Arte, cultura e sviluppo del Mezzogiorno
Belvedere di San Leucio (CE), dal 12 al 14 Novembre 2010
Comunicato stampa
Un confronto tra società civile, economia,
cultura e istituzioni sul tema dello sviluppo del Sud: questo lo scopo del
convegno che si terrà al Belvedere di San Leucio da venerdì 12 a domenica 14
novembre prossimi sul tema "Arte, cultura e sviluppo del Mezzogiorno". La
manifestazione, col patrocinio morale del Comune di Caserta e l'apporto di
numerose imprese private e organizzazioni di categoria, è organizzata
dall'associazione "2033 Progetto Sud", presieduta da Alfredo Sasso, e dalla
Confapi di Caserta presieduta da Michele Di Filippo.
Il convegno sarà inaugurato alle 17.00 di venerdì 12 novembre con il saluto
del sindaco Nicodemo Petteruti e le introduzioni di Michele Di Filippo e
Alfredo Sasso. Seguirà il dibattito su "Sviluppo del Mezzogiorno e
riqualificazione territoriale" tra rappresentanti di associazioni e
movimenti. Nella mattinata di sabato interverranno con proprie relazioni il
governatore della Basilicata Vito De Filippo, Antonio D'Amato, presidente di
Seda Group e già presidente di Confindustria, Pietro Monaco, direttore dello
stabilimento Unilever di Caivano e Gianfederico Vivado, presidente di
Bt-tecnco telerobot. Tra le manifestazioni che arricchiscono il programma:
la mostra fotografica curata da Anna Serrato e Angelo Moscarino; la mostra
di pittura e scultura curata da Mattia Fiore e Carlo Roberto Sciascia;
animazioni teatrali, musicali e varie performance.
Venerdi 12 Novembre 2010
ore 15.30: Apertura esposizioni e mostre.
17.00 - 17.30: Saluti: ing. Nicodemo Petteruti Sindaco di Caserta.
Introduzione:
- Dr. Michele Di Filippo Presidente CONFAPI, CASERTA,
- Dr. Alfredo Sasso Presidente Associazione “2033"
17.30 -20.30: Progetto Sud”. “Sviluppo del Mezzogiorno e riqualificazione
territoriale”. Associazioni e Movimenti a confronto. Modera Gabriella Cuoco,
giornalista “Il Mattino”.
Sabato 13 Novembre 2010
ore 9.30:Apertura esposizioni e mostre.
10.00 - 10.30:Saluti e introduzione: Associazione “2033 Progetto Sud” e
CONFAPI CASERTA.
10.30 - 13.30: “Sviluppo del Mezzogiorno e riqualificazione territoriale” Le
Istituzioni ed il mondo economico, dibattito con Associazioni e Movimenti”.
Intervengono:
- Governatore della Basilicata: Dr. Vito De Filippo.
- Cav. del Lavoro Dr. Antonio D’Amato Presidente Seda Group, già Presidente
di Confindustria.
- Direttore stabilimento Unilever di Caivano (Algida): Ing. Pietro Monaco
- Presidente BT tecno - telerobot: Gianfederico Vivado.
Modera Lorenzo Calò, giornalista “Il Mattino”.
(Invitati gli altri 5 Governatori Regioni Meridionali).
Sabato 13 Novembre 2010
ore 15.00:Apertura esposizioni e mostre.
16.30 - 17.00: Coro della scuola elementare De Amicis I Circolo Didattico di
Caserta, diretto dal maestro Virgilio Agresti, coordinato dalla sig.ra
Elisabetta Di Maio.
17.00 - 17.30: La storia del Sud a cura di Carlo Capezzuto con la Compagnia
teatrale “La Platea” .
17.30 - 20.15: “Le Eccellenze del Sud”. Testimonianze di aziende e
associazioni di eccellenza.
20.15 - 21.15: Gruppo musicale “Nigredo”. Alchimie Afro Mediterranee
Il trio Nigredo è formato dal chitarrista napoletano Giovanni Cristiano, il
bassista Enzo “El greco” Corbingi ed il batterista-percussionista brasiliano
Marcone Barroso Santana.
Ospite della serata: Bruno De Paola, regista della serie televisiva “Un
posto al sole”.
Domenica 14 Novembre 2010
10.00 - 18.00: Apertura esposizioni e mostre.
10.45 - 11.15: La Compagnia degli Insonni presenta “La serva
padrona”Intermezzo Buffo di Giovan Battista Pergolesi, Adattamento di
Giuseppe Fiscariello, con Alberto De Sena, Giuseppe Fiscariello, Livia
Passaretta.
