clement Dufour, Philip Higham ed ha proposto in prima
moderna pagine di Rinaldo da Capua, Sacchini, Sarro, Jommelli, Anfossi,
Viotti, Mercadante.
Ha tenuto concerti in importanti eventi e stagioni concertistiche in Italia
e all’estero, tra i quali il Festival Cantelli di Novara, il Festival
Paganini a La Spezia, il Mozarteum di Salisburgo, la Fliarmonica di
Bratislava.
Prossimamente, con Bruno Canino e Andras Adorjan, registrerà due cd con
brani di Giovanni Simone Mayr e Franz Anton Hoffmeister.
Il 28 gennaio, a Marcianise, la Chiesa dell'Annunziata ospiterà gli
archi del Philarmonisches Streichquintett Berlin, con il reading di
apertura, Dubbio, di Amanda Sandrelli.
Fondato nel 2005 su iniziativa della giovane violoncellista russa Tatjana
Vassilieva, il Philharmonisches Streichquintett Berlin è un ensemble
di alto livello, composto da musicisti legati, oltre che dall’amicizia,
anche da una esperienza pluriennale nella musica da camera e nobilitato
dalla presenza di tre musicisti di fama internazionale.
Nato all'interno di una delle più importanti orchestre del mondo, la
Filarmonica di Berlino, l'ensemble ha l’intento di approfondire
l’interpretazione dei capolavori per quintetto di Mozart, Brahms, Dvorak,
Bruckner, presentando nel suo repertorio anche trascrizioni molto efficaci
di composizioni scritte originariamente per differenti organici.
Nel repertorio si spingono dal barocco al classico fino al romantico ed
oltre, avvalendosi spesso della collaborazione di alcuni celebri solisti dei
fiati dei Berliner come Wenzel Fuchs, Albrecht Mayer, Dominik Wollenweber, e
Daniele Damiano. La presenza di Thomas Timm (Concertmeister nei Berliner
Philharmoniker), Nabil Shehata (Primo Contrabbasso) e Tatjana Vassiljeva
(solista di fama internazionale) permette all’ensemble di proporre con
successo anche concerti e brani solistici.
Il Philharmonisches Streichquintett Berlin ha già all’attivo tournée in
Italia, Belgio, Giappone, Germania, Austria e Francia, dove ha suonato per
importanti festival,tra i quali Festival di Salisburgo (nel periodo
pasquale) Festival Chopin, Festival de Nancy, Festival de la Chaise-Dieu,
Festival de la Vézère, Festival Euromediterraneo di Roma, ValGardenaMusika,
Emilia Romagna Festival e Paganiniana a Genova, raccogliendo ovunque
significativi apprezzamenti di pubblico e critica.
Il 4 febbraio, a Casapesenna, nella Chiesa di Santa Croce, si esibirà
la Corale Resonare Fibris diretta da Filomena Piccolo, con Alexander
Hrustevich alla fisarmonica. Il reading di apertura, Coraggio, sarà di
Teresa Saponangelo.
Nato in Ucraina, il geniale fisarmonicista Alexander Hrustevich è
ormai diventato un fenomeno mediatico internazionale: i filmati su YouTube
delle sue esecuzioni su fisarmonica dell’ “Estate” dalle Quattro Stagioni di
Vivaldi e del Concerto per violino e orchestra di Tchaikovsky sono tra i più
cliccati del settore ed hanno contribuito al rapidissimo diffondersi della
fama di questo giovanissimo artista.
Il suo impressionante talento sta catturando l’attenzione e l’immaginazione
di centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo. Hrustevich è già
costantemente invitato a suonare in Paesi come Polonia, Austria, Germania,
Spagna, Russia, Serbia. Tra gli avvenimenti dell’ultima stagione va
ricordato il concerto con il leggendario Bobby McFerrin a Kiev davanti ad
un’arena di 3000 persone sold-out.
Alexader Hrustevich impressiona particolarmente nelle più difficili
trascrizioni di brani per violino, piano ed orchestra. Tramite l’uso
contemporaneo di tutte le dieci dita, è in grado di suonare allo stesso
tempo la parte del violino solista e quella dell’orchestra: virtuosismo che
gli ha valso tra la critica e il pubblico il soprannome di “uomo-orchestra”.
Alexander Hrustevich è vincitore di diversi concorsi internazionali, tra i
quali “Golden Accordion” (New York), ”From Baroque to Jazz” (Polonia),
”Accoholiday” (Ukraina) ed altri.
Nato nel 1983, ha iniziato lo studio della fisarmonica dall’età di 6 anni.
Si è diplomato all’Accademia Nazionale di Musica di Ukraina nella classe del
professor Besfamilnov. Affianca all’attività solistica l’impegno come membro
stabile della Ukrainian National Academy Orchestra.
Nata a Caserta nel 1993, per volontà della compianta signora Pina Cuccurullo
Izzo con lo scopo di diffondere la musica polifonica, la Corale Resonare
Fibris esegue musiche di Mozart, Bach, Franck, Vivaldi, Palestrina,
Perosi, Haendel, Arcadelt e Gigante. Il suo repertorio comprende anche cori
d’opera e canzoni classiche napoletane in versione polifonica.
Nel tempo si é esibita in sedi prestigiose, tra le quali la Reggia di
Caserta, il Castello Orsini di Avezzano, l’Università di Caserta, il
Conservatorio di Potenza, il Teatro Comunale di Caserta, il Teatro di
Brindisi, il Teatro di Corte del Palazzo Reale di Caserta. Ha partecipato a
tre edizioni del “Maggio ai Monumenti”, organizzate dal Comune di Napoli.
