"Marcianise 'ncopp 'o tammurr" raduno di musica popolare
Marcianise (CE), 13 febbraio 2010
Comunicato stampa
Il giorno 13 Febbraio 2010 le associazioni “ La Nostra Terra” e “ Bagaria”
in collaborazione con varie associazioni locali, organizzeranno un grande
raduno spontaneo di musica popolare.
Dalle ore 19,00 alle ore 24,00 Piazza Umberto I° sarà animata dalle paranze
che accorreranno da tutta la Campania, come da tutti coloro che, strumento
alla mano, contribuiranno a creare un genuino clima di festa, come nella
migliore tradizione carnevalesca.
Interverranno:
- Zi Riccardino e le donne della tammorra di Somma Vesuviana,
- 'A paranza r'o Gnundo,
- 'A paranza r'o' Mericano,
- Francesco Manna e Gruppo,
- Vox Populi,
- A reggina e cumpagnia cantann,
- Compagnia dei Suoni Vaganti,
- A via 'e Perruni,
- Antico presente,
L’evento denominato “Marcianise ‘ncopp ‘o tammurr”, patrocinato dal Comune
di Marcianise e dal Comitato per la promozione del patrimonio immateriale,
affonda le sue radici nella più autentica tradizione di terra di lavoro.
Difatti è soprattutto nel periodo di Carnevale che a Marcianise, come nei
paesi limitrofi, si allietavano i freddi pomeriggi, a suon di nacchere e
tamburi coinvolgendo in un vero e proprio rituale, tutto il rione. Bastavano
pochi colpi di tamburo affinchè l’intero quartiere si riversasse nel cortile
da cui proveniva il richiamo alla festa , a quel punto presi dal ritmo
ossessivo iniziava una danza dalle movenze simili a quelle dell’orso, da cui
l’espressione “‘o ball ‘e l’urz”, nome una volta usato in modo dispregiativo
e che oggi, invece, con orgoglio identifica la peculiare forma di ballo
tradizionale dell’agro casertano.
L’iniziativa ha lo scopo di valorizzare e salvaguardare la tradizione
musicale dell’interland casertano, facendo emergere le nostre radici più
autentiche come espressione della propositività di rilancio culturale che
parte dalla collettività , in particolare dai giovani, per promuovere un
immagine realistica del territorio che non contenga solo stereotipi
negativi.
Questa tradizione non vuole arrendersi, è arrivata fino ai giorni nostri e
si propone come modello culturale per le future generazioni.
Info: Luca De Simone 338.1200119
Ciro Raucci 335.7002869