Mostra Fotografica e presentazione della WebTv del Magazine SET. a Palazzo Lanza
Capua (CE), 7 Novembre 2010
Articolo e foto di Damiano Gedressi
Si è svolto ieri, 7
Novembre, nell’affascinante cornice di Palazzo Lanza a Capua il party di
presentazione del canale televisivo sul web di SET, il magazine di cinema,
teatro, musica e spettacolo. Per l’occasione, due eventi hanno arricchito la
serata; il lancio della nuova collezione di moda del brand tutto casertano
Little Black Dress di Alessia Caliendo e una interessante mostra fotografica
ideata dal fotografo Antonio Calamo. Le telecamere del magazine hanno
curiosato tra arte e spettacolo, intervistando i protagonisti e gli invitati
alla prima di una lunga serie di serate che si ripeteranno ogni prima
domenica del mese, in occasione della presentazione al pubblico del nuovo
numero della rivista SET.
Antonio Calamo che ha chiamato e coinvolto per la serata la giovane stilista
Caliendo, ci racconta dell’esposizione: “La mostra vede la partecipazione di
fotografi semi-professionisti affiancati da beginners, giovani che vogliono
intraprendere la strada della fotografia. Il livello qualitativo è alto e
per ogni artista la scelta è caduta su due foto a testa da esporre”. Così
tutte le pareti del caffè letterario Ex Libris sono occupate dagli scatti
dei giovani artisti, tra cornici nere e illuminazione variabile.
“L’idea dell’esposizione – ci dice ancora Calamo - è nata dalla volontà di
creare una vetrina per i giovani fotografi. Non c’è un tema preciso, ognuno
ha avuto la possibilità di esprimersi”. E a ben guardare sono molti gli
artisti intriganti che affrontano i temi più svariati; dalla sensualità
femminile e strettamente intimistica delle foto di Chiara Perna, al lavoro
di grafica di Martina Buonomo che sembra portare lo spettatore in
un’ambientazione Fantasy sospesa tra il mondo silvestre e fiabesco e i
disegni su carta di riso Cinesi, che circolavano tra gli aristocratici
collezionisti in Europa tra il XVIII e XIX secolo. I colori primaverili e
autunnali della natura immortalati da Alessandro Santulli. Ancora, il
reportage fotografico tra degrado sociale e la solitudine delle minoranze
etniche nelle periferie di Terra di Lavoro, e la vitalità espressa dal
movimento sulle ramblas di Barcellona, dell’interessante Peppe Pagano. Le
mani, protagoniste della fotografia e della vita dell’uomo immortalate da
Bernadette D’Ambrosio, mani di artigiani, che creano, modellano e lavorano
instancabilmente. Il precario equilibrio, la natura desolata, connotata da
un forte senso introspettivo di Raffaele Mariniello, che affronta con il suo
solito occhio vigile e ispirato anche il tema del reportage naturalistico.
Ci sarebbe ancora tanto da dire sullo stile di Federica Mingione che ricorda
la pittura “en plein air”, degli acquerelli inglesi del’800 o dipinti dal
carattere espressionistico; del forte senso epico-ancestrale che traspare
dal lavoro di Tiziana Mastropasqua, il mito della caverna e della terra
progenitrice; o ancora i colori forti e duri dei reportage di Alessandro
Calamo.
Ci sarebbe ancora tanto da dire è proprio vero, e tanti fotografi da
ammirare. Ma possiamo farlo dal vivo ancora per molti giorni, fino al 5
Dicembre, data di chiusura della mostra. Il suggerimento è di andare a
vedere di persona e cogliere le singole emozioni che traspaiono dai
frammenti della realtà.