Accompagna in modo rituale numerose celebrazioni liturgiche in Chiese e
Basiliche della Regione, come il Duomo di Napoli, le Basiliche di Santa
Chiara e San Domenico Maggiore, il Santuario di Pompei. Numerose le
esibizioni in occasione di raccolte fondi a scopo benefico, come “Trenta ore
per la vita” e “Telethon”, in onda sulle reti Mediaset e Rai. Ha preso parte
a diverse manifestazioni delle Forze Armate, esibendosi anche congiuntamente
alla Fanfara dei Bersaglieri della “Brigata Garibaldi”.
L'11 febbraio, a San Felice a Cancello, la Chiesa di San Felice
Martire ospiterà l'esibizione della Cappella Musicale Lauretana del Duomo di
Aversa con Amedeo Minghi. Il reading di apertura, Carità, sarà di Licia
Maglietta.
Autore ed interprete di brani che hanno venduto centinaia di migliaia di
copie, come “1950”, “Vita mia” e “Nenè”, Amedeo Minghi inizia la sua
carriera alla fine degli anni Sessanta, ma la popolarità arriva solo nel
1976 con “L'immenso”.
Dal 1983 partecipa molte volte al Festival di Sanremo. Nel 1990, in coppia
con Mietta, si aggiudica il terzo posto cantando “Vattene amore”.
Mentre porta in scena spettacoli di grande successo, tra i quali “Forse sì
musicale” al Piccolo Eliseo e “I ricordi del cuore” allo Stadio Olimpico,
compone colonne sonore per fortunate serie tv, tra le quali “Fantaghirò”,
per la prima fiction prodotta in Fininvest, “Edera”, e per film come
“L’allenatore nel pallone 2”.
Tiene concerti in tutto il mondo, soprattutto in Sud America (San Paolo del
Brasile, Rio de Janeiro, Cordoba, Buenos Aires), in Russia (Mosca) e in
Europa (Cracovia, Strasburgo, Bucarest, Madrid, Sofia).
Alla presenza di Papa Giovanni Paolo II, ha l’onore di eseguire “Un uomo
venuto da lontano”, brano scritto per il Santo Padre.
Per l’Unicef realizza il cd “Sotto l’ombrellone” con Lino Banfi.
Scopritore di giovani talenti, produce due album : “Canzoni” per Mietta e
“La ballata di Gino” per i Khorakhane. Come autore firma il singolo “Dubbi
no” per Mietta e il brano “Per noi” destinato ad Andrea Bocelli.
Nel 2006, in occasione dei suoi quarant’anni di carriera, pubblica la
“Platinum collection” e scrive il suo primo libro autobiografico :
“L’ascolteranno gli americani”.
Nel 2008 tiene un concerto all’Auditorium della Conciliazione, co-presentato
con Eleonora Daniele ed accompagnato dall’orchestra “La Sinfonietta”,
diretta dal m° Renato Serio.
Nel 2009 parte per un viaggio in Terrasanta, dove canta affiancato da un
artista arabo-palestinese e da uno israeliano, in occasione del
pellegrinaggio dell’anno paolino.
Nel 2011 partecipa all'evento di Lampedusa “O' Scià” con Claudio Baglioni ed
intraprende un nuovo tour teatrale.
Nata nel 1988, la Cappella Musicale Lauretana del Duomo di Aversa (in
provincia di Caserta) deve il suo nome alla Madonna di Loreto, la cui
cappella rappresenta il cuore della Cattedrale aversana.
Composta da circa 50 elementi, vive il suo primo momento da protagonista nel
1990, in occasione della visita di Papa Giovanni Paolo II alla Diocesi di
Aversa.
Diretta da Monsignor Franco Grammatico, ha partecipato al X “Corescant” di
Sorrento, alla I Rassegna regionale delle Corali a Portici, entrambi in
provincia di Napoli, e all’Europe Cimarosa Festival di Aversa. Per
promuovere la cultura musicale della città e far conoscere i suoi
rappresentanti, nel 1997 ha preso parte all’omaggio dedicato ai grandi
musicisti locali (come Jommelli, Cimarosa e Andreozzi) ed organizzato
dall’Ensemble Progetto Armonico di Aversa. Ha animato tutte le celebrazioni
diocesane del Giubileo del 2000. Nel 2006 ha promosso i festeggiamenti per i
250 anni della nascita di Wolfang Amadeus Mozart e per le commemorazioni dei
50 anni della morte di Lorenzo Perosi
Il 18 febbraio, a Casapulla, nel Tempio di San Luca Apostolo, in
scena Franca Volpicelli e Paolo Vergari.
Franca Volpicelli, Pianoforte
Studia pianoforte fin da bambina, vincendo il premio Martucci all’età di 8
anni. Dopo essersi diplomata al Conservatorio di Benevento, consegue il
diploma accademico di II livello al Conservatorio di Napoli con il massimo
dei voti e la lode.
Ha partecipato a concorsi nazionali ed internazionali, classificandosi ai
primi posti.
