Caserta Village: Massimo Ranieri
San Leucio (Ce), dal 3 luglio al 16 Agosto 2011
Articolo di Enzo e Maddalena De Rosa
A Caserta 576esima replica dello uno spettacolo di Giovanni
Calone ovvero di "Brunello"... oh scusate! ... di Massimo Ranieri, dove si
ripercorrono le tappe della vita e della musica di un artista mai domo. Uno
spettacolo musicale e non solo dove vi è uno sguardo al passato quando,
ancora bambino di 9 anni, sul ponte di Castel dell’Ovo cantava, non sapendo
nuotare, mentre i suoi amici (tra cui l’amico Brunetto), facevano "le foche"
per prendere in immersione le 5 e 10 lire gettate da coloro che uscivano dai
ristoranti.
E così è iniziata la vena artistica di un cantante che nel 1964, ancora
minorenne, seguiva Sergio Bruni nel suo tour negli States e già poteva avere
contratti in sonanti dollari quando il biglietto verde valeva ben 620 lire!
Buon per noi che non sia rimasto lì, come lui stesso afferma, ad ingrassare
e a gozzovigliare in ville di migliaia di metri quadri.
Oggi a sessant’anni canta, balla, recita, fa continui esercizi ginnici ed è
per noi Totò ed Eduardo e con la sua sonante voce ci fa cantare al chiaro di
luna.
Ma veniamo alla cronaca dello spettacolo. Spettacolo vario, dove si vede un
Ranieri perfezionista, dove mette in mostra non solo le sue qualità canore
ma anche le sue doti fisiche con piegamenti e flessioni o difficoltosi
bilanciamenti dove il corpo deve assecondare la tensione dei muscoli e il
ripiegamento del diaframma.
Massimo Ranieri, il “cantattore”, il barzellettiere, il viandante, il
cantore della napoletanità, è espressivo e trasmette tutto al pubblico che
come una spugna assorbe ogni goccia caduta dal palco.
Lo spettacolo è esaltante. Massimo è un artista completo, un uomo pieno di
vitalità e il suo successo è dovuto alla passione che mette in ciò che fa.
Il pubblico si esalta, si sente partecipe e canta con il suo ospite “Erba di
casa mia” con ardore, forza, passione, amore, simpatia.
L’artista, come fosse un papà amoroso, non può che ringraziare e dire a
tutti “quanto siete belli” perché è stato toccato, coccolato, adorato.
Ballerine classiche, un ottimo coro, un tip tap, accompagnano il suo viaggio
nel tempo e le canzoni danno la misura della vitalità della sua voce. Il tip
tap è in coppia con il giovane campione mondiale Federico Pisano: alla fine
una simpatica signora, fra gli applausi del pubblico, non può fare a meno di
alzarsi dalla sedia e stringere la mano ai due ballerini. Dal palco il
"novello Fred Astaire" sorride divertito, non solo per le scarpe lucide,
simbolo di signorilità anche nella povertà, come diceva il padre operaio di
Giovanni Calone, ma perché sa di aver trasmesso a tutti il sogno di una
notte di mezz’estate.
Le giacche tolte nel buio nel passaggio tra una canzone e l’altra,
modificano la scenografia così come le coreografie delle sue ballerine.
L’orchestra di sole donne lo asseconda con levità come fosse uno stormo in
volo che accompagna il vortice del vento.
Di particolare bravura, ma senza far torto a nessuna, il basso di Camilla
Bissio, la chitarra di Alessia Ippoliti e il sax nero di Maria Giammetti.
Una segnalazione anche per le vocalist Silvia Mezzanotte, Linda e Simona
Bencini
Fra gli ospiti va segnalata la splendida voce, piena e calorosa, del
cantante senegalese Badarà Seck che reinterpreta sonorità latine con amore e
orgoglio africano.
Ranieri oltre ai brani che lo hanno reso famoso, durante la serata ha
proposto brani di Mia Martini, Gino Paoli, Battisti ed altri grandi
interpreti reinterpretandoli con la propria generosità, creatività e
professionalità.
E ancora entusiasmo del pubblico in “Perdere l’amore”, ultima canzone della
scaletta, in attesa del "bis", un dono al pubblico ormai rapito: una
divertente interpretazione di “Pigliate ‘na pastiglia” in ricordo dell’amato
Carosone e infine la toccante “Rondinella” impreziosita dall'apporto del
senegalese Badarà Seck.
Un Massimo Ranieri fresco e pronto alla ....millesima replica e che speriamo
di rivedere ancora qui a Caserta!
Consulta: Caserta Village
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