Al Notturno Festival: Teatro fuorilegge
Caserta, 11 Giugno 2011
Articolo di Dario Salvelli
Esclusivo ed interessante. Così si potrebbe definire il
Notturno Festival organizzato dall'associazione Majeutica che si è tenuto
all'hotel Crowne Plaza: il primo aggettivo è dovuto al fatto che un evento
del genere in Terra di Lavoro è purtroppo abbastanza inusuale anche se negli
ultimi tempi c'è un fermento di idee e passione che ha risvegliato molte
coscienze. Interessante perchè racconta un mondo, quello dei gialli e del
giornalismo, da prospettive contemporanee che uniscono diverse arti visive
come il cinema, il fumetto (bella la mostra su Diabolik) e la fotografia. E
questi ingredienti vengono miscelati con l'impegno civile come nella
presentazione del testo "Teatro Fuorilegge" di Tony Laudadio edito da
Spartaco. Il libro riguarda tre racconti scritti per il teatro da Laudadio,
attore affermato e protagonista nel recente "Habemus Papam" di Nanni
Moretti.
Fuorilegge sono i protagonisti di queste storie, criminali che sfiorano
l'assurdo nei loro comportamenti ma pur sempre storie drammatiche di odio e
di morte. Ed è fuorilegge e d'azione, come scrive il noto critico Giulio
Baffi, anche il teatro che Laudadio propone ne "La Gabbia" messa in scena
dalla compagnia Mutamenti la scorsa stagione al Teatro Civico 14. De "La
Gabbia" al Crowne Plaza viene dato un assaggio da Roberto Solofria e Rosario
Lerro entrambi a proprio agio anche "giù" dal palcoscenico, n una omonima
saletta di un hotel ricostruiscono momenti forti di terrore. Da una parte lo
scrittore timido e spaventato, dall'altra il boss della camorra che ha
studiato e che lo rapisce perchè sta progettando un piano d'azione
ambizioso: rivalutare l'immagine della camorra e della criminalità
organizzata attraverso uno spettacolo teatrale. Nel mondo del boss Chef la
camorra comanda ed è presente in tutti i posti di poteri, soprattutto in
Parlamento. E così, durante un piovoso e notturno Giugno in una saletta non
molto affollata, si è consumato un delizioso delitto ai quali tutti dovremmo
partecipare: l'aver ucciso l'indifferenza, la paura e l'immobilità nei
confronti di uno dei mali della nostra Terra. Grazie alla Cultura, al
teatro, a Tony Laudadio, agli attori ed a tutti gli assassini presenti in
sala.