II Festival del Cinema Indipendente: 2° serata
Caserta, 19 Maggio 2011
Articolo di Clemente Tecchia
Si è svolta ieri la seconda serata del Festival del Cinema
Indipendente, in un’alternanza di cortometraggi di registi italiani e
spagnoli. Il primo lavoro presentato è stato “Prima o poi vedrai” di
Emiliano Cribari, il cui protagonista è un uomo ossessionato dalle scommesse
che trascura lavoro e famiglia, e la cui dipendenza viene portata sullo
schermo con distaccata ironia. Il corto successivo è un bel lavoro di
animazione di Giovanni Maccelli, italiano trapiantato a Madrid, intitolato
“El Misterio Del Pez”, la toccante storia di un anziano che si reca ogni
giorno a pescare in un laghetto e ogni giorno prende all’amo lo stesso
pesce, l’uno come l’altro accomunati nella solitudine della vecchiaia.
Colpisce il lavoro successivo, “Come si dice” di Cristian Benaglio: il
dialogo tra un prete di paese e un ragazzo affetto da disturbi mentali, che
in un’ apparentemente illogica progressione finisce per rivolgere al
religioso la domanda fondamentale dell’esistenza, nel chiedere il perché
della morte del padre, lasciando l’altro – fino a quel punto sussiegoso e
quasi incurante nel rispondere – a bocca aperta, e con lui gli spettatori.
Completamente diverso il tono del successivo corto, “Quanta donna vuoi” di
Edoardo De Angelis, una divertente rappresentazione del faticoso mestiere di
un gigolò che finisce a letto con una donna obesa la quale muore all’apice
dell’amplesso, schiacciandolo sotto di sé. Nell’intervento che è seguito il
regista casertano ha parlato del suo nuovo lavoro, “Mozzarella Stories”. È
quindi seguita un’esibizione del Fotosensibile Live Set: Roberto Tommasone e
Roberto Vito con tastiera e sintetizzatore hanno fornito il suggestivo
tappeto sonoro allo scorrere sullo schermo di immagini di viaggio riprese
dal finestrino di un treno. Dopo il consueto ricco buffet, la seconda parte
della serata ha preso il via con la proiezione del lavoro di Angelo e
Giuseppe Capasso, “108.1 FM”, un thriller ambientato su una cupa statale
dell’hinterland napoletano, lungo la quale un autostoppista e un
automobilista si incontreranno, lasciando il pubblico a domandarsi chi dei
due sia l’assassino che si aggira nei paraggi e a cui la voce dell’autoradio
accenna durante il viaggio. È stata quindi la volta di due brevissimi corti,
entrambi spagnoli, “Libra” di Carlota Coronado e “El Mueble De Las Fotos” di
Giovanni Maccelli: due diverse istantanee delle piccole grandi difficoltà
incontrate rispettivamente da una madre incinta e disoccupata e da una
giovane coppia omosessuale.
Infine, la proiezione del film della serata, l’eccezionale “Blessed”, una
produzione australiana diretta da Ana Kokkinos. Il film è un piccolo
capolavoro, coinvolgente affresco di un’Australia ben diversa da quella
dell’immaginario collettivo, tra periferie degradate in cui si muovono i
protagonisti: nella prima sezione la scena è tutta dei ragazzi, dei figli,
la seconda parte invece indugia sulle figure delle madri. Sono storie minime
di infanzia negata, violenze, adolescenti irrequieti che scappano di casa,
rubano e si ubriacano, mentre le madri sembrano incapaci di trattenere a sé
l’amore delle proprie creature, ciascuna delle quali resta comunque per
ognuna di loro una benedizione. La pellicola termina con un finale che si
rifiuta di essere del tutto tragico, pur senza lasciare spazio a una
speranza preconfezionata, quanto piuttosto con l’idea che anche la speranza
non sia qualcosa di scontato ma che debba essere conquistata giorno per
giorno, con le unghie e coi denti.
Il Festival proseguirà stasera con la terza e ultima giornata, a partire
dalle ore 18:00.
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II Festival del Cinema Indipendente