Maurizio Affuso

 

Caserta rock fest

Caserta, 8 e 9 settembre 2011

Articolo di Fabio Viggiano, foto di Roberta Cacciapuoti

Il “Caserta Rock Fest 2011” si è da pochi giorni concluso. La manifestazione ha portato nella nostra provincia alcuni dei migliori gruppi della scena indie-rock italiana: Perturbazione, 24 Grana, Ministri, Pino Scotto e tanti altri.
Il festival è durato due giorni e si è tenuto presso l'Old River Park: una location incantevole, immersa nel verde, con un fiume a costeggiare l'area e il palco giusto al centro. Non tanto da lodare è stato l'atteggiamento dei proprietari della struttura che hanno tentato di impedire l'accesso a giornalisti e fotografi accreditati nella seconda giornata: situazione subito risolta da un eccellente Ufficio Stampa e dallo staff dell'organizzazione.
Il “Caserta Rock Fest 2011” non è alla sua prima edizione; anni ed anni di questa manifestazione non hanno convinto gli enti locali ad elargire un minimo contributo, preferendo invece finanziare eventi molto più “cool” o “chic” con cifre che superano il mezzo milione di euro.
Il Festival è stato bello non solo per le note suonate ma per l'area di festa che si è creata: si sono viste persone “vivere” questa due giorni al massimo per uscire dalla monotonia della vita casertana, respirare un'aria che vibrava di musica rock. Tanti casertani che per una sera non hanno esclamato:<<Eh.. A Caserta non c'è mai niente.. Che noia!>>.
Chi non è venuto ha continuato a lamentarsi ma è anche questa la mentalità che ci contraddistingue.
I gruppi che hanno suonato sono stati tanti... e velocemente li elencheremo tutti
La prima giornata, 8 Settembre, ha visto l'esibizione del rock dei Romantic Lies da Caserta a cui è andato il compito di aprire il festival, dopo, sul palco ecco salire gli “A-380” o meglio “atreuttant” gruppo che attira l'attenzione di molti dei presenti. La band è composta da alcuni dei migliori musicisti di Caserta ed il loro live ha tre fattori vincenti: buona presenza scenica, un'ottima tecnica musicale ed i testi interamente in napoletano.
Sempre casertano è il terzo gruppo a salire sul palco, Gli Altleti, band già conosciuta nella provincia e non solo. Cver pop in chiave punk che lasciano sempre un sorriso a tutti i presenti... ritrovarsi a cantare i Negramaro ad un festival Rock non è da tutti!
La lineup del festival è fitta di nomi. Un rapido cambio di palco ed ecco salirvi i “Funky Pushertz” che, direttamente da Torre Del Greco, approdano all'Old River. Il loro sound è capace di mescolare Hip Hop, Funky e Reggae. 4 MC ed un vocalist divertono il pubblico in un gioco all'ultima rima.
Tocca ora agli “Strenght Approach”, un gruppo harcore di 4 elementi da Roma. Il loro è un suono potente, una bella esibizione dove manca forse il pogo, lo scatenarsi di persone sotto il palco.
Mancano due nomi al termine della prima giornata. Sale sul palco Pino Scotto, simbolo del Metal in Italia: ha cantato con i Vanadium, il gruppo italiano del genere che ha fatto più successo nel mondo, ha proseguito la sua carriera con i Firetrails, dove continua ad avere riscontri positivi, per poi continuare con un gruppo solista composto da alcuni dei migliori musicisti rock presenti in Italia. Criticatissimo per le opinioni che esprime nel suo programma televisivo "Database" su Rock Tv, Pino Scotto in un'ora di show riceve ovazioni e applausi, scade tra una canzone e l'altra nel qualunquismo, ma le sue canzoni per quanto alcuni testi risultano un pò banali, riescono a trascinare la folla. Un'esibizione divertente e che riscalda una volta per tutte il cuore rock dei presenti.
Salgono infine sul palco i Ministri, band rock milanese che nel giro di pochi anni ha ottenuto ottimi consensi da critica e pubblico.
