Autunno Musicale: Paolo Bordoni in concerto
Capua (CE), 24 ottobre 2010
Articolo e foto di Anastasia Cecere
Mirabile esecuzione quella del Maestro Paolo Bordoni, domenica 24 Ottobre
al Palazzo Fazio di Capua che, nell’ambito del ciclo Chopin & Schumann
pianofestival, per la sedicesima edizione dell’Autunno Musicale, ha
presentato un intero programma dedicato al più audace dei compositori
romantici, Robert Schumann.
Le opere eseguite sono state le Scene Infantili op. 15, la Grande Sonata in
fa diesis minore op. 11, il Carnevale di Vienna op. 26.
Serie di brani, brevi, a volte brevissimi, le Scene Infantili sono state
inizialmente definite dall’autore come composizioni per bambini da parte di
un adulto e in seguito come "reminiscenze per adulti da parte di un adulto".
Ciò dimostra che, nonostante i titoli genuini come “dove si parla di paesi e
di uomini sconosciuti”, “storiella curiosa”, “a mosca cieca”, “un importante
avvenimento”, “il cavallo è di legno”, la maturità musicale richiesta per
interpretarli è davvero grande. Devo dire che il Maestro Bordoni è
pienamente riuscito a far “sognare” il suo uditorio, incantato dalla
leggerezza del suo tocco pianistico...
La Grande Sonata in fa diesis minore op. 11 è stata eseguita con grande
trasporto ed eleganza. L’opera, dedicata dall’autore alla futura moglie,
Clara Wieck, dopo l’introduzione e l’allegro vivace ha svelato quello che
secondo il mio modesto parere è stato il momento più sublime del concerto:
il terzo movimento, l’aria, il cui tema etereo, dolce e struggente, che era
già stato usato da Schumann in un lied giovanile “An Anna”, è stato eseguito
dal Maestro con profonda passione. Sono seguiti lo scherzo e il finale.
IL Carnevale di Vienna, (presto, romanza, scherzino, intermezzo, finale,
presto) è un’opera decisamente estroversa, se si fa eccezione per la
romanza, brano intimo e contemplativo, che ha quasi divertito la platea
rievocando la vivacità, la spensieratezza e l’allegra rumorosità delle feste
in maschera viennesi.
Dopo i meritatissimi applausi il Maestro a sorpresa e per “cambiare genere”
cosi come da lui stesso affermato, ha deliziato l’uditorio con Valse
Romantique, opera giovanile del grande Claude Debussy.