Libreria del Centro: eventi di ottobre
Caserta, ottobre 2010
Comunicato stampa
sabato 16 ottobre, ore 19.30, presentazione di "Quest'estate
forse non vado al mare" di Gianfranco Graziano
Una impietosa carrellata di "tipi" umani evidenziata attraverso l'atroce e
smaliziato punto di vista di Gianfranco Marziano. Dai frequentatori di
associazioni culturali, a coloro che passano la loro vita davanti ad un bar,
dalle donne che si credono il perno su cui gira l’universo, agli uomini
disposti a tutto pur di ottenere qualcosa da loro, oscuri personaggi che
hanno avuto un qualche momento di fama senza accorgersi della sua
inevitabile fugacità e vivono nell’illusione di quell’attimo fuggito, per
finire con una lucida ed impietosa descrizione della realtà della chat ed i
suoi illusi frequentatori. Personaggi di un’umanità grottesca che si
aggirano nelle nostre città in preda al delirio delle loro illusioni. Questa
è la narrazione di Marziano arrivato al suo terzo lavoro letterario, dopo i
precedenti: “Il mio ragazzo è un genio, me l’ha detto lui” e “Inferno”,
(disponibili presso la libreria Ticonzero). Gianfranco Marziano, il Faraone,
come viene definito dai suoi fans, è un autore di culto. Musicista,
cantautore e cantastorie, anche se giura di aver smesso con la musica
(speriamo di no, n.d.r.) la sua notorietà deriva in gran parte dalle canzoni
e dai racconti decisamente politically uncorrect, la bestemmia come poetica
immediata, il turpiloquio come forma per esprimere la solitudine, il non
voler accettare una società soffocante concentrata solo sugli aspetti
superficiali della vita, la pena di un’anima inquieta, la difficoltà nei
rapporti sociali, l’ingerenza nella vita della gente di una religione avida
e lontana dalla pietà, dall’umiltà cristiana. Un condensato di pressioni a
cui è sottoposto l’individuo che porta, inevitabilmente a sfociare nel
nichilismo di “Inno alla gioia” (…voglio verè che ittate u sangue tutti
quanti) e “giuvinastro” (…tutto per me e niente per nessuno), tanto per
citarne alcune, o all’autolesionismo di “Uno scheletro col cazzo” (…non
voglio vivere più) o, al massimo, il largo respiro di una breve evasione
maldestra di “immagini dal mondo”. Questa è la poetica di Gianfranco
Marziano, trattata a volte con angoscia, ma anche con molta leggerezza e
comicità, come la rilettura delle fiabe o la smitizzazione dei personaggi
della storia dei suoi divertentissimi ( e lunghissimi) racconti: il mostro
di frankenstein fatto con le buste di immondizia, l’uomo lupo tirchio che
beve degli intrugli fetidi pur di risparmiare, Freddy Kruegher di Nightmare
preso in giro dai ragazzini, Napoleone che dichiara guerra perché dei
“guivinastri” hanno mostrato le parti intime alla mamma. Marziano, nel corso
degli anni, è stato sistematicamente derubato dei suoi scritti, delle sue
canzoni da autori cosiddetti importanti, perché il materiale è sempre
viaggiato su web e non è difficile vedere delle sue battute inserite in
libri che hanno avuto grande successo, però senza il suo nome ad
accompagnarle, allora, se vanno a finire in dei libri, perché non
pubblicarli lui e, stavolta, con il suo nome a debito riconoscimento del
lavoro di un autore che ci regalerà tante altre belle storie condite di
tagliente ironia, lucida disillusione, feroce descrizione della realtà e
qualche bestemmia, che non guasta mai. Com’è, notoriamente, nel suo stile,
tra il serio e il faceto, senza riuscire a capire dove sta scherzando o
facendo sul serio, Gianfranco Marziano ha annunciato che la presentazione
del 16 Ottobre sarà l’ultima, dopodiché si ritirerà dalle scene per
dedicarsi alla “deboscia” onde evitare il fare e il creare che, a suo
avviso, sono il cancro della società moderna.
Libreria del Centro, Via S. Carlo, 56 (interno portone),
Caserta, 0823/325572