Il loro è Rock sporco, testi in italiano che prendono tanti argomenti senza mai cadere nella banalità. La loro esibizione è il miglior momento della giornata, due ore di concerto dove i ragazzi sul palco danno l'anima come in ogni loro live. Il live dei Ministri è una scarica di adrenalina pura, chitarre elettriche a sparare note distorte per la gioia di un pubblico oramai numerosissimo con un discreto numero di ragazzi persi nel "pogo". Il cantante (Divi) intervalla le canzoni con discorsi improvvisati per intrattenere il pubblico ed introdurre le canzoni, duetta con il chitarrista (Federico Dragogna) nel brano “Non Amarmi”; si esibisce in una struggente versione acustica di uno dei loro brani più famosi “Il Bel Canto” dove, non felice di essere quasi sempre a bordo del palco, decide di lanciarsi sulla folla con il microfono ed essere cullato dalle mani dei presenti per continuare a cantare con una foga incredibile.
I Ministri scendono dal palco lasciando ai fan Caserta la potenza che li contraddistingue ad ogni loro concerto: spettacolari.
La seconda giornata, 9 Settembre, inizia con l'esibizione di un gruppo per cui provo profonda stima, i “Cleanhands”. Essi suonano alternative metal e con un treno sono arrivati nella nostra città da Barletta. Il gruppo è composto da quattro ragazzi (chiaramente pugliesi) trai 18 ed i 25 anni, miei coetanei che, anziché restare con le mani in mano, hanno messo su un gruppo con cui suonano in giro per lo stivale, organizzano festival ed hanno un entusiasmo trascinante. A loro va il mio maggior apprezzamento per l'impegno che ci mettono.
Incontriamo nel backstage il cantante dei Perturbazione, ascoltando le interviste (che consiglio di leggere) mi trovo estasiato dinanzi ad un'analisi così perspicace su tanti aspetti della musica “indie” di questi anni e sulla sua totale contrarietà ai “concorsi musicali”.
La serata continua con il divertimento, i Maleizappa ed i “The Gentlemen's Agreement” hanno fatto divertire e ballare non poco i presenti. Lievi problemi tecnici bloccano temporaneamente il festival, un palco spento dove la musica non si ferma, per rimediare ai problemi i gruppi si sono alternati per circa 20 minuti in una jam session che ha fortunatamente tamponato il malcontento di chi già era convinto di dover tornare a casa.
I Perturbazione è un gruppo proveniente da Torino che suona dal 1988, 6 album nella loro carriera e tanti progetti paralleli, descrivere in parole le loro canzoni è un'impresa difficile: tanta poesia in un perspicace gioco di note emanate dai classici strumenti da gruppo rock più... un violoncello. Il gruppo torinese suona in questa esibizione con grande professionalità regalando tanti brani del loro repertorio che fanno cantare i fan accorsi a vederli. Il loro genere che richiede un ascolto attento per consentire un immersione totale nei testi profondi dei Perturbazione.
Questo “Caserta Rock Fest 2011” ha richiesto tanti cambi di palco, mentre una band smontava gli strumenti, l'altra doveva subito iniziare a regolare i suoni, ed il gli organizzatori casertano per ingannare l'attesa e annullare il tempi morti, hanno inserito un bravissimo DJ “Andrea Bartoccini”.
La parola DJ fa a pugni con il mondo Rock, Andrea ha saputo invece trovare la pace tra questi due termini mixando con maestria tanti brani conosciuti nell'ambiente, perle musicali che hanno spaziato trai CCCP, i Nirvana, i System Of A Down ecc.
Ultima band ad esibirsi in questa due giorni di musica alternativa sono i 24 Grana, la band nel territorio campano non ha bisogno di presentazioni, in attività da oltre 15 anni con le loro parole ed il loro ritmi tra il Rock e la Dub hanno cresciuto una generazione di ragazzi venuti su a pane e 24 Grana, il cantante Ciccio Di Bella più di una volta è stato indicato come lo specchio generazionale in cui tanti suoi fan si sono potuti guardare. L'esibizione è un classico live dei 24 Grana:di certo tanta simpatia ma sopratutto tantissima professionalità che consente al gruppo di suonare tantissimi date in giro per l'Italia ed ovunque riproporre i brani dell'ultimo album “La Stessa Barca” come brani che prendono a pieni mani dai 5 album precedenti.

4° Edizione del Caserta Rock Fest 2011

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