Libreria Pacifico: eventi di Novembre
Caserta, Novembre 2010
Articolo di Anastasia Cecere
Mercoledì 11, alle 17.30, Presentazione l’ultimo lavoro del
giornalista e scrittore Giancristiano Desiderio, Il Divino pallone.
Filosofia dei piedi da Platone a Totti, edito per Vallecchi. A parlarne,
insieme all’autore, il giornalista Vito Faenza, il filosofo Giuseppe
Cantarano, la storica Nadia Verdile. Desiderio nel suo libro parte da un
assunto e cioè la filosofia, come gioco della vita, si basa su regole
calcistiche: per filosofare bisogna saper mettere la vita in gioco. Per
giocare bisogna necessariamente abbandonare la palla e “metterla in gioco”.
Controllo e abbandono sono i due principi del calcio e della vita. Così, tra
Platone ed Aristotele ci capita, leggendo il pensiero dello scrittore, di
imbatterci in strane coppie: Heiddeger e Beckenbauuer, Brera e Nietzsche,
Maratona e Vico, Hegel e Cruyff, Baggio e Socrate, Wittgenstein e Rivera ma
anche, sorprendentemente, Zeman e Pinocchio, Falcao e Platone, Hitler e
Stalin, Parmenide e le squadre dei filosofi. «La filosofia – si legge nel
libro – non è sapere, ma un modo di vivere. Platone dice che è amicizia.
Aristotele, come in tante altre cose, lo segue. Come ci sono modi di
giocare, ci sono modi di vivere. La filosofia è uno dei tanti. Il suo scopo
non è quello di darci un sapere infallibile ma quello di farci sbagliare da
soli. Come la domanda del giocatore “come devo giocare?” mira a giocare e
non al sapere, così la domanda del filosofo “come devo vivere?” mira a
vivere e non all’enciclopedia. Tutt’e due le domande emergono dal gioco-vita
e ritornano al gioco-vita. In entrambi i casi, il sapere assoluto o il senso
assoluto sarebbe una minaccia per il giocatore e per il filosofo che non
potrebbe giocare e vivere se non in quell’unico modo possibile. Il calcio,
da sempre, ci mostra che questo non è possibile né auspicabile perché si
sopprimerebbero il Gioco e il Pallone che invece rendono possibile l’essere
della partita, proprio come la terra fa sì che gli uomini la possano
abitare. Così il gioco dei giocatori ci rivela la nostra condizione umana,
che conserva una sua dignità se nessun potente vuole essere il padrone del
Gioco o si mette in testa di essere l’unico a sapere come si gioca». Il
calcio ci fornisce il modello per non ricadere più nel totalitarismo.
Desiderio vive a Sant’Agata dei Goti scrivendo, leggendo, insegnando in
trasferta a Caserta e, naturalmente, giocando.
Libreria Pacifico, Piazza Vanvitelli, Caserta