Libreria Spartaco-Interno4: eventi di Gennaio
S. Maria C. V. (CE), Febbraio 2010
Comunicato stampa
Sabato 6 febbraio 2010, ore 18,00,
Alba Cetara Muto, autrice di “Ferdinando IV… in Purgatorio” (Albus
Edizioni). Presenta lo storico Giuseppe De Nitto.
Sabato 13 febbraio 2010, ore 18,00
Christian G. De Vito, autore di “Camosci e girachiavi” (Editori Laterza).
Presenta Dario Stefano Dell’Aquila, responsabile in Campania di “Antigone”,
associazione per i diritti e le garanzie nel sistema penale.
Saranno presenti: Dario Stefano Dell’Aquila, associazione “Antigone”
Campania, Liliana De Cristoforo, ex direttrice istituti penitenziari,
Camillo Irace, presidente Camera penale Santa Maria Capua Vetere, on.
Alberto Simeone, Presenta Nicola Di Monaco
Il libro “Camosci e girachiavi” - per “camosci”, in gergo, s’intendono i
detenuti e per “girachiavi” gli agenti di custodia - traccia la storia del
carcere in Italia: ne discuteranno, lo scrittore Christian G. De Vito,
studioso di storia sociale dell’Italia repubblicana, con particolare
attenzione ai temi delle carceri, della salute mentale, dei fenomeni
migratori e del welfare; Dario Stefano Dell’Aquila, di “Antigone” Campania,
associazione per i diritti e le garanzie nel sistema penale; Liliana De
Cristoforo, per trenta anni direttrice di istituti penitenziari e autrice
del libro “Donne, cancelli e delitti. Racconti dal carcere” (Guida); l’avv.
Camillo Irace, presidente della Camera penale di Santa Maria Capua Vetere;
l’on. Alberto Simeone.
Il libro
Riflettori puntati sul carcere italiano, “un mondo immerso nella società, ma
anche un’istituzione sempre pronta a ripararsi dagli sguardi estranei,
nascondendosi dietro le mura di cinta”. Lo scrittore Christian G. De Vito,
studioso di storia sociale dell’Italia repubblicana, a lungo volontario
nelle carceri di Firenze e Prato, ripercorre la storia del carcere in
Italia. Il carcere è un’istituzione che si trasforma, ma che rivela anche
un’impressionante continuità nei meccanismi che dominano il suo
funzionamento quotidiano, nella sua materialità fatta di sbarre, cancelli e
camminamenti di ronda. E per questa ragione che sin dalle pagine
introduttive di questo volume il lettore è gettato in modo forse
irriguardoso tra celle e sezioni, “domandine”, “infami” e cortili
dell’“aria”. Già il titolo in verità lo ha proiettato dietro le sbarre: nel
gergo carcerario i “camosci” sono i detenuti, i “girachiavi” sono gli agenti
di custodia. Da questo inusuale e scomodo punto di vista, utilizzando fonti
in gran parte inedite, Christian G. De Vito guarda ad alcune pagine centrali
della storia politica e sociale italiana. Dagli istituti penitenziari
osserva la fase conclusiva della Seconda guerra mondiale e il dopoguerra,
racconta un miracolo economico sfocato perché vissuto da dietro le sbarre,
segue la trasformazione del sistema carcerario sotto la spinta della
contestazione post-1968 per addentrarsi poi negli anni di piombo e negli
anni Ottanta e rivivere le più recenti trasformazioni legate ai flussi
migratori globali e alle politiche fondate sulla sicurezza.
L’autore
Christian G. De Vito si è perfezionato alla Scuola Normale Superiore di
Pisa. Si occupa di storia sociale dell’Italia repubblicana. Ha pubblicato
diversi saggi, in volumi collettanei e su riviste di settore. A lungo
volontario nelle carceri di Firenze e Prato, partecipa a gruppi impegnati
nella promozione dei diritti sociali e civili.
Venerdì 19 febbraio 2010, ore 19,00
lo scrittore Maurizio Braucci e la fotografa Chiara Dalmaviva presentano
“Terre in disordine. Racconti e immagini della Campania di oggi” (minimum
fax).
Il titolo la dice lunga: “Terre in disordine”. Il richiamo è ancora più
profondo: “Tutti a dire che questa terra è di nessuno… e invece è la terra
di tutti”. E il sottotitolo spiega: “Racconti e immagini della Campania di
oggi”. Partecipano al dibattito gli studenti del locale liceo classico “Cneo
Nevio”, guidati dalla professoressa Maria Teresa Verona.
Il libro
Quale umanità abita terre sempre rappresentate come degradate e camorriste?
A questa domanda hanno cercato di dare una risposta cinque gruppi di
indagine, formati da scrittori, ricercatori e fotografi, che hanno dato vita
al racconto per parole e immagini “Terre in disordine” (minimum fax). In
particolare, lo scrittore Maurizio Braucci e la fotografa Chiara Dalmaviva
hanno esplorato luoghi drammaticamente noti all’attualità come le campagne
di Sarno e il litorale domizio.
“Terre in disordine” è un’inchiesta ad altezza d’uomo. Una ricostruzione del
presente, delle contraddizioni di aree segnate da fantasie di sviluppo e
promesse tradite. Con l’idea ostinata di stare nei luoghi, parlare con le
persone, senza inseguire fenomeni predeterminati e voci istituzionali, ma
affidandosi alla gente comune e alla società civile, lasciando che sia il
territorio stesso a restituire il proprio racconto.
Gli autori
Maurizio Braucci è nato a Napoli nel 1966. E’ autore del romanzo “Il mare
guasto” (ed. e/o), dei racconti “Una barca di uomini perfetti” (ed. e/o); ha
curato, con Giovanni Zoppoli, “Napoli comincia da Scampia” (ed. ancora del
mediterraneo). E’ cosceneggiatore del film “Gomorra” di Matteo Garrone.
Collabora con la rivista “Lo Straniero”.
Chiara Dalmaviva, fotografa, è nata a Torino nel 1976. Fa parte del
collettivo di fotografia documentaria “Donquixote” con il quale realizza
reportage per varie riviste italiane, ong e progetti artistici rivolti ad
adolescenti in Italia e all’estero. Lavora come fotografa di scena per
cinema e televisione.
Sabato 27 febbraio 2010, ore 18,00
il giornalista Sergio Nazzaro presenta “Dubai confidential” (Elliot
edizioni).
Info: Libreria
Spartaco-Interno4, via Martucci 18 Santa Maria Capua Vetere (CE), Tel/fax 0823
797063