Settembre al Borgo 2009: recensione 'Una frase, un rigo appena' di Manuel Puig

Casertavecchia (CE), 4 Settembre 2009

Articolo e foto di Salvatore Viggiano

Una frase appena, come l'assioma di poter vivere lungo una direttrice che incarna parole come descrizioni di cuore e mente attivi. Così si lascia analizzare "Una frase, un rigo appena", spettacolo in chiave epistolare che riallaccia turbinosamente le vite di Juan Carlos e Nélida. Le vicende si sviluppano attraverso paesaggi della pampa argentina, in uno scorcio tanto caratteristico per questi territori, qual'è la prima metà  del Novecento. Il legame sentimentale che avvince i due protagonisti si sostanzia in una fitta corrispondenza postale, dove emergono fattori chiave cui la moderna società  non si rapporta neanche per errore: l'attesa, il dubbio della consegna del materiale scrittorio, la lontananza tra Buenos Aires, luogo dove vive Nélida, e il paese di provincia dove invece si trova Juan Carlos, provato dagli stenti fisiologici della tisi. Dal corpus di lettere prende forma una spiccata opera d'insieme, in cui scorre soffusamente la coralità  della gente e della vita oltreoceano. Il regista Paolo Orlandelli pone sulla scena, luogo di esposizione delle lettere, sia Nestor Saied (Juan Carlos) che Selvaggia Quattrini (Nélida): suggestive le inflessioni madrelingua argentine del primo, ineccepibile la resa recitativa di entrambi gli attori, dalla passionalità  alla dizione. Ci si alterna in una serie di rincalzi fatti di trasporto psicologico, dove la musica concorre alla creazione dell'affresco dimensionale argentino; la pampa pulsa attraverso il bandoneon di Antonio Ippolito, presente sulla frazione sinistra del palco, il quale accompagna i due ballerini di tango Victoria Arenillas e Leonardo Elias, sulle melodie di eterne (in un senso davvero marcato) milonga, come "Milonga de mis amores" di Pedro Laurenz. In alcuni tratti, ci piace supporre per voluta tecnica dinamica, i battiti dei tacchi sul palco erano molto più forti del suono dello strumento, ridotto appena ad un sibilo. Oltre il gioco di eventi, è da ritenersi apposita scelta del regista lasciare inerte, dinanzi al pubblico, ciascun lettore-attore, nei frangenti in cui l'altro riportava i propri scritti. Infine, nota ribadita per l'ennesima volta, la chiesa della SS. Annunziata non è per nulla adatta ad essere location per tali rappresentazioni, che nonostante l'orario preserale e la data infrasettimanale, hanno potenzialità  di assicurarsi un discreto pubblico. L'ambiente è ristretto, distrae il pubblico per l'andirivieni all'ingresso, disturba i tecnici e i registi, ma soprattutto incamera il vociare continuo proveniente dalla strada e si carica di una temperatura poco tollerabile.
Ma di risposta al Settembre al Borgo si procede con soluzioni di prosa degne della tradizione prossima al quarantennale.

Venerdì 4 settembre, ore 20.00, Casertavecchia, Chiesa dell’Annunziata. 12€
'Una frase, un rigo appena' di Manuel Puig, adattamento e regia Paolo Orlandelli, con Nestor Saied e Selvaggia Quattrini
i danzatori Victoria Arenillas e Leonardo Elias, al bandoneon Antonio Ippolito
una produzione Segnali - Culture Engineering

consulta: Settembre al Borgo 2009, 39° edizione - il prgramma

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