Eruzioni emozionali: doppia personale di Nunzia Illiano e Vito Pace.
Caserta, dal 27 maggio al 13 Giugno 2009
Comunicato stampa
Sarà inaugurata Mercoledì 27 Maggio alle ore 19:30 la doppia personale di Nunzia Illiano e Vito Pace, presso lo spazio OFCA di Caserta. La mostra resterà aperta fino a sabato 27 giugno tutti i giorni dalle ore 9 alle 13 e dalle 15 alle 20, tranne la domenica e i festivi.
Le mostre vanno svelate, attraversate, interpretate. L’ingresso ad
un’esposizione è come l’accesso ad un antro, a un tempio. Al di là del velo
c’è la Sibilla delle solfatare che attende il nostro incedere. Il velo si
squarcia, la terra trema, e il sacro, la presenza del dio, si appalesa.
Nascono così le “Eruzioni emozionali”, la doppia personale di Nunzia Illiano
e Vito Pace. Il velo è un sipario, basta superarlo per entrare in scena ed
essere protagonisti di un evento d’arte. Lo spazio è scosso dai richiami di
una terra instabile, incandescente. Il sisma è l’orrore dei giorni scorsi,
delle immagini televisive, ma è anche nel ricordo di ogni popolo. Eppure,
questa nostra terra così ferita e lacerata in un passato relativamente
recente ha imparato a trasformare il dolore dell’onda tellurica in un
generatore di vitalità, di creatività, di arte. Questa è la terra dove il
sisma è diventato “Terrae motus” e la grande collezione d’arte vive nella
nostra città.
E sì, anche le eruzioni danno emozioni, per quanto drammatiche, per quanto
tragiche, per quanto catartiche. L’arte rispetta gli eventi, ma l’energia
che nasce dalla terra entra nell’atto creativo e si fa opera.
“Eruzioni emozionali” è quindi un evento che collega cronaca e storia, è un
omaggio al dolore, ma è anche un inno alla forza dell’arte, è un gesto di
sostegno e di solidarietà, ma è anche un messaggio che si rinnova, dentro e
fuori il palazzo regale. Nel nome dell’arte!
Superato il velo, la membrana imeneale, c’è un nucleo arroventato che è
epicentro di ogni brivido scuotente, è l’occhio che scruta dall’alto il
passo di chi si avvicina. Nunzia Illiano costruisce un’immagine che è
sintesi di ogni percorso di fuoco. “Uno sguardo al mondo”, poi a noi stessi.
Le immagini si rincorrono nello spazio, la pittrice assorbe tutta la “forza
magmatica” e la traduce in vibrante energia cromatica e segnica. Ricorre il
tema dell’antro, del tempio, ricorre il vulcano. L’eruzione è sempre a due
passi da lì, tra paesaggi di realismo magico e sogni vegetali.
Vito Pace crea due poli attrattivi con una doppia installazione. Su una
parete c’è l’opera delle opere, la somma di piccoli lavori su superficie.
“Tutto è in noi”: vero, verissimo. Ci appartengono le figure abbozzate, le
tracce umane disperse, i resti di un pensiero sospeso. Tutto ciò avviene su
un muro, ma l’altro polo è sotto la superficie. Il richiamo è all’angoscia
della trappola, il sentirsi sepolto dalle proprie rovine, nel tentativo
estremo di graffiare con la scrittura il luogo delle macerie. Si è
prigionieri della propria storia.
Negli altri lavori di Pace un richiamo a umanoidi dispersi, segnali di vita
su fondi monocromi dai toni caldi. La terra bolle e si agitano i pensieri.
È questa una mostra “glocal”, ricca di spunti territoriali ma capace di
tendere a un linguaggio universale. Il “genius loci” sorride e, dopo tanta
globalizzazione, scopre che si può anche tornare a casa, ritrovare le radici
e affettuosamente ricominciare a creare. Nasce così il “genius gloci”, la
capacità di parlare al mondo scrivendo storie di intima quotidianità.
Dietro ogni emozione c’è un’eruzione di sentimenti!
Critico d'arte: Enzo Battarra
Vito Pace è nato a Lussemburgo. E' vissuto in Puglia fino all'età di sedici anni e dopo aver abitato in diverse città del nord Italia, è approdato a Firenze nel 1985. Qui ha conosciuto il proprio amore per l'arte e , da autodidatta, ha incominciato la sua ricerca pittorica in vari campi artistici. Ha tenuto mostre personali,collettive e performances su tutto il territorio nazionale. Attualmente risiede a Bacoli (Napoli) dove prosegue la sua attività artistica.
Nunzia Illian è nata a Napoli, vive a Bacoli ed è laureata in
Conservazione dei Beni Culturali ed Ambientali. Ha sviluppato la sua visione e
passione della pittura da autodidatta. La sua tecnica pittorica si è espressa,
prima di approdare all'uso dei colori acrilici, con la pittura ad acquerello.
E' appena il caso di notare che l'artista guarda la tradizione umana e naturale
con un riferimento particolare alla sua terra, i Campi Flegrei. Il corpo della
sua pittura acquisisce,dunque, una dimensione fisica, magmatica,onde esprimere
forti istanze emozionali avvalendosi della magia e del simbolismo dei caldi toni
cromatici.
OfCA Space, Via Cesare Battisti, 76, Caserta