Leuciana Festival: De Andrè canta De Andrè
S. Leucio (CE), 26 luglio 2010
Articolo di Lorenzo Sorbo, foto di Alessandro Santulli
In controluce, coi riflessi dei proiettori sui margini della
figura, sembra proprio lui. E poi da lontano, la sagoma del ciuffo è proprio
quella.
E così pare, per qualche minuto, di stare a sentirlo, il vecchio Faber, in
fondo basta chiudere gli occhi e ascoltarne la voce. Ma attraverso quella
del figlio Cristiano, stavolta.
Certo non è cosa facile essere figlio di Fabrizio De André, anche se a
pensarci, non è proprio facile essere figli e basta, ma questo è un altro
discorso. Nel caso di Cristiano De André, nel concerto tributo a De André
padre, che si è tenuto il 26 luglio nell'ambito del Leuciana Festival a
S.Leucio, uno ci va pensando di trovarci il solito "figlio di" e invece
scopre un musicista con una personale cifra stilistica che rilegge il
repertorio del padre senza un effetto copia-e-incolla delle vecchie,
nostalgiche versioni e così scorrono una dietro l'altra canzoni storiche
quali "Andrea", "Anime Salve", "La canzone di Marinella", "Se ti tagliassero
a pezzetti", "Fiume Sand Creek" che non deludono le aspettative di un
pubblico eterogeneo di giovani e non.
Concerto affollato, anche se non pieno e sul palco Cristiano non si
risparmia, passando da chitarra al violino, offrendo una matura
interpretazione dei brani riletti con sonorità rock e etno, grazie anche al
timbro della voce che miracolosamente ricorda papà Faber.
Buona la band, come anche i suoni e le luci. Deliziosi i siparietti di
Cristiano che racconta gli aneddoti di vita familiare e artistica col padre,
raccontando particolari inediti soprattutto per chi ama conoscere gli
aspetti meno noti di Fabrizio. Una buona occasione per riascoltare i
classici con garanzia di qualità.