Ha tenuto concerti in importanti teatri e auditorium, tra i quali il
Teatrino di Corte della Reggia di Caserta, l’Auditorium Donnaromita di
Napoli, il Teatro Comunale di Benevento, la Sala Scarlatti del Conservatorio
di Napoli, l’Auditorium Sinopoli di Roma, l’Auditorium Orpheus di Torino. Si
è esibita per la Fondazione Petruzzelli di Bari, per RAI Educational 2, per
la Scuola della Polizia di Stato, per RAI 1 e in numerose città italiane,
collaborando con musicisti di livello internazionale. Nel 2006 ha suonato
nell’Auditorium delle Nazioni Unite a New York.
Recentemente ha inciso un disco da solista in collaborazione con
l’Associazione Infinito di Parma. Molto impegnata sul fronte didattico, ha
fondato la scuola “Real Music”, che si propone di divulgare la cultura
musicale soprattutto tra i giovani.
Paolo Vergari, pianoforte
Pianista dal repertorio vasto e ricercato, ha collaborato con direttori come
Mirjam Schimdt, Marco Della Chiesa D’Isasca, Petr Altrichter, Kaspar De Roo,
Michele Santorsola, Jorge lhez, dedicandosi intensamente alla musica
contemporanea.
Ospite in varie trasmissioni per Radio Italiana, RAIUNO, TMC, Radio France,
RSI, Radio Maltese, Blu Sat 2000, ORF, ha inciso per Clarius Audi,
Altrisuoni, Phoenix.
Di recente ha pubblicato, in prima registrazione assoluta, i “40 Studi di
perfezionamento” di Gino Tagliapietre e l’integrale dei Concerti per
pianoforte ed orchestra di Gian Francesco Malipiero.
Dopo le affermazioni in numerosi concorsi, ha suonato in almeno trenta paesi
stranieri. Tra i vari tour in Asia, Cina, USA e Sud America, viene
regolarmente invitato a Gerusalemme, dove tiene corsi pianistici
all’Istituto Musicale “Magnificat”.
Nel 2010 ha composto e diretto le musiche del film “Duns Scoto” del regista
Fernando Muraca.
Nel gennaio 2011 si è esibito nella “Maratona Liszt”, diretta dal M° Michele
Campanella, per l’Accademia di Santa Cecilia a Roma.
Il 25 febbraio, ad Alife, nella Cattedrale, si esibirà l'Orchestra da
Camera di Caserta diretta da Antonino Cascio con Xavier de Maistre. Il
reading di apertura, Passione, sarà di Caterina Vertova.
Xavier de Maistre è il vero avvocato del suo strumento, conosciuto
nell’ambiente musicale come l’artista che ha saputo liberare l'arpa dagli
angusti spazi nei quali da sempre è stata confinata.
Ha iniziato a studiare l'arpa presso il Conservatorio di Toulon, sua città
natale. Ha poi proseguito gli studi con Jacqueline Borot e Catherine Michel
a Parigi, affiancando gli studi in Scienze politiche ed economiche presso la
Sciences-Po Paris e la London School of Economics. Nel 1998 si è aggiudicato
il 1° premio e due premi speciali al prestigioso USA International Harp
Competition di Bloomington. Nello stesso anno è stato chiamato a ricoprire
il ruolo di arpista solista nella compagine dei Wiener Philharmoniker.
Xavier de Maistre gode di una attiva carriera come solista, esibendosi con
prestigiose orchestre quali Salzburg Mozarteum Orchestra, Israel
Philharmonic, Luxemburg Philharmonic, Sinfonia Varsovia, Monte-Carlo
Philharmonic Orchestra, Czech Radio Symphony Orchestra, Bavarian Radio
Orchestra, KBS Symphony (Seul), Orchestre National de Bordeaux, National
Orchestra of Spain, NHK Symphony Orchestra (Tokyo) sotto la direzione di
direttori del calibro di Sir André Previn, Heinrich Schiff, Armin Jordan,
Alexander Lazarev, Walter Weller, Gilbert Varga, Josep Pons, Bertrand de
Billy, Theodor Guschlbauer, Christophe Poppen e Philippe Jordan. Nel maggio
2002 è diventato il primo arpista ad eseguire un concerto da solista con i
Wiener Philharmoniker.
De Maistre si esibisce regolarmente nei più importanti festival:
Schleswig-Holstein Festival, Salzburger Festspielen, Rheingau Festival,
Wiener Festwochen, Osterklang, Budapest Spring Festival, Schubertiade,
Styriarte, Verbier Festival e Würzburg Mozartfest, in progetti con artisti
come Kathleen Battle, Diana Damrau, Ingolf Turban, Bo Skovhus, Barbara
Bonney e con attori come Peter Simonischek, Miguel Herz-Kestranek e Andrea
Jonasson.
Nel 2001 Xavier de Maistre è stato nominato Professore della Musik
Hochschule di Amburgo e tiene regolarmente masterclasses presso la Julliard
School di New York, la Toho University di Tokyo, il Conservatorio di
Shanghai e il Trinity College di Londra.
Dal 2008 registra in esclusiva per Sony BMG International. Il suo album di
debutto per RCA RED SEAL si intitola “Nuit d'étoiles”, è dedicato a Debussy
ed è stato distribuito a partire da marzo 2008. Nello stesso anno Sony ha
pubblicato un secondo disco, “Hommage à Haydn”, una raffinata ed innovative
interpretazione dei Concerti di Haydn interpretati con la Radio Symphonie
Orchester Wien diretta da Bertrand De Billy.
