Caserta Village: Giobbe Covatta show!
S. Leucio (ce), 26 Agosto 2011
Articolo e foto di Sebastiano Sacco
Entra in scena all'improvviso. L'immancabile barba (bianca) ed
un originale abbigliamento color arancio, e quell'inconfondibile cipiglio
partenopeo. Si tratta di Giobbe. Giobbe Covatta. Che, nella splendida
cornice del Belvedere di San Leucio ed in una delle prime fresche
(finalmente...) serate di fine Agosto, ha portato la sua parola alla nutrita
platea del Caserta Village 2011.
Gioca "in casa", Giobbe, disinvolto tra le tante sfaccettature della sua
comicità e del dialetto partenopeo, proponendo un nuovo recital
rappresentato da un unico, lungo monologo. Un'antologia colorata, spesso
colorita e mai banale, che ripercorre i momenti più esilaranti della
carriera del comico, dai quali traspare sempre intelligenza e buon gusto e
tutti all'insegna della massima dello stesso Giobbe, secondo cui "missione
di un comico è di divertire il pubblico senza impedirgli di pensare". Lo
spettacolo, quindi, divertentissimo e acuto, scorre alla perfezione tra i
surreali estratti di "Parola di Giobbe", forse il libro più noto di Covatta
– impagabile il dialogo tra Mosè, il prediletto, e Dio – e il racconto delle
disparità tra i paesi del Terzo Mondo e l'occidente, attraverso le parole di
un bambino italiano ed uno africano, che ci parlano spalla a spalla.
Passando per momenti di puro e collaudato cabaret, scherzando su vizi e
virtù dell'italiano medio, sul rapporto coniugale, sulle vacanze estive, sui
costumi sessuali, sempre con uno sguardo in bilico tra il finto cinismo e
l'affetto incondizionato per l'essere umano.
Una serata che, nonostante l'ora e mezza abbondante, non stanca affatto.
Sembra anzi finire troppo presto. Quasi che da un momento all'altro, come in
un buon concento rock, qualcuno, dalla platea, chieda al mattatore
napoletano di concedere il bis.
Consulta: Caserta Village