Infected: nuovo video dei Warm Gun
Il video-denuncia del duo casertano sulla più ipnotica delle song di Blues Virus
Articolo e foto di Ruth Bei
Chiunque calpesti ogni giorno il suolo
casertano, e campano, sa: anche se comincia a dimenticare da subito, e lo fa
per sopravvivere, sa; anche se volge lo sguardo altrove, magari in alto,
verso il cielo, sa…perché basta guardare il mare, il suolo, scivolando
dall’orizzonte alle colline corrose, o sulle colline artificiali di
immondizia, e allora il cuore non basta a fare male. Ci si mette anche tutto
il resto, lo stomaco, il DNA che impazzisce e replica inesattezze che
sgomenteranno i futuri genitori, quando non diventa il cancro che ucciderà
il 30% della popolazione.
Eppure, c’era un tempo…
THIS LAND WAS A PARADISE,
THE PICTURE OF DELIGHT.
ALL THE PEOPLE LIVING HERE
WERE QUEENS AND KINGS.
NOW WALKING DOWN THE SWAMP
YOU CAN FIND A DUMP.
'CAUSE THIS LAND IS FALLEN ILL
UNDER AN EVIL SPELL.
L’incipit della più ipnotica e magica song dei
Warm Gun, contenuta in Blues Virus, ultima fatica del duo Ghidelli/Pieri,
presentata live in anteprima assoluta ad Officina Teatro il 6 novembre
scorso dai Warm Gun con JP Franco alla batteria, da qualche giorno circola su
You Tube come video-denuncia. (http://www.youtube.com/watch?v=jxl7ViJyWXg)
Realizzato grazie al fortunato connubio tra Antonio Fortarezza, fotografo e
video maker naturalizzato milanese ma di origini pugliesi, e la blues band
casertana, “Infected “scorre lento e violento, frame by frame morbidi e
pestilenziali, senza artifici accattivanti, senza effetti speciali: basta quello
che si vede, a deflagrare, a ricordarci dove viviamo. E come viviamo.
DEEP DOWN INFECTED
EVEN IF PROTECTED, DEEP DOWN
DEEP DOWN INFECTED
EVEN IF PROTECTED UNDER AN EVIL SPELL.
I gabbiani a volteggiare sui cumuli di immondizia delle discariche, dove ruspe variopinte restano in sinistra attesa , le cave che erodono lentamente il paesaggio collinare intorno alla città col clima che inevitabilmente cambia, il tentativo di industrializzazione degli anni ’60 naufragato 25 anni dopo, di cui non resta che lo scheletro metallico e solenne come un tempio greco, le vestigia fatiscenti dei fasti monarchici che furono, tutto ciò che è rappresentativo diventa suono, immagine: denuncia.
WHO WILL SURVIVE TO CRIME
OF MOTHER NATURE'S SONS?
THIS LAND'S THE GRAVEYARD
FOR ALL ITS RESIDENTS.
LAY DOWN WHILE YOU HOWL,
REMEMBER, DO IT WELL!
'CAUSE THIS LAND IS FALLEN ILL
UNDER AN EVIL SPELL.
Chi sopravviverà? Emerge al termine del video una
ragazza, il fantasma delle generazioni future, vestita di un abito di foggia
antica, scuro, e non è di seta, il tessuto che rese celebre S. Leucio come primo
esempio di industrializzazione del Sud; è plastica, quella leggera e trasparente
delle buste di immondizia per l’indifferenziato.
Leggera, come l’impegno dello Stato vs il Territorio.
Trasparente, come la popolazione che qui vive e muore.
Indifferenziata, indifferente: medesima radice, medesimo destino.