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foto p. russo

 

Teano Jazz: seconda serata con Billy Cobham

Teano (ce), 23 luglio 2011

Articolo e foto di Sebastiano Sacco

C'è clima d'attesa, all'auditorium di Teano.
Un'attesa che nasce senz'altro dalla forza e dalla tenacia con cui, anche quest'anno, si è riusciti a proporre (salvare?) uno degli appuntamenti fissi, più attesi, del jazz in Campania.
Ma soprattutto attesa di una leggenda. Una leggenda da “World Class Master”, per capirci.
E quest'attesa sembra durare tanto, troppo, seduti tra la folla gremita della sala.
Poi, annunciati nel brusio di voci, Mister Billy Cobham e soci mettono piede sul palco. Si avvicinano ciascuno al proprio strumento come percorrendo traiettorie a noi invisibili. E d'improvviso è un tripudio in platea, un tripudio che preannuncia qualcosa di davvero importante. Anche se ancora soltanto immaginiamo quanto...
Perché quando la musica parte, capisci subito di trovarti di fronte a qualcosa che va oltre. Rapito dai suoni che arrivano dal palco, ci si rende conto che il batterista ed i componenti della sua eccellente ensemble non sono solo suonatori. Sono meta-musicisti. Per metà persone e per metà strumento.

I ritmi di Panama si fondono con le incursioni in territori che spaziano dal blues al free jazz, dall'acid al rock, tutto perfettamente mescolato secondo le “regole” della fusion. E tutto semplicemente, assolutamente perfetto. Nel suono e nel non suono. Nella staffetta musicale che passa da un meta-musicista all'altro, coordinata dal batterista, anzi meglio, dal sacerdote Cobham. Basta un cenno del capo o della mano, ed i suoi, sul palco, afferrano il segnale e danno inizio alla celebrazione del proprio strumento. In un gioco di labbra. Di occhi. Di fisicità. Un gioco che ti porta a sentire anche senza ascoltare.

Junior Gill, che dondolando su se stesso, martella ritmico lo stell pan e gioca con i suoni come con uno shaker al bar.
Christophe Cravero, che accarezza le corde del violino come soffrendo di gioia, interrotto solo dalla tastiera che gli sta davanti.
Jean-Marie Ecay e la sua chitarra elettrica, il suo aspetto rock, al servizio completo delle sensazioni jazz.
Michael Mondesier, con il volto che si contrae in espressioni da cartoon.
E Camelia Ben Naceur, che a luci soffuse, inizia a suonare una suite, qualcosa di molto simile alla soundtrack di un film, intrecciando la trama con le sue agili dita.
Oltre al sacerdote, ovvio. Che con la sua orazione ammalia un pubblico che interviene solo quando la propria fede musicale gli suggerisce di farlo.
Un pubblico quasi “intimorito” da un grande. Uno degli ultimi grandi, che impiega una serata che sembra troppo breve per dipingere di blu l'anima. E lascia dentro la consapevolezza che c'è sempre e comunque qualcosa o qualcuno che può donarti gratis anima ed emozione.

Articolo e foto Paolo Russo

Dopo un'ottimo inizio venerdì 22, ancora una serata di musica ad altissimo livello, quella del secondo appuntamento della XIX rassegna Teano Jazz per i 150 anni dell’Unità d’Italia.
Sabato 23 luglio a salire sul palco dell'Auditorium Diocesano è stato il percussionista di fama mondiale Billy Cobham, alla batteria, accompagnato da Junior Gill (stell pan/cat pan), Christophe Cravero (violino/tastiera), Jean- Marie Ecay (chitarra), Michael Mondesier (basso), Camelia Ben Naceur (tastiere).

Billy Cobham

Due ore ininterrotte di fusion-jazz ai massimi livelli in cui sono stati riproposti alcuni temi di "Palindrome" ultimo lavoro dell'artista. Superlativi alcuni assolo e tutto il lavoro di squadra del gruppo.
Al termine della serata ressa per acquistare il CD in vendita all'uscita con autografi e fotografie con l'artista.

Christophe Cravero

Bisogna riconoscere la caparbietà di tutto il team, capitanato da Walter Guttoriello e Antonio Feola, che ha lavorato alla realizzazione di questa XIX edizione della storica rassegna nonostante le grandi difficoltà economiche conseguenti al mancato rinnovo del sostegno dei fondi regionali alla manifestazione, un problema che non ha riguardato soltanto questa manifestazione in Campania, ma comune a numerose rassegne e festival che sono saltati o le cui date sono slittate rispetto agli appuntamenti tradizionali.
Teano Jazz 2011, un programma concentrato solo su tre serate, ma di altissimo livello artistico, un'organizzazione accogliente e minuziosa, sala adeguata e qualità audio molto curata.
Per la serata di chiusura di domenica 24 luglio è attesa l'esibizione di John Mc Laughlin (chitarra) in quartetto con Gary Husband (tastiere e batteria) Etienne Mbappè (basso) Ranjit Barot (batteria).

consulta: Teano Jazz, diciannovesima edizione

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