Mietograno & Mangiosano

San Potito Sannitico (CE), dal 25 al 27 giugno 2010

Comunicato stampa

Quest’anno protagonisti dell’appuntamento estivo con Mietograno & Mangiosano sono gli uomini e le macchine della Battaglia del Grano avviata negli anni ’20 e conclusasi molto tardi sul Matese.
La manifestazione durerà tre notti e tre giorni! Le combinazioni astrali promettono bene, saranno tre straordinarie notti di luna piena passate all’aperto, in libertà, sull’aia del luogo solito, a scambiare pensieri con gli amici, a cantare ed a ballare, a consumare i prodotti del forno del vecchio rudere, a bere un buon bicchiere di vino.
Tra l’altro, sarà passato da appena qualche giorno il solstizio d’estate, e quindi ci sarà tanta luce e si potrà combattere fino a tardi e, quando sarà buio, nei momenti di silenzio si potrà ancora ascoltare il rassicurante verso dell’assiolo.
La festa della Madonna del Carmine (16 luglio), di Sant’Anna (26 luglio) e dell’Assunta (15 agosto) dovranno ancora venire, per cui le trebbiatrici, i trattori e le imballatrici potranno lavorare, non sprofonderanno nell’aia con gli uomini e il grano.
Per quella data, il giorno dell’Ascensione sarà già passato, e quindi non si correrà il rischio di imbattersi nel cereone, il mostriciattolo che si incontra se si attraversa un campo di grano nel giorno predetto e che si manifesta a volte come una specie di maialetto ed in altre occasioni come un serpente con orecchie e corna …
Insomma una festa indimenticabile, dal sapore antico, con musica spontanea e ballo tradizionale, ricerca, ambiente, folklore e assagi di cibo semplice. Sarà anche l’occasione per sentire i racconti dei protagonisti, per parlare di una Battaglia vinta e persa allo stesso tempo e per vedere documenti fotografici inediti e macchine dismesse da anni tornare a combattere la battaglia per la quale sono nate.
Programma:
Venerdì 25 giugno 2009
- Ore 14.30 Allestimento della mostra di macchine agricole d'epoca
Sabato 26 giugno 2009
- Ore 9.30 Mostra di macchine agricole d’epoca e fiera macchine agricole
- Ore 16.00-18.00 Laboratorio di danza : la tarantella del Gargano con i “Cala la Sera”
- Ore 18.30-20.30 mietitura e battitura con macchine agricole d’epoca
- Ore 21.00-22.00 “La battaglia del Grano, gli uomini e le macchine” – proiezione e tavola rotonda con l’intervento del dott. William Dozza e del dott. Carmine Nadone)
- Ore 22.00 concerto acustico de i “Cala la Sera”
- … ed a seguire Musiche Spontanee per Danze Spontanee
Domenica 27 giugno 2009
- Ore 9.30 Mostra di macchine agricole d’epoca e fiera macchine agricole - Ore 11.00-13.00 Laboratorio di danza : le ballarelle del Matese con “Dantina Grosso e Debora Malerba”
- Ore 16.00-18.00 Laboratorio di danza : le ballarelle del Matese
- Ore 18.30-20.30 mietitura e battitura con macchine agricole d’epoca
- Ore 21.00-23.00 Musiche Spontanee per Danze Spontanee

Durante tutta la manifestazione saranno presenti:
- straordinari cantori e musicisti tradizionali locali
- animatori per il coinvolgimento alle danze tipiche locali

Sarà inoltre possibile:
- partecipare alle varie attività
- assaggiare, degustare e consumare prodotti tipici locali

INFO mostra programma generale e ricezione: Nicola 328 1695727
INFO Laboratorio gratuiti di Tarantella del Gargano e Ballarella:
programma/adesioni Debora 338 5822453, Dantina 339 7023672
Tutto gratuito compresi assaggi di prodotti tipici
info: http://www.myspace.com/mietogranomangiosano

