Frammenti di stelle illuminano: Margherita Hack e Ginevra Di Marco

Santa Maria Capua Vetere (ce), 12 Dicembre 2011

Articolo e foto di Clemente Tecchia

Lunedì sera, Teatro Garibaldi, S. Maria Capua Vetere. L’anziana scienziata sale sul palco, sorreggendosi a un bastone, accompagnata dalla bellissima Ginevra Di Marco. Un uragano di applausi la saluta affettuosamente, il teatro è completamente esaurito, pieno fino al loggione, c’è gente in fila nel foyer che non riuscirà a entrare. Si tratta di un evento indimenticabile, un incontro nel solco della musica e della riflessione dal nome “L’Anima della Terra (vista dalle Stelle)”, il primo di una serie che continuerà stasera a Caiazzo presso il Palazzo Mazziotti con un appuntamento con il matematico Piergiorgio Odifreddi e il musicista Roberto Cognazzo, per poi concludersi giorno 17 in Piazza Municipio ad Aversa con un suggestivo spettacolo di 500 lanterne che s’involeranno simultaneamente verso il cielo. Il tutto sponsorizzato dall’ASIPS Caserta e organizzato da Paola Servillo. Intanto sul palcoscenico del teatro parte un insolito viaggio: la scienziata infatti altri non è che Margherita Hack, astrofisica di fama internazionale. Ginevra di Marco è un’eccellente cantante che in passato ha collaborato con alcuni dei migliori nomi della musica italiana, fra i quali CSI, PGR, e che in questa occasione è accompagnata da Francesco Magnelli alle tastiere, Andrea Salvadori alla chitarra e Luca Ragazzo alla batteria. La scenografia, minimale e poetica, fatta di stelle luminose e colorate è stata curata da Alessandro Marzetti e circonda i musicisti e la piccola pedana d’angolo su cui si è accomodata la Hack. Dopo il folgorante inizio scandito dalle note di “In viaggio” e “Amara terra mia”, l’astrofisica prende la parola: lo fa accennando ai motivi dei testi delle due canzoni, per passare a parlare delle tante storture e difficoltà che affliggono il mondo di oggi, la cui enumerazione sarebbe davvero impossibile anche per chi è abituata fin da piccola a catalogare le stelle innumerevoli del cielo. Dalla corruzione allo strapotere degli organismi finanziari, dalle tragedie dei profughi fino, come è ovvio, alla riflessione sulla fuga dei cervelli e alla critica ai tagli alla ricerca e alla formazione che sono quanto di più orrendo e irresponsabile un Paese possa fare per i suoi giovani, e quindi per il suo stesso futuro. Sono parole forse già sentite molte altre volte da molte altre labbra e in molte diverse occasioni, ma il fatto che ora a parlarne sia una di quelle grandi italiane che ancora sopravvivono alla leggerezza e all’irresponsabilità che ci circondano, fa riflettere. Di più, ti impone di ascoltare con l’umiltà e l’attenzione che riserveresti a una saggia nonna che, con calma ma con determinazione, ti spiega com’è che stanno le cose. D’altronde partendo dalla sua esperienza si può ben capire la difficoltà della vita: lo studio, l’impegno per la ricerca, lo sforzo per migliorare sé stessi e la comprensione dell’universo che ci circonda, perché come dice il nome scelto per la serata, vista dalle stelle l’anima della terra appare piccola, minuscola ma al tempo stesso unica e di una preziosità inestimabile, e sarebbe davvero un gran torto e peccato mandarla in malora per colpa di scelte irresponsabili e politiche miopi. Intervallando gli interventi della Hack, Ginevra Di Marco e la band hanno tessuto un sapiente contrappunto, eseguendo trascinanti interpretazioni di brani di CSI, PGR nonché canzoni popolari della tradizione mediterranea, tutte con testi fortemente connotati dallo sforzo verso la vita, dalla comprensione delle sue difficoltà accettate ma non subite, come nella conclusiva “Malarazza” in cui al grido “Tu ti lamenti.. ma che ti lamenti?? Pigghia lu bastone e tira fora li denti!” anche la Hack ha sollevato in alto il proprio bastone, in una dimostrazione di indomita energia, quella assicurata dalla fiducia che la ragione, l’intelligenza dell’uomo non potranno uscire sconfitte dal confronto con i ‘mala tempora’ odierni. È come se queste splendide musiche, insieme alla testimonianza e allo sprone della grande scienziata, sprigionassero un ottimismo di quelli che malgrado tutto nessuno è ancora riuscito a spegnere soffiandoci sopra: qualcosa che prende la forma di una professione di fiducia nell’umanità, proveniente da una fragile donna che ha attraversato con la sua vita il più difficile e spaventoso dei secoli, quello che ci siamo da poco lasciati alle spalle. E che tuttavia è ancora qui, lucida, combattiva e per niente rassegnata, a raccontarci tutto.

Consulta: Frammenti di stelle illuminano

Casertamusica.com - Portale di musica, arte e cultura casertana. Testi ed immagini, ove non diversamente specificato, sono proprietà di Casertamusica.com e della Associazione Casertamusica & Arte. Vietata ogni riproduzione, copia, elaborazione anche parziale. Tutti i diritti riservati. Per segnalazioni: redazione@casertamusica.com
Related sites: Orchestra Popolare Campana - Locali Caserta - Corepolis - Centro Yoga L'Arnia.