Bagaria – Tradizioni a confronto: Concerto di musica irlandese degli Ár Meitheal
Caserta, 4 Dicembre 2010
Comunicato stampa
Organizzato dall’Associazione “Bagaria –
Tradizioni a confronto” con il patrocinio del Comune di Caserta, Assessorato
alla Cultura, si svolgerà Sabato 4 Dicembre, al Teatro Comunale di
Caserta, via Mazzini, alle ore 21, il “Concerto di musica irlandese degli Ár
Meitheal” (ingresso gratuito)
La serata dedicata alla musica tradizionale irlandese vedrà la formazione,
composta da conosciuti musicisti casertani, proporre una carrellata di pezzi
i cui nomi “reels”, “jigs” (gighe), hornpipes, polkas, slides e slow airs,
stratspheys, highland, vals, march” già evocano i colori e lo spirito di un
paese in cui la natura gioca una ruolo fondamentale
Alla formazione si affiancheranno, nel corso della serata, ospiti quali
Fiammetta Innocentis (voce ), Antonio Fraioli (violino), Luca De Simone
(percussioni), e Davide Davo Scagnetti (uillean pipe e voce) come ulteriore
testimonianza del seguito che questo tipo di sonorità ha anche nel nostro
paese
L’associazione Bagaria continua quindi il percorso di divulgazione della
musica popolare nello spirito delle “Tradizioni a confronto”. “Non siamo
interessati alla sola tradizione locale” ci conferma Raffaele Cioppa,
Direttore Artistico, “Dopo le fortunate edizioni di Bagaria 2009 e 2010
(svoltesi nel mese di Settembre a Caserta con l’intervento di gruppi di
musica popolare della regione e di quelle limitrofe, ndr) dedicate alla
musica folklorica locale, il naturale seguito è l’apertura a paesi diverti e
alle loro tradizioni e culture. Avendo all’interno dell’associazione dei
cultori di musica irlandese… il passaggio è stato facile!”
Infatti da qualche anno, come ben sanno quanti seguono il panorama musicale
casertano, è attiva la formazione degli “Ár Meitheal” (leggi “armial”),
fondata dall’antropologo ed etno-musicologo Augusto Ferraiuolo (tra i soci
fondatori di Bagaria ndr). “Il perché di questa passione è presto spiegato”,
afferma,” Ho vissuto per ragioni di lavoro per dieci anni a Boston ed ho
ritrovato nella musica irlandese la stessa forza e vitalità di quella che
per tanto tempo ho studiato e anche suonato qui. La tradizione delle
‘session’ di musica irlandese è simile a quella dei ‘raduni’ ed anche alcuni
dei simboli, in particolare ‘il cerchio’ è identica!”
La serata è ad ingresso libero fino ad esaurimento posti ed è quindi un
ulteriore motivo per scoprire una tradizione musicale estremamente vicina
alla nostra
Formazione base:
Augusto Ferraiuolo - bodhrà n
Vincenzo Faraldo - contrabbasso
Francesca Masciandaro, Alessandro De Carolis - flauti e whistles
Felice Imperato, Antonio Pascarella, Carmine Scialla - corde & plettri
Interverranno:
Fiammetta De innocentis - voce
Luca De Simone - Percussioni
Antonio Fraioli - violino
David 'Davo' Scagnetti - uillean pipe
Ár Meitheal
E’ un gruppo, con base a Caserta, che lavora ad un progetto intorno alla
musica tradizionale irlandese.
Il repertorio proposto è fatto di gighe, reels, hornpipe ad esemplificare lo
specifico e ricchissimo patrimonio di musiche tradizionali per danza. Ma
accanto a queste espressioni estremamente dinamiche, altri brani, più ariosi
ed evanescenti: planxty, slow airs, ballads. Come molto spesso accade nelle
musiche tradizionali, accanto a composizioni anonime, che riflettono la
diffusione e la popolarità di questa musica, vengono proposti anche lavori
di autori storicamente riconoscibili che da esse sono stati influenzati e
che, a loro volta, hanno profondamente ispirato le successive generazioni di
musicisti tradizionali. E’ il caso, ad esempio, dell’arpista settecento O’Carolan,
di cui proponiamo alcuni brani, estremamente significativi.
Ár Meitheal non ha alcuna pretesa filologica, non propone nessuna ricerca di
improbabili identità. Ár Meitheal rappresenta solo il piacere di suonare una
musica accattivante e coinvolgente. E suonarla insieme, come il nome stesso
indica. Ár Meitheal infatti può essere tradotto dal gaelico come “il nostro
collettivo”. Infine, va ribadito che le influenze che i musicisti portano
con sè inevitabilmente “sporcano” una purezza quanto mai immaginata e
irreale, e che non intendiamo affatto tentare di riproporre, creando un
particolare lingo, tutto da ascoltare.