Settembre Al Borgo: Simone Cristicchi con Rossoantico ed i Minatori Di Santa Fiora
Casertavecchia (ce), 4 settembre 2011
Articolo di Fabio Viggiano
La sequela di eventi e concerti per il “Settembre al Borgo”
prevedeva ieri sera nel programma: <<Simone Cristicchi con Rossoantico ed i
Minatori Di Santa Fiora in "Canti di rose, di spine e d’amori">>.
A questo appuntamento sono andato con il piacere di vedere un cantautore
italiano forse un po' sottovalutato ma che nei suoi album è stato capace di
regalare a tante persone emozioni diverse dai soliti canoni musicali
italiani.
Ad aprire ed accompagnare la serata ci pensano i “Rossoantico”, un gruppo di
11 elementi che suona un folk bello di quelli che ci si ritrova ad odiare
un'ennesima volta “le sedie del Settembre Al Borgo”: <<Perché relegare i
concerti ad un momento di solo ascolto seduti a braccia conserte?>>.
Ritornando alla serata, a capitanare i Rossoantico c'è il cantante e
fondatore di questo progetto musicale, Antonio Pascuzzo a cui va il merito
di essere riuscito a far sorridere un pubblico difficile: ci è voluto non
poco a trasformare gli applausi in un ennesimo strumento di accompagnamento
ad un gruppo di per se già ricchissimo (arricchito ulteriormente dalla
presenza di 4 strumenti a fiato suonati da alcuni elementi della banda di
San Marzano sul Sarno).
Lo spettacolo va avanti, le canzoni trattano temi vari come il caso di
Stefano Cucchi o la vita di un mafioso dal punto di visto di quest'ultimo.
A show inoltrato sale sul palco il Coro dei Minatori di Santa Fiora, un
gruppetto di signori di età più che adulta che canta coralmente tanti pezzi
che si cantavano tanti anni fa in miniera: tra i componenti vanno segnalati
il sindaco della cittadina che intona un canto scanzonato nel quale invita i
presenti a venirli a trovare nel loro paese, un'idea geniale che ha
invogliato perfino un pigro come chi sta scrivendo queste righe a passare
prima o poi per questa località toscana.
Finché finalmente tra un coro e l'altro sale sul palco l'ospite più atteso.
Simone Cristicchi è un ragazzo romano che prima di “sfondare” s'è impegnato
come volontario in un centro d'igiene mentale, un'esperienza che segna il
suo percorso artistico a tal punto che varie sue opere sono uno sguardo
“All'altra parte del cancello”.
Le tematiche sempre impegnate dei suoi testi spaziano in lungo e largo in un
calderone di argomenti tutti interessanti: ieri sera ci siamo soffermati ad
ascoltare sue parti recitate (superbe è dir poco) che ci hanno introdotto
ancora meglio in brani più o meno conosciuti: “Ti regalerò una rosa”, storia
di Antonio, il ragazzo che credeva di poter volare; “L'ultimo valzer”,
narrante di un amore tra ultraottantenni in un ospizio; il declino musicale
che l'Italia affronta ogni anno sempre più inesorabile (“Vorrei cantare come
Biagio Antonacci”); storie di studentesse universitarie fuorisede
(“Studentessa universitaria”).
Simone Cristicchi recita davvero bene ma quando esce dal personaggio mostra
grande umiltà e, anche se sono tanti i concerti all'attivo, anche un po' di
imbarazzo. Tante le battute contro i politici che attualmente ci governano,
testi delle sue canzoni modificati per ironizzare su una situazione politica
non delle migliori. Uno dei momenti più intensi della serata è quando
Cristicchi ci illustra alcuni articoli della costituzione per dimostrare
come siano ispirati agli eroi dell'unificazione italiana (Garibaldi, Mazzini
ecc.) e introduce così una bella cover di “Bella Ciao”.
A concludere la serata arrivano suonando i restanti membri della banda di
San Marzano sul Sarno per un'esibizione finale di quest'ultimi, i
Rossoantico, il coro dei Minatori di Santa Fiora e Cristicchi.
Una bella serata senza dubbio, peccato solo la breve durata dell'esibizione
di Cristicchi comunque compensata dai bravissimi Rossoantico e il coro dei
Minatori di Santa Fiora.
consulta: 41 Esima Edizione di Settembre Al Borgo