39° Settembre al Borgo: si parte!
Caserta, 26 Agosto 2009, Conferenza stampa di presentazione
Articolo di Arianna Quarantotto
Meno uno. Ci siamo. Da domani tutti a Caserta vecchia per la
trentanovesima edizione del
festival di Settembre al borgo.
Emozionati gli organizzatori, Paola Servillo e Ferdinando Ceriani che il
“peso” di questa leggerezza del festival lo sentono tutto.
Soddisfatta Paola nell’annunciare al Sindaco, presente alla conferenza
stampa di stamattina, che le iscrizioni per i laboratori della scuola di
Paolo Grassi sono state numerosissime: tante richieste sono pervenute dal
Friuli, dall’Emilia Romagna, dalla Calabria e dalle altre città campane.
Un’occasione in più per incrementare il turismo a Caserta grazie anche ai
“pacchetti-sconto” previsti per il soggiorno in città.
E il sindaco, sostenitore insieme a tutta la giunta comunale del festival,
ha voluto precisare anche che i lavori di ricostruzione dell’Arco
danneggiato all’ingresso di Caserta vecchia, verranno effettuati subito dopo
la conclusione della manifestazione. Decisione presa proprio per non creare
problemi al normale svolgimento degli spettacoli.
Il cartellone ormai lo conosciamo: solo un cambiamento. Lo spettacolo di
Giuseppe Battiston, Orson Welles’Roast, a causa di un incidente accorso
all’artista, viene “sostituito” dallo spettacolo musicale ideato dal
casertano Luca Rossi. Si intitola Mamma Tammorra, un “omaggio” alla cultura
locale che ha fatto della tammorra il simbolo del ventre materno, e quindi
della fecondità.
“Il tamburo inoltre è uno strumento comune a tutti i popoli del
Mediterraneo”- aggiunge Luca - “ed è per questo che può diventare linguaggio
universale e veicolo di unione tra i popoli”.
E fin qui la conferenza stampa ci sembrava uguale a tante altre…e invece…
Ospite d’onore è Tomas Kubinek, il lunatico ( e lo è davvero) e certificato
maestro dell’impossibile che apre il cartellone serale con il suo spettacolo
di domani sera.
Padrone della scena, legge in italiano maccheronico il suo copione
esilarante ( “parlo più di quello che capisco”- afferma )e annuncia già una
performance: brinderà al festival bevendo un bicchiere di vino, in
equilibrio sulla fronte, facendo una capriola al contrario mentre canticchia
un motivetto suonando il “lukulele”, la cui etimologia è: “il desiderio di
suonare è più grande della capacità di suonare”.
Si schiocca le dita, anzi, sembra quasi romperle, si inchina al pubblico, si
contorce per bene…ed eccolo sul tavolo della conferenza stampa, con tanto di
“pubblico giornalistico” attonito, mentre si beve il suo vinello
completamente avvolto su se stesso, fischiettando e suonando il luculele.
Non poteva partire meglio questo festival, all’insegna anche dell’ironia e
del sorriso: “più che le presenze conteremo le tonnellate a Caserta
vecchia”, afferma Ceriani. Eh sì, perché una bilancia ci peserà prima di
partecipare agli spettacoli… Chissà che la leggerezza di queste serate di
festa ci faccia ritornare a casa davvero più leggeri.