Personale di Maria Rosaria Solari: Dimensioni…Altre
Capua (CE), 8 Dicembre 2011
Comunicato Stampa
Sarà inaugurata giovedì 8 dicembre 2011, alle ore 17,30, presso il Museo Civico Arte Contemporanea “Terra di Lavoro” & Cittadella dell’Arte la personale di Maria Rosaria Solari: "Dimensioni…Altre", a cura di Luigi Brandi e Gennaro Stanislao. Presentazione di Luigi Fusco
Testo Critico a cura di Luigi Fusco: “Dimensioni…Altre”
La “dimensione”, dal latino dimensio, cioè misura, è il numero di gradi di
libertà disponibili per il movimento di una qualsiasi figura in un uno
spazio. Contestualmente il termine indica i rapporti fra le grandezze che
definiscono le forme e le proporzioni di un determinato oggetto.
La “dimensione” o le “dimensioni” possono, altresì, assumere altre valenze
od, eventualmente, avere significati “altri”, magari riconducibili
all’algebra, ai frattali ed alla geometria differenziale. Elementi
sostanzialmente matematici, questi, che, da sempre, sono parte integrante,
ed ancor più rappresentativa, dell’intero universo artistico. Sia per le
forme che essi esprimono e sia per le regole che li rendono scientificamente
caratterizzanti, essi hanno, per secoli, suscitato emozioni ed interrogativi
pratici e filosofici nell’animo di tutti gli autori, sia essi pittori che
scultori ed architetti, che si sono cimentati nella riproduzione di un
concetto matematico, cominciando dai primordi dell’età rinascimentale fino
ad arrivare alle contemporanee e fortunate soluzioni figurative ed
iconografiche inaugurate, anni or sono, da Maurits Cornelis Escher.
La “dimensione”, poi, per quanto sia anche un termine che, nella società
odierna, è frequentemente usato ed abusato, riconduce ad una realtà
parallela, ad un supposto spazio separato e distinto da quello conosciuto,
ma coesistente con esso, come se fosse una sorta di continuum
spazio-temporale.
I diversi significati, nonché le differenti capacità che, nel tempo, sono
stati attribuiti alla “dimensione”, possono essere racchiusi in una unico
concetto qualificante, in cui prende corpo, in maniera dinamica,
l’esperienza della sintesi analitica, estetica e figurativa. Essa non è,
però, solo una operazione mentale, ma anche una azione fisica, unitaria e
sostanziale, che si concretizza attraverso la manifestazione di una serie di
gesti volti alla creazione di figure ed ambientazioni che possano esser
apprezzate, ed adeguatamente interpretate, dal punto di vista formale così
come da quello inerente, precipuamente, alla sfera estetico-emozionale.
Questi fattori sono traducibili in molteplici “punti materiali” che vagano
in uno spazio infinito, caratterizzato, quindi, da un imprecisabile numero
di varianti tutte indipendenti fra di esse; la loro casualità, ma anche la
volontà espressa dal genio umano, li trasferisce, spesso quasi
necessariamente, in uno spazio, o dir si voglia “dimensione”,
matematicamente già definita.
La ricerca artistica di Mariarosaria Solari prende vita proprio da questi
assunti, i cui principi, fra l’altro, sono stati raggiunti nel tempo
attraverso una serie di esperienze condotte nel campo della pittura.
Le sue opere sono il risultato di una personale ed originale interpretazione
di svariati elementi iconografici che affondano le proprie radici nell’arte
classica. Il fondamento portante dei suoi lavori prende vita, come nei
secoli passati, dalla visione e dalla libera interpretazione della natura,
componendo e smontando, alcune volte, oggetti e figure spesso raffigurati
come delle vere e proprie nature morte. In merito, la recente produzione di
Solari può essere considerata come una sorta di compendio di Storia
dell’Arte, poiché i riferimenti riguardanti la rappresentazione e,
contestualmente, la cura nella precisione della definizione del dettaglio
nascono da una attento studio sulle peculiarità della pittura greo-romana,
su quelle rinascimentali di matrice fiamminga fino a giungere alle
straordinarie elaborazioni naturalistiche del Seicento post-caravaggesco ed
alla fortunata stagione del “primitivismo” metafisico inventato da Giorgio
de Chirico. Il valore aggiunto delle sue opere è, inoltre, messo in evidenza
dalle accese cromie che inondano di luce propria le tele totalmente scure e
strutturate tramite differenti “dimensioni”.
I colori mettono in risalto i contrasti che intercorrono fra le parti buie e
quelle colorate, mentre fra esse si frappongono le figure che sembrano
uscire da una “dimensione….altra”, di cui sfugge il dato reale conosciuto.
Ogni elemento è reso, però, in maniera razionale tramite forme
geometricamente perfette. Sfere, triangoli, quadrati o spesso
pseudo-parallelepipedi affiorano, in qualche caso, come interventi collocati
liberamente nello spazio definito del supporto in tela.
Un ulteriore rimando alla tradizione pittorica dei secoli passati è, in più,
ravvisabile nella sua personale reinterpretazione del dittico e del
trittico. Solari ha reinventato alcuni pannelli, in numero di due o di tre e
soprattutto concepiti come le medioevali pale d’altare, che non sono legati
da alcuna cerniera laterale o da una qualsiasi predella. Ogni pannello è
connesso ad un altro e contemporaneamente è indipendente dallo stesso.
Le “dimensioni…altre” di Mariarosaria Solari, in sintesi, non rappresentano
di certo il suo punto di arrivo nell’ambito della sua profonda ricerca
pittorica, ma possono, di contro, variare ulteriormente in sintonia con la
sua personale libertà espressiva e concettuale, a volte ermetica, che già da
diversi anni contraddistingue il suo instancabile ed autentico lavoro di
pittrice militante.
Maria Rosaria Solari
nata a Salerno, vive ed opera a Caserta. Diplomata presso l’Accademia delle
Belle Arti di Napoli, dove è stata allieva di Domenico Spinosa. Docente di
Discipline Pittoriche presso il Liceo Artistico di Cardito (Napoli). E’
stata responsabile grafico del trimestrale di arte e cultura “Artepresente”.
Ha tenuto personali e partecipato a collettive in diverse città italiane.
Hanno scritto di lei: G. Agnisola, E. Crispolti, L. Fusco, M.R. Arena, S.
Costanzo, G. Santabarbara, A. De Falco ed altri.
Museo Civico Arte Contemporanea “Terra di Lavoro” & Cittadella dell’Arte
Il Museo & Cittadella dell’Arte si propone come punto di incontro e di
scambi culturali fra gli artisti della Provincia di Caserta, in un comune,
come Capua, già attivo nell’ambito della promozione dell’arte contemporanea.
Promotori del progetto sono il Presidente, Sindaco dott. Carmine Antropoli,
il Direttore del Museo, Prof. Sac. don Giuseppe Centore, ed il Direttore
Artistico, dott. Luigi Brandi.
Il MAC, acronimo del museo capuano, è uno spazio, creato all’interno del
recuperato Monastero dei Padri Conventuali di Santa Maria del Carmelo, che
ospita gli studi ed i laboratori degli artisti della provincia di Caserta e
le mostre di noti ed importanti maestri locali e internazionali.
Diversi sono stati gli eventi inaugurati dall’apertura del Museo &
Cittadella dell’Arte, avvenuta il 5 dicembre del 2009.
Museo Civico Arte Contemporanea “Terra di Lavoro” & Cittadella dell’Arte –
Chiostro dei Carmelitani, Via Asilo Infantile 1 – 81043 Capua (CE) –
0823965136