Giovanni Amato Trio al Giardino degli Aranci
Maddaloni (CE), 25 Giugno 2009
Articolo di Giuseppe Vuolo
Maddaloni, 25 Giugno, Giardino degli Aranci. Non c’è niente da fare:
certi strumenti musicali hanno la capacità di creare particolari atmosfere
emettendo anche solo una nota, anche soltanto accennandola. Se la chitarra
elettrica è uno degli strumenti più espressivi e caratteristici della musica
rock, la tromba ricopre un ruolo simile nel jazz.
È bastato infatti che la tromba di Giovanni Amato attaccasse il primo pezzo,
giovedì sera, a far capire questa piccola verità: complice anche la scelta,
a causa della pioggia pomeridiana, di suonare nella sala interna del locale
maddalonese, il pubblico si è ritrovato in un’atmosfera intima, raccolta, ma
al contempo piena di entusiasmo e voglia di ascoltare della buona musica,
come se fosse stato dentro a certi fumosi, pittoreschi jazz club
d’oltreoceano, di quelli che si vedono nei film. Il trombettista salernitano,
noto anche per essere il direttore artistico del Vico Jazz Festival, si è
presentato con Daniele Sorrentino al basso elettrico e Giampiero Virtuoso
alla batteria, che ha sostituito il preannunciato Elio Coppola.
I tre hanno dimostrato una grande complicità nel loro suonare insieme, un
genuino piacere che è stato evidente per tutti coloro che hanno assistito
allo spettacolo. Giovanni Amato si è mostrato in formissima, suonando,
parlando e scherzando col pubblico, scambiando occhiate divertite e urletti
con i suoi musicisti per tutta la serata. Gli altri due lo hanno seguito
degnamente, mostrandosi non meno presi dallo swing; la loro musica ha
provocato una sorta di immedesimazione: osservandoli in viso, nelle loro
espressioni esaltate e felici, hanno trasmesso non solo il ritmo ma il loro
stesso stato d’animo: la sensazione finale è stata, per il pubblico, di aver
partecipato attivamente e concretamente alla performance, come se avesse
suonato accanto ai musicisti.