Nel 2009 Xavier de Maistre è stato insignito del prestigioso Echo Klassik
Deutscher Musikpreis 2009 come “Strumentista dell’anno”.
Il 3 marzo, a Vairano Patenora, la Chiesa di San Bartolomeo Apostolo
ospiterà Soli, Coro e Orchestra dell'associazione musicale "Aniello
Barchetta", diretta da Antonio Barchetta.
Associazione Musicale Aniello Barchetta: soli, coro e orchestra
Il repertorio del complesso musicale spazia dalla musica lirica a quella
sacra, senza dimenticare quella classica napoletana. Tra gli impegni più
recenti ci sono il Gran Concerto per i 150 anni dell’Unità d’Italia, il
Concerto di Musica Sacra per Settembre al Borgo 2010, il Concerto per
l’annuale del Corpo di Commissariato dell’Esercito nel Teatrino di Corte
della Reggia di Caserta, il Gran Concerto in due tempi lirico - napoletano a
Collelongo (in provincia de L’Aquila) e a Casale di Cerinola (in provincia
di Caserta), il Concerto di Natale nela Basilica del Corpus Domini a
Maddaloni (in provincia di Caserta). Il complesso comprende due soli (un
soprano ed un tenore di fama internazionale), il coro (formato da trenta
elementi e suddiviso in quattro sezioni: soprani, tenori, contralti e bassi)
e l’orchestra (composta da archi, fiati, legni, ottoni e pianoforte).
Il 10 marzo, a Santa Maria Capua Vetere, nel Duomo, si esibiranno
Julian Rachlin (viola) e Itamar Golan (piano). Il reading di apertura,
Giustizia, sarà di Vanessa Gravina.
Julian Rachlin è indiscutibilmente uno dei più carismatici ed
entusiasmanti artisti dei nostri giorni. Ha suonato con gran parte delle
maggiori orchestre e direttori al mondo. A riconoscimento del suo talento,
ha già ricevuto uno dei riconoscimenti più importanti per un artista di
musica classica: il Premio Internazionale dell’Accademia Musicale Chigiana.
Rachlin si è esibito con le più importanti e prestigiose orchestre al mondo,
tra le quali i Wiener Philharmoniker, la Royal Concertgebouw, London
Symphony, la New York Philharmonic, la Philadelphia Orchestra, la Los
Angeles Philharmonic, la Pittsburgh Symphony, la Staatskapelle Dresden, la
Gewandhaus Leipzig, i Munchner Philharmoniker, l’Orchestra Filarmonica della
Scala, Orchestre de Paris, Philharmonia Orchestra London, la San Francisco
Symphony, la NHK Symphony.
La lista dei direttori di massimo livello con i quali si è già esibito
comprende Vladimir Ashkenazy, Herbert Blomstedt, Myung-Whun Chung, Bernard
Haitink, Mariss Jansons, James Levine, Lorin Maazel, Sir Neville Marriner,
Zubin Mehta, Yehudi Menuhin, Sir Roger Norrington, Krysztof Penderecki,
André Previn, Mstislav Rostropovich, Michael Tilson Thomas, Esa-Pekka
Salonen, Riccardo Muti, Wolfgang Sawallisch.
Nella prossima stagione debutterà come direttore con la Israel Philharmonic
Orchestra, la Zürcher Kammerorchester, la Camerata Salzburg, la RTE National
Orchestra of Dublin e la Copenhagen Philharmonic. Con il suo partner
regolare, Itamar Golan, terrà inoltre recital in tutto il mondo.
Negli ultimi anni Julian ha dato vita ad un suo festival di musica da camera
a Dubrovnik. L’iniziativa sta rapidamente accrescendo la sua fama
internazionale ed i suoi “Friends” hanno compreso: Leif Ove Andsnes, Janine
Jansen, Maxim Vengerov, Mischa Maisky, Martin Fröst, Sir Roger Moore, John
Malkovich, Krzysztof Penderecki, Daniele Gatti e la Royal Philharmonic
Orchestra.
Dal 2000 si dedica anche alla viola ed ora include regolarmente il
repertorio solistico.
Nato in Lituania e emigrato nel 1978 in Austria con i suoi genitori, anche
loro musicisti, Julian Rachlin ha studiato al Conservatorio di Vienna con
Boris Kuschnir e privatamente con Pinchas Zukerman. Nel 1988 è salito alla
ribalta internazionale aggiudicandosi l’Eurovision Competition for Young
Musicians tenuto al Concertebouw di Amsterdam. Maazel lo invita quindi al
Festival di Berlino con l'Orchestra Nazionale di Francia e per una tournée
in Europa e in Giappone con l'Orchestra Sinfonica di Pittsburgh. Si
distingue come il solista più giovane che abbia mai suonato con i Wiener
Philharmoniker, debuttando con Riccardo Muti.
Dal settembre 1999 Julian Rachlin insegna al Conservatorio di Vienna.
“Un pubblico che batte i piedi per applaudire in un concerto di musica
classica è abbastanza raro, di solito si sente al massimo urlare “Bravo”, ma
vedere l’intera orchestra e il pubblico battere i piedi è unico… Qui
orchestra e pubblico applaudivano Julian Rachlin, il maturo bimbo-prodigio.
Due mani non erano sufficienti per esprimere tale entusiasmo!” (Abendzeitung,
25 gennaio 2008 - Meistersingerhalle Nürnberg).