La battaglia del Grano
Quando nel 1922 il fascismo andò al potere il problema alimentare non era ancora risolto: l’Italia consumava 75 milioni di quintali l’anno di frumento, ne produceva 50 e ne importava 25. Era la spesa maggiore sulla bilancia dei pagamenti per 4 miliardi di lire l’anno (dell’epoca), senza contare la dipendenza politica che questa situazione creava: il grano veniva acquistato sia dagli Stati Uniti che dalla Unione Sovietica. Il Governo mise in atto una politica a favore dell’occupazione e della produzione “autarchica” con l’intento di risolvere la piaga endemica della povertà delle campagne, della misera condizione dei braccianti agricoli e della arretratezza culturale e tecnologica delle campagne. Questo programma comportava ingenti investimenti, e in aiuto del governo fascista vennero gli Stati Uniti (che in tal modo rispondevano alle pressioni immigratorie italiane), che accettarono sia di rinegoziare il debito italiano contratto dai precedenti governi durante la guerra 15/18, sia di fare un prestito di 100 milioni di dollari all’Italia che uno di 30 milioni di dollari alla FIAT (che avrebbe riconvertito la produzione bellica, producendo fra l’altro tutta una nuova serie di macchine agricole necessarie alla modernizzazione del settore agricolo). Venne così avviata, nel 1926, una “politica agricola” che si svolse su quattro direttrici: - aumento delle terre coltivabili, con il recupero dei latifondi improduttivi a vantaggio dei contadini poveri (si fece fra l’altro una legge che aboliva la piaga del bracciantato, obbligando i proprietari terrieri a dare la loro terra a mezzadria, e non più farla lavorare a giornata); - le bonifiche, dove le terre incolte venivano confiscate ai proprietari (cioè diventavano di proprietà dello Stato senza indennizzo), poi bonificate con imponenti opere idrauliche (l’acquedotto pugliese ad esempio, che rende fertile il tavoliere delle Puglie, è tutt’ora il più grande acquedotto d’Europa; - meccanizzazione e modernizzazione delle tecnologie agricole, con l’introduzione dei concimi chimici prodotti dalla industria chimica nazionale e delle macchine per la lavorazione dei campi; - aumento della resa per ettaro seminato (la produzione statunitense, all'epoca considerata la migliore, raggiungeva 8,9 quintali di frumento per ettaro, quella italiana era di 16,1 quintali per ettaro). Nel 1933 la Battaglia del Grano raggiunse lo scopo: il raccolto arrivò a 81 milioni di quintali, il paese aveva raggiunto l’autosufficienza alimentare, il settore agricolo modernizzato, la piaga dell’emigrazione estinta. Ma è una battaglia vinta solo apparentemente infatti secondo alcuni storici i numeri non erano quelli dichiarati dal Governo, furono destinati alle cerealicoltura anche terreni vocati ad altre culture importanti, la battaglia per diffondere le sementi elette portò all'abbandono di varietà meno produttive ma più rispettose delle esigenze alimentari …
Per l’occasione sarà organizzata una proiezione fotografica e una tavola rotonda sul tema della manifestazione con l’intervento del dott. William Dozza (giornalista e massimo esperto nazionale di trattori a testa calda) e del dott. Carmine Nardone (ex presidente della provincia di Benevento e riconosciuto fondatore del MUSA di San Giorgio del Sannio).
Le macchine agricole d’epoca legate alla Battagia del grano caratterizzano un pò la manifestazione e quindi ci sarà una mostra statica con attrezzi utilizzati per l’aratura, la semina, il raccolto e la battitura del grano, ma a farla da padrone sarà il trattore, la macchina che ha rivoluzionato l’agricoltura nel mondo.
Mietograno & Mangiosano è anche ricerca, condotta soprattutto nel campo degli stravolgimenti sociali conseguenti alla meccanizzazione agricola. Il passaggio dalla trazione animale a quella meccanica, che rese inutile il lavoro delle braccia rispetto alla superiore capacità lavorativa dei motori, da inizio al doloroso fenomeno dell’emigrazione, oggi tristemente attuale in senso inverso (immigrazione).
Mietograno & Mangiosano è un evento organizzato dal Cea Aria con la collaborazione di: Comune di San Potito Sannitico, Fondazione per il Sud, Rete INFEA Regione Campania, Ass. Cult. “APPARTE”, Centro di Educazione Ambientale di Valle Agricola, Parco Regionale del Matese, Comunità Montana del Matese, Club Alpino Italiano, Società Cooperativa Matese Cultura e Ambiente, Pro loco San Potito, Rangers D’Italia, Sci Club Fondo Matese, Associazione Micologica del Matese, Effetà Società Cooperativa.
Per tutta la durata della manifestazione sarà attivo un info-point e workshop relativo al progetto “Il Salvaboschi-Amare per non Bruciare”, finanziato dalla Fondazione per il Sud, che svolgerà attività di sensibilizzazione alla prevenzione incendi e alla valorizzazione dei boschi come bene collettivo e quindi Mietograno & Mangiosano sono anche ambiente.
Infine Mietograno & Mangiosano è cultura del mangiare sano e bene in un evento straordinario, specchio dell’ospitalità di un luogo che ancora abbraccia a pieno i valori di un tempo, quindi la sera: forno acceso, frittelle, pasta al pomodoro, olio d’oliva, vino e musica popolare.

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