2° Report dal delta del Garigliano: sabbie e blues
Baia Domizia (ce), serate dal 31 Luglio al 2 Agosto 2009
Articolo di Rossella Barsali, foto Massimo Pieri
Venerdì 31 luglio - Passione e Compassione
Blues… Attesissima, la serata dei leggendari Blue Stuff e della
incomparabile Thornetta Davis, insieme sul palco ad accendere di “Blu”
(come si sente dire dal pubblico più disinvolto in piazza) l’ultima notte di
luglio. Ma… un improvviso lutto, a pochi metri dal palco, mutila il concerto di
un pezzo di storia del blues italiano, scritto dal mitico Mario Insenga (un vero
peccato!). E sotto l’egida dell’organizzatore Domenico Spena, la performance di
Thornetta Davis si trasforma in uno struggente ed intenso cammeo gospel per
piano e voce, coinvolgente, ma breve, troppo breve! Alle 23 le luci si spengono
sul palco in segno di partecipazione al lutto.
…’n’ Sand. Colpa di quale Janara delle sabbie?
Sabato 1 Agosto – Radici in forma di corde
Sand… Invocati gli spiriti per fugare ulteriori sortilegi, evitando di
arrampicarsi sui muri come la sirena Partenope…
…’n’ Blues. Un ragazzo “corde e radici” Chris Cain non lascia spazio a
dubbi sulle sue qualità e sulle qualità di una band stellare. Un concerto dalle
tinte chicagoniane, ma illuminato anche da sprazzi di pura musica, senza confini
di genere. Soprattutto con gli interventi di David Mathews alle tastiere,
che conforta i presenti con una serie di medley, citando da Bruno Martino,
Gershwin, fino a Duke Ellington. La sezione ritmica con Tyler Eng alla
batteria e Stephen Evans al basso, accompagna come lava fusa un vulcanico
Chris in un concerto difficile da dimenticare. Vedere per credere!
L’apertura è toccata alle radici del suono blu… Il mississippi hill country
blues di Olga Munding, accompagnata alle sei corde da PG Petricca ha
tirato la volata alle corde di Cain.
Domenica 2 Agosto – L’armonica wince
Blues…. Borsalino sulle 23, un fascio di energia, eclettico, scoppiettante,
sorretto da una band tutta italiana e di tutto rispetto, Andy J. Forest
ammalia la platea con uno spettacolo di nonsoloblues.
Diverte e fa riflettere, questo New Orleansiano da tempo in Italia, che orienta
la brezza marina direttamente nei fori delle sue armoniche (non numerose, in
verità), e che indossa la washboard, cavaliere istrionico al servizio dello
Show. Band compatta e solidissima, travolgente Heggy Vezzano alla
chitarra, puntualissima le sezione ritmica scandita da Pablo Leoni alla
batteria e Luca Tonani al basso. Citazioni, certo, ma solo al bis, quando
la folla scalmanata si è accalcata sotto al palco, e la band è scesa a far
baldoria col suo pubblico, ballando sulle cover di Willie Dixon.
Apre la serata Wince Gnesutta & soci, il blues storico nostrano che ha
tenuto dignitosamente bordone al grande Andy J. Forest.
…’n’ Sand . alla fine, abbiamo perso la testa, esattamente come quei due
allacciati, antropomorfi ma di sabbia. Tutto si sgretola, è vero, e sedimenta,
ma resta.
Epilogo
5 grazie all’organizzazione, anzi 7!
Grazie per averci permesso (GRATIS!) l’ascolto del miglior blues attualmente in
scena
Grazie per la varietà di artisti, per la nutrita presenza femminile, che
testimonia attenzione anche al sound dell’altra metà del cielo!
Grazie per l’ispirata e significativa Arena d’arte, che sottolinea la passione,
la cultura e la sofferenza della nostra terra.
Grazie per la sensibilità agli eventi della vita quotidiana, perché, se è vero
che “the show must go on” , è altrettanto vero che “la vita è ciò che accade
mentre sei impegnato a fare progetti”.
Grazie allora e sempre a Domenico Spena, Massimo Pieri, Angelo Agnisola, a tutti
i tecnici e a chiunque si sia prodigato per la buona riuscita!
Grazie per la partecipazione del pubblico, che si spera in crescendo rossiniano,
per le prossime edizioni, e per l’attenzione dei media.
Grazie, infine, della “forza che nella verde miccia spinge il fiore”….
Consulta: Baia Domizia
Blues Festival IV edizione