11.15 - 11.45: Francesco Maria Martorana, Chitarra, Livia Passaretta, Voce
“Ni lu mè piettu cc’è...Na luna nova, un anidduzzu e un Re...” Melologo
ispirato a S. di Giacomo, Federico G. Lorca e Antonio Bertè (Arrangiamenti
di Francesco Maria Martorana).
11.45 - 12.30: Prima edizione Premio Letterario Internazionale “2033
Progetto Sud” Presidente di giuria: Dante Maffia (www.dantemaffia.it)Il
bando scaricabile sul Sito www.2033progettosud.it
12.30 - 13.00: Performance musicale: Shara, con al piano Giuseppe Mazzillo.
17.00 - 18.00: L'Associazione Culturale Diotima l'Alt(r)o Teatro presenta
“Terra Nostra” (monologhi, dialoghi, poesie, musiche e danze su Napoli)
Attori: Antonio di Nota, Elio Amedeo Fosso, Francesca Gammella, Giovanni
Gallo, Saverio Gallo.
Corpo di ballo: Elio Amedeo Fosso, Francesca Gammella, Mariarosaria Iadevaia
Voci e musiche fuori campo Donato Cutolo
Coreografie: Francesca Gammella.
Luci: Salvatore Lerro
Voci e suoni fuori campo: Roberto Vito
Costumi: Sartoria “Mani di Fata”
Regia Giovanni Gallo
Ingresso Libero
Note
“Terra nostra” è tutta la Terra, tutta quella
su cui l’uomo vive, è la terra che non dovrebbe essere privata a nessuno,
sulla quale nessun diritto di proprietà dovrebbe essere esercitato. E’ la
nostra Madre, come dicevano gli indigeni delle Americhe. E’ questa nostra
terra spezzata, dominata, trasformata in proprietà Privata agli altri, dove,
talora, regna il dominio violento dell’uomo sull’uomo. Una Terra dove tutto
questo è diventato giustizia, dove la cultura è la cultura di questa
giustizia. S-velare, disascondere, è l’atto che una qualsiasi manifestazione
artistica o culturale deve fare: far conoscere pubblicamente Altro, rendere
palese Altro, quell’Altro che è la verità dell’ente, l’essenza della cosa,
quella Verità celata da ciò che ci appare, ormai, come naturale. In questa
cornice si inquadra lo spettacolo “Terra Nostra”. Napoli e il Sud della
Penisola, terre invase, colonizzate in nome di valori e di interessi che
hanno schiacciato, trasformato territori e coscienze.
Napoli non è Napoli di tanti anni fa, un tempo dimenticato che non abbiamo
conosciuto. Una storia nascosta , rivoltata. Tutti pensiamo che Napoli sia
la Napoli del povero cristo, dell’imbrogilone, del furbo che deve tirare a
campare, della camorra, della “finestrella a Marechiaro”, delle tammurriate,
delle tarantelle, dei vicoli. La Napoli dei turisti che son venuti finanche
ad “ammirare” l’immondizia.
La Rappresentazione, attraverso poesie, monologhi, dialoghi, pezzi teatrali,
musiche, danze, metterà in scena, talora metaforicamente, la Napoli
pre-unitaria, la Napoli dopo l’Unità dal decennale terremoto dei Briganti
all’emigrazione fino ad Eduardo, Totò ed altri: si vuole s-velare l’anima di
un popolo stravolto, ma che vive non solo nella memoria ma nel desiderio e
nella speranza nascoste profondamente in ogni uomo; si vuole ricercare la
Cultura di una Terra s-velando le differenze ormai radicali tra un periodo
storico e un altro, pe’ vedé chi site, pe’ vedé chi so’ , come recita nel
primo monologo-poesia l’attore.
Noi riteniamo che, oggi, nell’epoca del domino sciagurato della tecnica,
della mercificazione, la Cultura, l’Arte, ridotte ad amministrazione
dell’esistente, siano tramontate, perdendo quello spirito critico che le
caratterizzava insieme al ruolo mistificante e imbonitore che pure avevano.
Con la nostra rappresentazione, proponiamo l’Arte e la Cultura come
s-velamento, senza nessuna pretesa di rivelare, rivelare la verità sarebbe
un rimettere il velo, celar di nuovo, appunto ri-velare.
Saremo capaci di s-velare? Ci riusciremo? Chissà! Provarci è già un osare.