All'Associazione Majeutica incontro con i “Ministri”
Marcianise, 7 Maggio 2009
Articolo di Fabio Viggiano, foto Rossella Vetrano
Ieri sera presso l'Associazione Majeutica di Marcianise si è tenuto un
incontro con i “Ministri” rock band di punta del panorama alternativo
musicale italiano seguito da un'esecuzione dei loro brani in versione
unplugged.
L'incontro ha dato l'opportunità all'Associazione stessa ed ai giornalisti
presenti in sala di poter conoscere meglio il trio di ragazzi che sta
spopolando grazie ad un tam tam multimediale (e non) che li ha portati in
poco meno di 4 anni dal suonare nella loro città Milano al calcare lo
stivale in lungo ed in largo con il tour che accompagna l'uscita del loro
secondo album “Tempi Bui”.
Nell'idea di avere un'intervista con loro abbiamo immaginato tavoli a
separarci ed atteggiamenti da rockstar di poco corso come purtroppo può
capitare con band nuove ed idolatrate da stampa e fan: felicemente ci siamo
resi conto di esserci sbagliati e ci siamo trovati dinanzi a tre semplici
ragazzi che hanno messo l'intervista sul piano di una chiaccherata tra
amici, sorseggiando un bicchiere di vino e parlando in piena libertà degli
argomenti più vari. Un'ora di domande dedicate al loro nuovo album, al loro
percorso musicale e non, alla loro esperienza in tour, l'essere milanesi
oggi e molto altro.
Con le prime domande, poste dai presenti appartenenti all'Associazione
Majeutica, i ragazzi raccontano di come nasce l'idea di indossare delle
giacche settencentesche (che scopriremo essere di foggia borbonica),
acquistate in un mercatino ad Amsterdam, e che, un po' per scherzo, sono
state messe al MEI di Faenza nel 2006 Da allora in poi i “Ministri” sono
stati riconosciuti anche per questo piccolo dettaglio stilistico.
L'intervista continua svelando tre musicisti giovani ma delle idee ben
chiare nei confronti dei loro colleghi della musica alternativa (non hanno
risparmiato qualche battuta sugli Afterhours...), della musica politicizzata
(“Un tempo era una gran cosa, ma oggi senza la presenza di qualcuno in cui
credere, politicamente parlando, l'unica risposta valida è secondo loro il
cercare di lanciare un messaggio tramite i testi delle loro canzoni,
sperando che qualcuno li recepisca”).
Una considerazione fatta dal gruppo riguardo la città da cui provengono
(Milano) ha reso ben chiara la critica verso l'amministrazione attuale che
sta “distruggendo” i luoghi nei quali fino a poco tempo fa era possibile
incontrare ed ascoltare gruppi musicali in modo totalmente gratuito. Anche
il fatto di non schierarsi ("un tempo c'erano band di sinistra e di destra")
è dovuto maggiormente alla sfiducia nella politica di oggi, ammette con
rammarico la band.
Le prima domanda da noi posta ha rivelato che nonostante una base musicale
molto ampia (Rage Against The Machine, Micheal Jackson, Fabrizio De Andrè,
System Of A Down) i “Ministri” ammettono apertamente di aver iniziato a fare
musica insieme senza un modello da seguire e senza pretese.
La successiva domanda ha portato il discorso sul loro passaggio da un disco
autoprodotto ad una grande major (Universal) ed i suoi pregi e difetti. Nel
loro ultimo album “Tempi Bui”, nel pezzo “La casa brucia”, il trio con una
metafora deride e schernisce la stessa casa discografica.
Ieri sera è stato dunque messo in evidenza come tuttora i loro rapporti
siano complicati e che l'unico vantaggio da evidenziare è una maggiore
disponibilità economica per il Cd ed una sua maggiore distribuzione a
livello territoriale.
Poniamo una domanda a Federico Dragogna (Chitarrista, seconda voce, autore
dei testi del gruppo nonché giornalista musicale anch'egli) sul suo
specifico pensiero nei confronti del rapporto tra la stampa e la musica, e
la risposta non tarda a mancare mettendo in evidenza come le riviste
musicali siano arrivate alla loro fine a causa delle nuove tecnologie, allo
stesso tempo pregio e difetto della modernità.
L'intervista a più voci, mostra la grande semplicità di questi ragazzi e la
voglia di dare un messaggio a chi li segue con un vero interesse, per chi ha
voglia di una vera rivoluzione dal basso.
Al termine di questo dialogo, il gruppo si è esibito in un ottimo "unplugged"
dei loro pezzi accompagnati da un'ospite locale da loro scelto in giornata,
Fpunto.
Stasera a Caserta presso il CSA-Ex Canapificio alle ore 22:00 i “Ministri”
si esibiranno in un concerto gratuito.
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