Itamar Golan, Pianoforte
Per almeno due decenni Itamar Golan ha accompagnato i più importanti
musicisti del nostro tempo. Il suo lavoro ha ottenuto un'enorme
considerazione della critica. Pianista tra i più seguiti della sua
generazione, si esibisce in tutti i più prestigiosi palcoscenici del mondo.
Nato a Vilnius, in Lituania, si trasferisce dopo un anno con la famiglia in
Israele, dove all'età di sette anni intraprende gli studi musicali,
esibendosi nei suoi primi concerti a Tel-Aviv.
Premiato ripetutamente dall'American-Israel Cultural Foundation, con borse
di studio che gli consentono di studiare con Emmanuel Krasovsky e il suo
vero e proprio mentore per la musica da camera Chaim Taub, riceve
successivamente pieno sostegno economico dal New England Conservatory di
Boston con cui prosegue i propri studi con Leonard Shure. La principale
passione di Itamar Golan è sempre stata, sin dalla sua giovane età, la
musica da camera, ma è apparso anche come solista con le principali
orchestre internazionali, tra le quali l'Israel Philharmonic Orchestra e i
Berliner Philharmoniker, sotto la direzione di Zubin Meta, e l'Orchestra
Sinfonica del Teatro alla Scala, sotto la direzione di Riccardo Muti.
Nel corso della sua carriera ha collaborato con i più importanti solisti,
tra i quali Vadim Repin, Maxim Vengerov, Julian Rachlin, Mischa Maisky,
Shlomo Mintz, Ivry Gitlis, Ida Haendel, Kyung Wha Chung, Sharon Kam e Matt
Haimovitz. È inoltre frequente ospite dei più importanti festival
internazionali, tra i quali quello di Salisburgo, Verbier, Lucerna,
Tangelwood e Ravinia.
Ha inciso per numerose etichette, tra le quali Deutsche Grammophon, Warner
Classics, Teldec, Emi e Sony Classical.
Nel 1991 Itamar Golan è stato invitato a insegnare presso la Facoltà della
Manhattan School of Music, diventando uno dei suoi più giovani insegnanti.
Dal 1994 è titolare della Cattedra di Musica da Camera al Conservatorio di
Parigi, dove risiede ed è coinvolto in numerosi progetti artistici.
Il 17 marzo, a Piedimonte Matese, la Chiesa dell'Annunziata ospiterà
Trio con Brio Copenhagen (archi e pianoforte). Il reading di apertura,
Futuro, sarà di Samuela Sardo.
Trio Con Brio Copenhagen (Soo-Jin Hong, Violino, Soo-Kyung Hong,
Violoncello, Jens Elvekjaer, Pianoforte)
“Trio con Brio Copenhagen è chiaramente un ensemble cameristico
eccezionalmente bravo e di grande levatura artistica, non vedo l’ora di
poterli riascoltare”. (Lawrence A. Johnson, The Gramophone, Maggio 2007).
Trio con Brio Copenhagen nasce a Vienna nel 1999 e subito si impone sulla
scena internazionale, vincendo il primo premio nei seguenti concorsi : ARD a
Monaco, Premio Vittorio Gui a Firenze, Trondheim Chamber Music Competition e
Danish Radio Competition Copenhagen. I critici sottolineano soprattutto “la
jois de vivre”, la vitalità, “il magico dialogo” e le alte capacità
tecnico-virtuosistiche del Trio. Nel 2004 al Trio è stato anche assegnato
anche il prestigioso "Allianz-Preis" come miglior ensemble cameristico al
Festspiele Mecklenburg-Vorpommern 2003. Nel 2005 ha ricevuto il
riconoscimento Kalichstein-Laredo-Robinson International Trio Award.
Il Trio ha ricevuto una formazione eccellente sotto l’attento sguardo del
quartetto Alban Berg, Frans Helmerson e Mihaela Martin a Colonia e da Ferenc
Rados a Budapest. I membri individuali del gruppo hanno studiato con
musicisti rinomati, come Dora Schwarzberg, Mihaela Martin, Angelica May,
Frans Helmerson, K.H. Kämmerling e Leonid Brumberg. Il Trio si esibisce
regolarmente nelle sale internazionali più prestigiose, tra le quali
Carnegie Hall di New York, Wigmore Hall a Londra, Alte Oper di Francoforte,
Concertgebouw Amsterdam, Seoul Arts Centre e Tivoli Concert Hall di
Copenaghen, e collabora con orchestre importanti come l’Orchestra Sinfonica
Nazionale Danese e l’Orchestra Filarmonica di Seoul.
Il Trio insegna regolarmente, tenendo masterclasses e corsi di formazione
all’Accademia Musicale di Kristiansand in Norvegia, all’Università Rice a
Houston negli Stati Uniti, al Kuhmo Festival in Finlandia, al Trondheim
International Chamber Music Festival, oltre che a Copenaghen in Danimarca.
Il 24 marzo, a Maddaloni, la Chiesa di Santa Maria de Commendatiis
ospiterà il St. Petersburg Cello Ensemble. Il reading di apertura, Timore,
sarà di Daniela Poggi.
Il St. Petersburg Cello Ensemble è stato creato nel 1975 dal Professor
Nikitin, direttore della St. Petersburg Cello School, con l'intento di
creare un "coro di violoncelli", un inconsueto e singolare ensemble con un
ricco potenziale artistico.
