Raduno di Musica popolare: Bagaria, Tradizioni a confronto
Caserta, 12 Settembre 2009
Comunicato stampa
Sabato 12 Settembre, il progetto Bagaria ha fatto respirare a Caserta un'aria diversa. Nel centro storico, la manifestazione promossa dal nascente Museo delle Feste e Tradizioni Popolari di Caserta in collaborazione con Casertamusica, Casertafolk, Doorart e Comitato per la Salvaguardia del Patrimonio Immateriale, con la direzione artistica del musicista Raffaele Cioppa, ha fatto vivere un tipico “raduno di musica popolare”, una festa di suoni e colori paragonabile a quella dei grandi raduni del Sud Italia quali, per esempio, Montemarano, Mater Domini o Montevergine (per citare quelle più famose. Il sottotitolo della manifestazione “Tradizioni a Confronto" è stato pienamente rispettato: oltre a formazioni storiche del casertano fra cui l’intera Folk Band da Sessa Aurunca (circa 30 elementi), dalle “paranze” provenienti da Carinaro e Napoli (ugualmente nutrite), il panorama musicale si è allargato grazie a molte formazioni campane, fra cui una significativa rappresentanza di Zompacardillo di Montemarano con la loro suggestiva tarantella.
Folk Band da Sessa Aurunca
Particolarmente apprezzata, la formazione degli Amarimai proveienti da Viggiano (Potenza) che hanno fatto conoscere e apprezzare il suono incantevole dell'antica “arpa viggianese”. Non vanno dimenticate anche le altre formazioni provenienti dal casertano quali i Musicanti del Matese da Piedimonte, Antico Presente da Marcianise, Arianova da Pignataro, Tammurriando da Pietramelara, Cantica Popularia da Camigliano, De Utopia da S. Leucio, i Taranterrae, la paranza di 'Zì Peppe 'o Mericano da San Marcellino (ma l’elenco è ancora largamente incompleto) e tanti altri musicisti che hanno dato luogo a più “cerchi di musica e danze” che, a volte contemporaneamente, hanno animato la fresca serata di sabato. Nel segno dell'accoglienza e dello scambio di esperienze sono intervenuti anche i singoli musicisti dell'Orchestra Popolare Casertana, sia con le proprie formazioni che in sinergia con i gruppi ospiti.
Zompacardillo di Montemarano
Il pubblico si è facilmente lasciato travolgere, e grazie all’assenza
di palchi e divisioni ha potuto interagire con i musicisti: i più spontanei (fra
cui tanti bambini e ragazzi) hanno acquistato castagnette e tamburelli,
disponibili negli stand appositamente allestiti, e hanno appreso “sul campo” i
primi rudimenti del loro utilizzo. Molti hanno potuto apprezzare anche le
installazioni di una nutrita rappresentanza di artisti casertani: Livio Marino
Atellano, Gerardo Del Prete, Antonio Iorio, Marco Mattiello, Nicola Pascarella
(Cast), Anna Pozzuoli, Irene Petrella, Paola Rossi, Giovanni Tariello, Paolo
Ventriglia.
La danza è stata un aspetto fondamentale che ha rapito il pubblico: la
danzatrice Carmen Gentile (dell'Orchestra Popolare Casertana), ballerini e
ballerine di formazioni organizzate, quali ad esempio Passi Randagi
(provenienti da Napoli) e maestri di danze popolari e loro alunni, casertani e
non (fra cui quelli dell'Ass. Culturale Labyrintho), hanno coinvolto in prima
persona il pubblico, mostrando le danze tipiche della tradizione del centro-sud
italia. Infine la presenza di Marcello Colasurdo, che si è unito a più di
una formazione, è stata magnetica per musicisti e appassionati che ne conoscono
la rilevanza nel mondo popolare.
La serata si è chiusa con con un momento corale in cui il
"cerchio" metaforico e l'architettura di Piazza Dante si sono uniti,
abbracciando l'intero contesto. Un impressionante cerchio di circa trenta fra
tammorre e tamburelli, un numero imprecisato di castagnette e danzatori e la
voce di Colasurdo e di altri cantori presenti si hanno eseguito una "avvocata"
finale (tipico canto e danza in onore della madonna del Monte Avvocata) che ha
fatto pulsare tutta la piazza, ipnotizzando per circa venti minuti chiunque, per
caso e non, si trovasse a passare nei paraggi.
La manifestazione è stata resa possibile grazie al patrocinio del Comune di
Caserta e dell’Ente Provinciale del Turismo.