Vie d’erba, paesaggi per un'economia fra storia e natura
Statigliano di Roccaromana (CE), 16 luglio 2010
Comunicato stampa
“Vie d’erba” è un itinerario tra i paesaggi agrari di quattro
regioni che si snoda dalla valle di Comino ai Monti Dauni passando per le
Mainarde, per il gruppo vulcanico di Roccamonfina, i monti del Matese, la
valle del Volturno, i monti del Taburno, la valle del Fortore, le colline
dell’Ufita e i Monti Picentini.
Confronti, laboratori, eventi enogastronomici, scambi di buone pratiche
agronomiche e amministrative per costruire una proposta di sviluppo
autosostenibile fondata sulle risorse del territorio come i pascoli, i corsi
d’acqua, i sentieri, i boschi, gli orti, i frutteti, le greggi e le mandrie,
ma soprattutto il lavoro dei contadini e dei pastori, custodi della terra.
La salvaguardia del paesaggio agrario è un tema cruciale per la nostra
sopravvivenza: oggi milioni di ettari un tempo coltivati sono in abbandono o
destinati all’edificazione di case e infrastrutture, modificando non solo i
paesaggi ma anche l’equilibrio ambientale. Solo salvaguardando il paesaggio
agrario può essere perseguito uno sviluppo sostenibile che limiti il consumo
di territorio e l’uso delle risorse ambientali e nel contempo tuteli le
produzioni alimentari e la biodiversità. In questo senso, Slow Food Italia
sta lavorando a un progetto che definisca la qualità delle produzioni
agricole anche in relazione a paesaggi rurali belli, produttivi e
sostenibili.
L’iniziativa, promossa dalla condotta Slow Food Volturno in collaborazione
con l’Associazione Città Paesaggio, vede la partecipazione delle condotte di
Sora (FR), Massico-Roccamonfina (CE), Matese (CE), Alto Molise (IS),
Tammaro-Fortore (BN), Taburno (BN), Irpinia Colline dell’Ufita Taurasi (AV),
Avellino, Foggia e Monti Dauni (FG), che saranno sedi di altrettanti
appuntamenti di “Vie d’erba” nei prossimi mesi.
L’obiettivo finale è quello di realizzare una Carta di principi, regole ed
esperienze da porre in essere nel governo e nella gestione dei territori e
dei paesaggi.
Il primo appuntamento, con il patrocinio della Comunità Montana del Monte
Maggiore e del Comune di Roccaromana, avrà luogo venerdì 16 luglio a
Statigliano di Roccaromana (CE), presso l’azienda agrituristica “Villa
Gemma” in contrada Offi, con un dibattito alle ore 16,30 sul tema “Le
terre collettive: il futuro della tradizione”.
Quella degli usi civici e dei beni comuni in generale è una questione che
ormai va affrontata sul piano della proposta. Recentemente Carlo Petrini ha
affermato, in proposito, che “ bisogna ridare dignità giuridica a queste
antiche forme di gestione perché realizzano ciò che né il pubblico puro, né
il privato puro sono in grado di garantire. Sono cose né pubbliche né
private, né leghiste né comuniste, né passatiste né utopiche. Modelli che
funzionano, collettivi e innovativi, al di là di schemi stantii che ormai
hanno solo più questi scopi: fanno arricchire qualcuno, scarseggiare le
risorse di tutti, perdere la nostra libertà, il senso di far parte di una
comunità e di avere potere sulle nostre stesse vite, lasciandoci da soli a
pagare bollette sempre più salate”.
Il particolare regime giuridico delle terre collettive (inalienabilità,
inusucapibilità e destinazione perpetua silvo-pastorale) ne fa una risorsa
preziosa su cui sia le generazioni presenti che quelle future possono
contare, ma è necessario definire il ruolo degli enti esponenziali (Comuni e
Regioni) in relazione ai diritti dei cittadini e agli interventi di altri
Enti in tema di salvaguardia ambientale.
Su queste ed altre questioni interverranno esperti del settore,
rappresentanti della Regione Campania, della Regione Lazio, della Regione
Toscana e della Regione Molise, di associazioni agricole e ambientaliste,
amministratori locali ed esponenti di Slow Food Italia e delle condotte
partecipanti.
A conclusione dei lavori sarà presentata, nell’ambito di una cena curata
dallo staff di
Villa
Gemma, la “Comunità degli Antichi Formaggi dell’Alta Terra di Lavoro”,
formata dai produttori di marzolina, caso peruto e casoforte di Statigliano.
Ospiti d’onore saranno i rappresentanti del presidio della Marzolina (Picinisco,
FR) e del Conciato Romano (Castel di Sasso, CE).