L’ensemble ha ottenuto grandi riconoscimenti di pubblico, anche durante i
molti tour, a partire dalla fine degli anni ’80. Si è esibito, riscuotendo
grande successo, in Germania, Francia, Svizzera, Bulgaria, Finlandia,
Italia, Giappone.
Alcuni concerti del St. Petersburg Cello Ensemble sono stati trasmessi da
radio e televisioni nazionali e locali. L’Ensemble ha inciso cinque album:
due in Russia e tre in Giappone.
A proposito delle performances dell’Ensemble, la stampa sottolinea “la sua
grande omogeneità e il suo raro affiatamento”, "le seducenti nuances del
suono, la varietà della tecnica musicale e l’intensa interpretazione", "la
tecnica brillante e l’appassionato sentimento nel suonare".
Il suo repertorio è stato costantemente arricchito da lavori scritti
appositamente da compositori russi e stranieri. Per trent'anni il St.
Petersburg Cello Ensemble ha tenuto concerti in tutto il mondo e la sua
reputazione si è sempre più affermata, grazie al fatto di annoverare tra le
sue fila professionisti di altissimo profilo. Provenendo tutti dalla scuola
violoncellistica di San Pietroburgo, i musicisti che compongono questo
Ensemble riescono a creare sonorità omogenee e straordinari grazie alla loro
tecnica e alla loro interpretazione.
Il St. Petersburg Cello Ensemble è composto da: Dmitry Eremin (Solista),
Evgeny Pilipchuck, Alexei Jilin, Dmitry Ganenko, Anton Andreev, Pavel
Churilov, Daniil Briskin, Axel de Jenlis, Andrei Smirnov, Yaroslav Georgiev,
Artem Taman'yan, Andrei Efimovskiy, Dmitry Berezin, Inga Dzektser,
(pianoforte), Anna Richkova (pianoforte)
Il 31 marzo, a Roccamonfina, nel Santuario della Madonna dei Lattani
si esibirà il duo pianistico Anna Apice - Antonietta De Pascale.
Duo Pianistico: Anna Apice, Antonietta De Pascale pianoforte
Anna Apice
Dopo aver conseguito il diploma al “Conservatorio di Musica San Pietro a
Maiella“ di Napoli, sotto la guida del Maestro L. Averna, si perfeziona con
il pianista A. Hinceff.
Ha partecipato a numerosi concorsi come solista e con gruppi strumentali. Al
“Concorso Nazionale di Musica d’insieme Domenico Cimarosa” si classifica al
2° posto nella sezione Duo, mentre al “Concorso Europeo Premio Franz
Schubert” di Moncalieri (TO) conquista il 2° posto per la sezione Duo e il
3° per la sezione Pianoforte e Orchestra. Ha seguito i corsi di
perfezionamento pianistico di Assisi, sotto la guida del pianista G. Sandor
e presso l’Accademia Chigiana di Siena sotto la guida del Maestro M.
Campanella. Per la musica da camera si è perfezionata con il Maestro G.
Garbarino presso la scuola di alto perfezionamento di Fiesole (FI).
Attualmente svolge attività concertistica soprattutto per musica da camera.
Antonietta De Pascale
Dopo aver studiato con i Maestri M. Bertucci e M. R. Pannone della scuola
del Maestro V. Vitale, consegue il diploma al “Conservatorio di Musica
Giuseppe Martucci” di Salerno e segue corsi di perfezionamento per
Pianoforte e musica da camera.
Ha partecipato a vari concorsi come solista e con gruppi strumentali.
Laureata in Musicologia al D.A.M.S., presso la facoltà di Lettere e
Filosofia dell’Università di Bologna, ha scritto articoli e recensioni sugli
avvenimenti musicali più significativi della Provincia. Specializzata presso
l’Università Suor Orsola Benincasa nel recupero e nella riabilitazione degli
alunni con difficoltà di apprendimento, ha seguito anche corsi di
Musicoterapia. Attualmente svolge attività concertistica soprattutto per
musica da camera.
Il 7 aprile, il Duomo di Casertavecchia ospiterà l'esibizione
dell'Orchestra Collegium Philarmonicum diretta da Gennaro Cappabianca.
Composta da giovani musicisti provenienti da tutta la regione e da alcuni
professori del Teatro San Carlo e di conservatori campani, l’Orchestra
Collegium Philarmonicum di Napoli vanta un repertorio che spazia dalla
musica del Settecento ai giorni nostri.
Dal 2003 prende parte ad importanti manifestazioni patrocinate da
prestigiosi enti ed è l’orchestra di supporto del corso “Vacanze Musicali”.
Nel 2003, per la Naxos, ha inciso due concerti di Giovanni Paisiello ed è
stata orchestra di supporto per la I edizione di “Irpinia Music Festival”,
patrocinato dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania. Nel gennaio
2007 è stata invitata al convegno “Le imprese per i ragazzi”, promosso
dall’Assessorato alle Politiche Giovanili della Regione Campania, e
nell’ottobre dello stesso anno si è esibita alla giornata “Per un mondo
senza violenza”, organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio. Nel maggio 2008
il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha conferito a questa
realtà una medaglia. Sempre nel 2008 ha partecipato a “La Bibbia giorno e
notte”, programma trasmesso da Rai1 e RaiEducational. Nel 2009 ha eseguito,
sotto la direzione di Joseph Walsh, “Le Nozze di Figaro” per la XIV edizione
di “Amalfi Coast Music & Arts Festival”. Nella Villa Campolieto, ad
Ercolano, diretta dal M° Alberto Veronesi,.ha realizzato “Elisir d’amore” e
la “Boheme”.
