Le Sette Ultime Parole di Cristo sulla Croce al Duomo di Teano
Teano, 18 ottobre 2009
Comunicato stampa
Il Duomo di Teano era gremito per l’evento clou delle anteprime
dell’Autunno Musicale 2009 svoltosi domenica 18 ottobre ore 19.30.
In programma le Sette Ultime parole di Cristo sulla Croce di Franz Joseph
Haydn, composizione da ascriversi senz’altro tra i capolavori del
classicismo musicale e proposta nella versione originale dell’Autore per
quartetto d’archi.
La bella esecuzione del Quartetto Terpsycordes, che ha raggiunto momenti di
toccante intima liricità, caratteristiche di cui l’opera è pervasa, è stata
alternata a meditazioni di Monsignor Arturo Aiello Vescovo di Calvi e Teano.
Il singolare accostamento tra musica e meditazione spirituale - filosofica
ha restituito all’opera di Haydn la sua originaria funzione ; infatti
l’opera Le Sette ultime Parole di Cristo sulla Croce venne commissionata nel
1785 a Franz Joseph Haydn dal vescovo di Cadice (Andalusia, Spagna) come
lavoro orchestrale da eseguirsi nel contesto della Settimana Santa. Il
risultato furono «Sette sonate con un'introduzione ed al fine un terremoto»,
che vennero eseguite probabilmente il venerdì santo del 1786 nella chiesa
sotterranea di Santa Cueva. Haydn commenterà più tardi quell'evento: «Era
tradizione eseguire, nella cattedrale di Cadice, durante il periodo
quaresimale, un oratorio. I muri, le finestre e le colonne della chiesa
venivano coperte di drappi neri e solo un grande lampadario centrale
illuminava il buio più profondo. A mezzogiorno tutte le porte venivano
chiuse e la musica prendeva inizio. Dopo un preludio appropriato, il vescovo
saliva all'ambone e pronunciava una delle sette parole, commentandola. Al
termine del sermone scendeva dalla sede e raggiungeva l'altare, prostrandosi
dinanzi al crocifisso. La musica veniva suonata successivamente – in queste
pause - e così via per tutte le sette parole. La mia composizione si innesta
conformemente in questa pratica».
L’esecuzione dell'opera ebbe un tale successo da convincere Haydn, in
seguito, a predisporre altre stesure strumentali: una in forma di grande
oratorio per soli, coro ed orchestra; una per pianoforte solo; infine, una
versione per quartetto d'archi, nella quale ogni numero è preceduto dalle
parole di Cristo nella versione latina. La musica delle sonate delinea lo
stato d’animo di Gesù, del buon ladrone, di Maria e Giovanni, dei
crocifissori: «Ciascun frammento di testo ha ricevuto nella musica
strumentale un trattamento tale da commuovere anche l‘ascoltatore più
inesperto nelle profondità della sua anima». Colpisce l’uso frequentissimo
delle note ribattute, quasi a sottolineare i colpi ricevuti, lo stillare
delle lacrime, sudore e sangue, il continuo pulsare del dolore. Dominata da
tale profondo afflato emotivo, peraltro unito
Il concerto , realizzato in collaborazione con il Comune di Teano e la Curia
vescovile di Calvi e Teano, anticipava uno dei temi dell’Autunno Musicale
2009, ossia Il Suono & il Sacro, ciclo di concerti nelle basiliche romaniche
di Terra di Lavoro, di cui il Duomo di Teano è una delle più significative
testimonianze.