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Libreria Edicolè Mondadori: eventi di Luglio

Santa Maria Capua Vetere (CE), Luglio 2009

Comunicato stampa

Domenica 5 luglio 2009, ore 19.00
Presentazione di "Concepts Architettura & Design"
Il nuovo titolo della collana Concepts è narrativa liberamente ispirata alla progettazione degli oggetti di uso comune, al fascino della semplicità, alla perfezione della forma nella funzionalità, alla varietà di utilizzo dei materiali; tutte caratteristiche amplificate nella progettazione degli edifici, e negli spazi scanditi da vuoti e pieni che coniugano la funzione all’estetica.
Modera: Marilena Lucente, docente di lettere e scrittrice. Letture di: Annie Caputo e Simona Carnevale
Sarà presente Jessica Arghimenti, autrice di “Il latino è una lingua perfetta” pubblicato nel volume Concepts Architettura & Design.
“Un palazzo dal fasto tutto barocchetto faceva angolo con la strada appresso. Nessuna linea del suo perimetro stava dritta: tutto si curvava in ellisse, per farsi guardare, riempiendo ogni spazio vuoto e la fantasia dei passanti, gettando come occhi sulla via finestre che non erano fatte per la luce e l’aria, ma per dare un pretesto ai decori che, infiniti, traboccavano sulla strada, quasi avessero paura di sembrare poca cosa: puttini inginocchiati solo da una gamba, ché l’altra aveva da reggere corone, festoni e rami di palme sulle volte, in mezzo a sciami di uccellini tra le foglie in mille graziose varianti.”
Tratto da “Il latino è una lingua perfetta” di Jessica Arghimenti, testo ispirato da un palazzo d’inizio Novecento dalle fondamenta antiche, in una città che custodisce, quattro metri giù dai passi della gente, le spoglie di un passato sepolto.

domenica 12 luglio, ore 19
Presentazione di “Se il destino è contro di me, Peggio per il destino” di Vincenzo Russo
Interverranno la docente universitaria di Filologia greca Maria Luisa Chirico e il giornalista Luigi Ferraiuolo.
Nato in provincia di Caserta, a Santa Maria Capua Vetere, durante l’infanzia Vincenzo viene accolto prima dall’ospedale Gaslini di Genova, poi dai Collegi della Fondazione Don Gnocchi a Roma e Inverigo, nel Comasco. Ma è Milano la città in cui Vincenzo cresce e sceglie di rimanere: dal 1961 vive nel Centro “S. Maria Nascente” della Don Gnocchi dove, fino al 1976, viene accolto, assistito e riabilitato nel corpo e nello spirito, secondo la mission di don Carlo “Accanto alla vita. Sempre”.
Grazie alla Fondazione, Vincenzo ha la possibilità di ricevere una formazione professionale e di maturare quella dignità che gli permette di sopportare la solitudine e l’impotenza nei confronti della malattia.
“Se il destino è contro di me, Peggio per il destino” non è semplicemente la storia di una diversità. É la storia della Milano degli anni Sessanta e Settanta, di una città generosa che offre opportunità e amicizie, delle influenze del ’68 sui giovani italiani e sui collegi della Fondazione Don Gnocchi, costretti dall’incalzare degli eventi a subire a radicali trasformazioni tra vertenze sindacali, dibattiti infuocati e occupazioni delle università.
Nel 1970 Vincenzo entra come operaio alla Sit Siemens di piazzale Zavattari, a Milano, scoprendo quanto il clima della fabbrica sia lontano dal mito della rivoluzione in cui si sarebbe aspettato di essere coinvolto.
Alla Sit Siemens (poi Italtel), Vincenzo lavora per anni fino a comprendere, grazie anche ai silenziosi dialoghi sulla tomba di don Carlo, che può pretendere di più da se stesso e dalla vita: si iscrive allora a una scuola serale e, poi, all’Università degli Studi di Milano, dove si laurea in Scienze politiche.
“Se il destino è contro di me, Peggio per il destino” è un grido di battaglia, un urlo di rabbia verso una sorte che sembra accanirsi su di un solo individuo e, soprattutto, un inno alla vita capace di raccontare gli ardori e l’irrequietezza dell’adolescenza, le prime infatuazioni, l’amore, la fame di vita di un ragazzo entusiasmato da Jimi Hendrix, Jethro Tull e Led Zeppelin, fino alle prese di coscienza proprie dell’età adulta.
Nelle pagine del suo libro, Vincenzo Russo ha il coraggio di narrare anche il dolore per la deriva della sua famiglia, emigrata dalla Campania alla Svizzera alla ricerca di un riscatto: l’insofferenza allo straniero celata dietro l’ipocrisia della Locarno degli anni Settanta sarà tra le ragioni che spingeranno due dei tre fratelli di Vincenzo all’eroina e, di conseguenza, all’AIDS e alla morte.
É anche per loro che, senza rassegnazione e con molta voglia di combattere, Vincenzo Russo ha raccontato di come abbia smesso di sopravvivere per cominciare a vivere.
Vincenzo Russo, nato nel 1950 a Santa Maria Capua Vetere in provincia di Caserta, laureato in Scienze politiche all'Università degli Studi di Milano, è stato prima direttore di un centro socio-educativo e poi di una comunità alloggio per minori nel Comune di Sesto San Giovanni (Mi). Attualmente è docente universitario a contratto del corso in Educazione professionale presso la Fondazione Don Carlo Gnocchi - ONLUS.

Libreria Edicolè Mondadori, via C.Gallozzi, 2, Santa Maria Capua Vetere (Caserta)
per info: 0823.1878711

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