Il 14 aprile, a Teano, nella Cattedrale si esibirà l'Orchestra da
Camera di Caserta diretta da Antonino Cascio con Sergej Nakariakov alla
tromba. Il reading di apertura, Rispetto, sarà di Maddalena Crippa.
"Il Paganini della Tromba": è solo una delle definizioni attribuite a Sergei
Nakaryakov, giovane ed affermato artista russo, nato a Gorkij nel 1977.
Iniziati gli studi pianistici all'età di sei anni, Nakaryakov è costretto
nel 1986 ad abbandonare il pianoforte a causa di un problema alla colonna
vertebrale che gli impedisce di rimanere seduto per lunghi periodi. Si
dedica così alla tromba, che inizia a studiare sotto la guida del padre.
Nel 1991 partecipa al Festival Ivo Pogorelich nel Baden Woerishofen, dove
viene acclamato come "il giovane prodigio della tromba". Nell'agosto dello
stesso anno debutta al Festival di Salisburgo ed un anno più tardi è ospite
allo Schleswig-Holstein Musikfestival, dove viene premiato con il Grand Prix
Davidoff. Da allora è apparso in tutti i più importanti festival europei:
Londra, Colmar, Menton, Strasburgo, Tours, Cannes.
Ogni anno è regolarmente in tournée in Giappone e spesso anche negli USA.
Nakaryakov ha suonato con Evgeny Kissin in Finlandia, con Tatyana Nikolayeva
a Salisburgo, con Martha Argerich al Montreux Jazz Festival ed anche con la
sorella, pianista, Vera Nakaryakov, con la quale si è esibito in numerosi
recitals. Nel 1996 Nakaryakov ha suonato con la Kirov Opera Orchestra sotto
la direzione di Valery Gergiev all'Hollywood Bowl Festival di Los Angeles.
Si è esibito in oltre 25 paesi con prestigiose orchestre, quali English
Chamber Orchestra, Prague Chamber Orchestra, St. Paul Chamber Orchestra,
Concertgebouw Orchestra Amsterdam, Orquesta Sinfónica de Madrid, London
Philharmonic Orchestra e sotto la direzione di musicisti del calibro di K.
Nagano, H. Schiff, E. Krivine, J. López Cobos, P. Bender, J. Judd, H.
Griffiths, G. Navarro, V. Spivakov, Y. Bashmet, T. Vasary, R. Leppard, V.
Ashkenazy.
Vanta un repertorio vastissimo, che comprende tutti i principali concerti
dedicati al suo strumento. Nakaryakov ha inoltre curato numerose
trascrizioni per tromba e flicorno di diversi generi musicali. Recentemente
è apparso il suo ultimo lavoro discografico, No Limits, con la Philharmonia
Orchestra diretta da V. Ashkenazy, contenente opere di Saint-Saëns,
Tchaikovsky, Bruch, Massenet e Gershwin.
Il 21 aprile, a Caiazzo, la Cattedrale ospiterà il concerto di Ramin
Bahrami al pianoforte. Il reading di apertura, Colpa, sarà di Monica
Guerritore.
Ramin Bahrami è considerato uno tra i più interessanti interpreti
bachiani viventi a livello internazionale.
Dopo l’esecuzione dei Concerti di J.S. Bach a Lipsia con la
Gewandhausorchester diretta da Riccardo Chailly, la critica tedesca lo
considererà “un mago del suono, un poeta della tastiera… artista
straordinario che ha il coraggio di affrontare Bach su una via veramente
personale”.
La ricerca interpretativa del pianista iraniano è attualmente rivolta alla
monumentale produzione tastieristica di Johann Sebastian Bach, che Bahrami
affronta con il rispetto e la sensibilità cosmopolita di cui sono intrise la
sua cultura e la sua formazione.
Bahrami si è esibito in importanti festival pianistici, tra i quali “La
Roque d’Anthéron”, il Festival di Uzés, il Festival “Piano aux Jacobins” di
Toulose, il Tallin Baroque Music Festival in Estonia e il Beijing Piano
Festival in Cina.
E' del giugno 2008 la sua apparizione al Wigmore Hall di Londra, con una
grande accoglienza del pubblico, e della primavera 2009 la presentazione
dell’Arte della Fuga al Festival Pianistico Internazionale “Arturo Benedetti
Michelangeli” di Brescia e Bergamo. Nel febbraio 2010 ha debuttato con
successo a Parigi con le Variazioni Goldberg e in marzo ha tenuto un
applaudito tour con i Festival Strings Lucerne. E' del maggio 2010 il grande
successo con Riccardo Chailly alla Gewandhaus di Lipsia, che completa
l’integrale dei Concerti bachiani. Il disco, uscito per Decca nel giugno
2011, ha meritato le 5 stelle del mensile Amadeus.
Bahrami si è esibito in prestigiose sedi italiane come il Teatro Comunale di
Bologna, il Teatro La Fenice di Venezia, l’Accademia di Santa Cecilia a
Roma, dove è apparso nella prestigiosa rassegna “Solo Piano” accanto a
Maurizio Pollini, Grigory Sokolov, Daniel Barenboim, Jean-Yves Thibaudet e
Evgeny Kissin e dove, nel marzo 2008, è stato invitato a partecipare alla
“Maratona Bach” accanto al violoncellista Mario Brunello.
