“Cinema e Territori DocFest” 1° serata
Caserta, 22 ottobre 2010
Articolo e foto di Pia Di Donato
22 Ottobre. Tutto pieno il Teatro Civico 14, per il 1° appuntamento
di Cinema e Territori DocFest: la serata, organizzata da Cinema dal Basso, è
stata un vero successo. Non ha scoraggiato gli spettatori, la maratona di
documentari, corto e lungometraggi che si sono succeduti nel teatro,
inframmezzati da interviste - moderate da Valentina Sanseverino e Francesco
Massarelli- , un (intelligente e sostanzioso) buffet e... due passi per
sgranchire le gambe
L'attenzione della serata è stata incentrata sull'Africa e sui migranti da
essa provenienti.
Si sono succeduti quindi “Il Tempo Delle Arance” di Insu^Tv, praticamente un
corto quasi in presa diretta, senza filtri, sugli avvenimenti di Rosarno,
per poi passare “U’ Stissu Sangu” di Francesco De
Martino, un vero pugno nello stomaco, specie nella parte finale. In entrambi
i casi il problema dei migranti è stato affrontato da una visuale diversa,
quella dei migranti appunto, che ... incredibile a dirsi... sono esseri
umani!
Sembra assurdo dire questo, ma è quello che vanno ripetendo in maniera quasi
ossessiva: "Io ho studiato, come voi, ho una famiglia, come voi, ho figli,
come voi. Posso mai vivere un una situazione in cui non ho le condizioni
minime di decenza: acqua, cibo, lavoro, un tetto...". Non c'è commento a
questo...
Ben diverso il tenore di “Arapha. La Ragazza Dagli Occhi Bianchi” di Romano
Montesarchio. Un reportage sulla condizione degli albini in Tanzania,
reietti fra i reietti. Una situazione assurda già nella loro condizione
fisica (sono bianchissimi e con i capelli rossi) e che li espone a crudeltà
incredibili. Fino a qualche decennio fa erano soppressi alla nascita, ora li
si lascia vivere... per poi prenderne dei "pezzi" (un braccio, una mano, un
piede.. o tutto insieme) per i riti propiziatori degli sciamani!
Un racconto terribile che si sconta con la bellezza del paese africano che,
va detto, sta cercando di uscire da questa mentalità medioevale.
La serata è stata conclusa dal concerto dal vivo dei musicisti della colonna
sonora di “Arapha”
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