Mostra “Le Visioni dell’Arte – Crossing Land”
San Leucio (CE), 26 Giugno 2009
Comunicato stampa
Si inaugura venerdì 26 giugno alle ore 18.30 presso il Museo di
Arte Contemporanea della Città di Caserta, alla Filanda dei Cipressi del
Belvedere di San Leucio, la mostra “Le Visioni dell’Arte – Crossing Land”,
curata da Enzo Battarra, Alfredo Fontanella e Massimo Sgroi.
Inaugurato dal sindaco Nicodemo Petteruti e dall’assessore alla Cultura
Gianfranco Fierro, l’evento rappresenta la prosecuzione della mostra
inaugurale del Museo costituisce una ricognizione delle forze artistiche
presenti nella provincia di Caserta. L’esposizione è legata alle generazioni
di artisti più recenti, con un’apertura verso le visioni estetiche del terzo
millennio, allargando le sintesi formali alla luce delle nuove visioni
tecnologiche. Pittura, scultura, video, performance, installazione e
fotografia sono esposte nella mostra in modo da dare una visione complessiva
della ricerca artistica del post 2000. Una piccola sezione comprenderà,
anche per creare un momento di confronto fra le diverse generazioni della
produzione artistica casertana, alcuni lavori appartenenti ad artisti che
hanno lasciato una traccia storica sul territorio, da Giovanni Valdelli a
Germaine Muller, Salvatore Acconcia, Raffaele Salzillo e Ciro Barbaro.
Premessa di un’arte che si apre, in maniera consequenziale sui lavori di
Sabato Angiero, Riccardo Battaglia, Pietro Castaldo, Tony Corbo, Bruno
Cristillo, Giovanna D’Amico, Carlo de Lucia, Giuseppe Di Guida, Giovanni
D’Onofrio, Enzo Elefante, Damiano Errico, Vittorio Errico, Enzo Galantuomo,
Gianni Gasone, Carlo Importuna, Agnieszka Kiersztan, Simone Lino, Luca
Lubello, Irene Maltempo, Massimiliano Mirabella, Vincenzo Nuzzo, Francesco
“Zentwo” Palladino, Valentina “Wasla” Santonastaso, Luigi Spina, Mimmo
Vastano.
Ospite della mostra l’artista pugliese Giulio De Mitri, uno degli autori più
conosciuti dell’Italia Meridionale, la cui ricerca affonda da un lato sulla
memoria mediterranea e dall’altro sull’immagine rarefatta che il nuovo
sistema “medialico” impone.