Nato a Teheran, Bahrami, dopo la rivoluzione politica del suo Paese, trova
rifugio in Italia, dove studia pianoforte e si diploma con Piero Rattalino
al Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Approfondisce gli studi all’Accademia
Pianistica “Incontri col Maestro” di Imola e alla Hochschule für Musik di
Stoccarda. Si perfeziona con Alexis Weissenberg, Charles Rosen, András
Schiff, Robert Levin e in particolare con Rosalyn Tureck, l’artista che più
di altri ha contribuito a far conoscere la modernità dell’opera pianistica
di Bach attraverso i suoi studi e le sue esecuzioni. Il primo debutto
importante avviene nel 1998 al Teatro Bellini di Catania: il successo è tale
che la città etnea gli conferisce la cittadinanza onoraria. Da quel momento
in poi si susseguono le esibizioni presso le maggiori istituzioni musicali
d’Italia, teatri, stagioni e prestigiosi festival internazionali. Nel
gennaio 2009 Ramin Bahrami è stato insignito del Premio “Città di
Piacenza–Giuseppe Verdi” dedicato ai grandi protagonisti della scena
musicale, riconoscimento assegnato prima di lui a Riccardo Muti, Josè Cura,
Leo Nucci e Pier Luigi Pizzi.
La sua discografia comprende l’Arte della Fuga (2007), che sale in testa
alle classifiche, rimanendovi per sette settimane e raggiungendo numeri di
vendita riservati ai dischi pop. Nel 2011 Deutsche Grammophon ha pubblicato
una Bach collection, contenente le Variazioni Goldberg e l’Arte della Fuga.
Convegni
Martedì 31 gennaio, alle ore 18, nell’Auditorium Provinciale di Via
Ceccano, Vittorio Sgarbi critico di storia dell’arte darà vita - con la
sottile vena provocatoria che lo contraddistingue - ad un interessante
dibattito, intitolato “Bellezza, fascino e altre storie”, proponendo al
pubblico analisi e riflessioni sullo “stato dell’arte” nel territorio.
Seguirà la proiezione di un video, che mostrerà al pubblico i tesori
“nascosti” nei sei Musei Diocesani di Terra di Lavoro, veri e propri
“scrigni” di bellezze dal valore inestimabile. Ai siti religiosi che
ospitano i 16 eventi musicali, previsti in cartellone dal 7 gennaio al 21
aprile 2012, infatti, è legato il restauro di sei opere d’arte, che i fedeli
potranno ammirare al termine della Rassegna in tutto il loro antico
splendore.
Il compito di intervistare il Professore toccherà al Direttore Artistico
della Rassegna, Jolanda Capriglione, che ha detto: “Dopo le migliaia di
spettatori ed apprezzamenti registrati nei primi appuntamenti, la presenza
di Vittorio Sgarbi sottolinea l’altra prospettiva offerta da ‘Muse e Musei’
: far conoscere, soprattutto ai giovani, il nostro immenso patrimonio
artistico. E la bellezza, tema caro a Vittorio Sgarbi, è un elemento
centrale nelle città e nei siti religiosi che ospitano gli eventi della
Rassegna”.
master class
Non solo concerti: Muse&Musei, la Rassegna internazione di musica classica,
corale e polifonica della Provincia di Caserta, sarà anche cultura e
formazione. Tra gli appuntamenti in programma fino al 21 aprile, infatti, ci
sono otto ‘master class’, laboratori musicali che vogliono essere un momento
d’incontro didattico tra il pubblico e gli esperti. Gli alunni di otto
scuole medie di Terra di Lavoro avranno la grande opportunità di
confrontarsi con alcuni degli ospiti della Rassegna e, dopo un
mini-seminario di formazione tecnica, potranno anche cimentarsi con loro in
brevi esercitazioni pratiche. L’iniziativa trasforma, così, la pura
esibizione in occasione di confronto artistico e didattico internazionale,
con un approccio avanzato ed allargato di formazione e condivisione. Le
“master class” cominceranno il 21 gennaio, quando Sir James Galway
sarà protagonista dell’incontro con gli alunni della ‘E. Fermi’ di Cervino;
si proseguirà il 28 con il Philarmonisches Streichquintett Berlin
nella “R. Viviani” di San Marco Evangelista ed il 4 febbraio con
Alexander Hrustevich a Casaluce, nella “L. V. Beethoven”. La master class
del 10 marzo vedrà protagonista a Recale Julian Rachlin, nella
“Giovanni XXIII”; quella del 17 marzo il Trio con Brio Copenhagen a
Pietramelara, nella “Giovanni XXIII”; quella del 24 marzo il St.
Petersburg Cello Ensemble nella “G. Galilei” di Arienzo. Gli ultimi due
appuntamenti, il 14 e il 21 aprile, si svolgeranno rispettivamente
nella ‘D. Santamaria’ di Alvignano con Sergej Nakariakov e nella ‘G.
Pascoli’ di Macerata Campania con Ramin Baharami. Oltre alle master class,
Muse&Musei ha previsto anche una serie di iniziative a carattere sociale,
che verranno via via rese note, per rafforzare ancor di più il legame con il
territorio. Anche per questo motivo ogni serata è stata ‘idealmente’
affidata ad un club o ad un’associazione del territorio, cosicché la
Rassegna sia un armonico disegno in cui le singole individualità ed identità
coinvolte possano essere percepite come soggetti diversi dentro un evento
unico.