Bassorilievo in marmo con scena mitica di caccia al cinghiale calidonio (S. Maria Capua Vetere, Anfiteatro, II secolo d.C.)

 

Mostra: Antiche terre. Città e territorio tra Campania e Sannio

Reggia di Caserta, Museo dell’Opera, Sala Bianca, 15 maggio – 7 giugno 2009

Comunicato stampa

L’attuale provincia di Caserta, porzione di quell’ampio comprensorio amministrativo che fu fino agli anni ’20 del secolo scorso la Terra di Lavoro, comprende larga parte della ricca pianura percorsa dal Volturno che nell’antichità costituiva la Campania Felix, con alle spalle le valli pre-appenniniche abitate da popolazioni italiche.
La mostra, curata da Mario Pagano e Antonio Salerno, intende illustrare, attraverso i musei e i siti monumentali gestiti dalla nuova Soprintendenza per i Beni Archeologici delle province di Caserta e Benevento, le principali vicende storiche di questo territorio, soprattutto in relazione allo sviluppo dell’insediamento umano, a partire dalle fasi più antiche della preistoria fino all’alto medioevo.
Dopo le testimonianze isolate, ma importantissime, del Paleolitico, come le orme umane di Tora e Piccilli (circa 350.000 anni fa), i primi indizi di occupazione permanente dell’area casertana si evidenziano a partire dal Neolitico medio (circa 5000-4200 a.C.) con alcuni insediamenti nella piana costiera. Nel corso dell’età del Rame (3500-2300 a.C.) e dell’età del Bronzo (circa 2300-900 a.C.), nonostante una marcata attività eruttiva dei complessi vulcanici dei Campi Flegrei e del Somma-Vesuvio, si ha una capillare e uniforme occupazione della piana Campana, del suo fronte costiero e delle valli interne.
Nell’età del Ferro (IX-VIII sec. a.C.) il territorio della provincia di Caserta offre un quadro culturale articolato: da un lato, il Villanoviano, una facies archeologica che caratterizza tutte le genti protoetrusche, incluse quelle stanziate a Capua; dall’altro la Cultura delle tombe a fossa, così denominata dal rito funerario dell’inumazione, all’interno della quale è possibile individuare differenze e articolazioni areali. L’arrivo, a varie ondate, dei coloni greci che dall’VIII secolo a.C. in poi si insediano sulla costa della piana Campana, determina in questi gruppi indigeni reazioni e trasformazioni che porteranno a esiti diversi.
Nei secoli successivi Greci, Etruschi, Sanniti, Romani si contenderanno l’egemonia commerciale e politica su questi territori della Campania.
La definitiva vittoria romana (290 a.C.) segnerà l’annientamento del Sannio con una vicenda di massacri e deportazioni. In seguito, mentre fioriranno i centri urbani della costa e della pianura e si consolideranno quelli lungo le grandi direttrici di traffico (l’Appia e la Popilia), all’interno si svilupperà il fenomeno del latifondo a sfruttamento estensivo e pastorale. Questa differenza continuerà, con poche varianti, nella tarda antichità e nel medioevo, dando un’impronta indelebile al territorio per tutti i secoli successivi.

L’esposizione sarà incentrata su oggetti ed opere di varia provenienza (contesti funerari e abitativi, aree sacre, edifici e zone monumentali, ecc.) e cercherà di presentarli nel loro contesto originario privilegiando, come nel caso dei corredi funerari, la completezza della documentazione.
La presentazione dei contesti più significativi dei diversi comparti geografici consentirà di illustrare in un quadro unitario la formazione delle diverse identità culturali e di comprendere i meccanismi economici, sociali e rituali legati all’uso del territorio.

La sede presso cui si terrà la mostra, la Sala Bianca del Palazzo Reale di Caserta, permetterà non solo di ampliare l’offerta culturale di un contesto artistico-storico-architettonico già di per sé notevolmente ricco, ma verrà ad assumere anche la funzione di prestigiosa “vetrina” per i siti e i musei archeologici del territorio, fornendo l’opportunità di ampliare e valorizzare al meglio l’offerta culturale.
Ciò appare ancora più necessario se si considera il forte valore di richiamo turistico della Reggia, che non deve essere considerato un fattore di marginalizzazione degli altri beni culturali presenti sul territorio, ma può diventare un’occasione per una loro efficace promozione e valorizzazione.

La mostra è aperta al pubblico con il seguente orario:
• Dal Mercoledì al Lunedì dalle 9,30 alle 13,30 (visite ogni ora; ultima visita ore 12,30)
• Lunedì, Giovedì e Sabato anche dalle 15 alle 19 (visite ogni ora; ultima visita ore 18)
Chiusa: Martedì. Ingresso gratuito

Palazzo Reale – 81100 Caserta , Tel: +39 0823277449 (segreteria) –Fax: +39 0823354516,e-mail: sba-ce@beniculturali.it

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