Simone Schettino apre la rassegna Caserta Village
S. Leucio (Ce), 26 Agosto 2010
Articolo di Marilena Lucente
Uno qualunque pensa che a Napoli si canta dalla mattina alla sera. Uno
qualunque è convinto che i napoletani sono tutti furbi. Simone Schettino,
che non è uno qualunque, costruisce un intero spettacolo sui luoghi comuni e
sugli stereotipi che alimentano, appunto, il qualunquismo.
Quello con Simone Schettino è il primo dei tre appuntamenti del Caserta
Village. Il Belvedere è pieno di gente, “un pubblico così, per un comico che
da cinque anni non va in televisione, è miracolo che può accadere solo in
certi posti”, ha commentato soddisfatto il comico alla fine della serata.
E proprio la televisione, le aberrazioni dei talent show, la vanagloria dei
conduttori e le isteria delle segretarie di produzione che va in scena in
“Se tocco il fondo… sfondo”. Uno spettacolo nello spettacolo, la storia di
un aspirante comico che spera di cambiare la vita grazie al piccolo schermo,
partecipando al programma “Uno qualunque”. A condizione di indossare i panni
di un napoletano. Un napoletano verace, come lo vuole la tv, con tanto di
infanzia abbandonata, storie di droga, canzoni melodiche e donne grasse
accanto. Come un puzzle, tra scene e monologhi, Schettino mette insieme ciò
che i napoletani sono e come li rappresentano: niente è come sembra, o
meglio, sembra suggerire il comico, ogni cosa è sempre qualcos’altro. E
talvolta persino il contrario. Anche per questo si ride, e molto, durante lo
spettacolo. Perché tante verità, non sono che paradossi di cui nemmeno più
ci rendiamo conto. Piace molto Schettino, quando dà voce agli oggetti, ai
pensieri inconfessabili, ai gesti di tutti i giorni. I racconti, gli
aneddoti scivolano l’uno nell’altro, dalla politica alla satira familiare,
dall’economia agli animali, non c’è territorio che non possa essere
attraversato con l’arma dell’ironia. Che oltre a far ridere ha il privilegio
irrinunciabile di far pensare.
In un impeto di orgoglio, l’aspirante comico abbandona lo studio televisivo,
manda a monte la trasmissione dell’insopportabile presentatore e ritorna ad
essere semplicemente quello che è: un napoletano. Uno qualunque, che vuole
che la vita cambi. E non di certo per effetto della televisione. Forse non è
nemmeno Napoli a dover cambiare, ma solo quelli che non sanno immaginare la
ricchezza e la complessità della città.
Casertavillage 2010, che ha il patrocinio del Comune e della Provincia di
Caserta, prosegue con gli spettacoli di Biagio Izzo e dei Ditelo voi.
consulta Caserta Village 2° edizione