Alla Libreria Ticonzero si discute di "bambini cresciuti tra i sacchetti"
Caserta, 18 aprile 2009
Articolo di Pia Di Donato, foto di Claudia Del Prete
Sabato 18 aprile, S. Nicola la Strada (CE). Non solo libri alla
Libreria Ticonzero: la neonata libreria oramai si propone sempre più come
luogo di incontro e di discussione, magari davanti a qualche taralluccio, un
biscotto (sempre presenti sul bancone).
E quindi non è raro incontrarsi (oltre che per le presentazioni di
libri), anche per "fare colazione" con i prodotto del commercio equo e
solidale o per ascoltare e scambiare chiacchiere con i musicisti
Anche l'incontro di questa sera non ha avuto lo scopo (assolutamente
ovvio e corretto) di invitare all'acquisto di libri, ma di tener viva
l'attenzione sulla cosiddetta "questione rifiuti"
L'argomento è stato affrontato in modo diretto e da tre punti di vista.
Ha iniziato il dottor Marbella che ha semplicemente riportato i risultati di
una statistica che vede gli abitanti della Campania con una aspettativa di
vita di "due anni secchi" inferiore a quella del resto d'Italia. Il problema
non è tanto quella dell'immodizia e dell'emergenza dell'anno scorso, ma dei
danni perpetrati, specie dalle industrie del nord (quel nord che ora punta il
dito accusatore) che per anni hanno sversato "scientemente" i loro rifiuti
industriali nelle nostra campagne.
Ma non è solo quello che hanno fatto negli anni passati a danneggiarci, ha
quindi continuato il Presidente di Coldiretti Campania Vito
Amendolara, ma anche il tentativo di "lucrare" sul "nostro inquinamento"
sempre da parte di industrie del Nord. Alcune di queste infatti si sono
offerte di impiantare industrie per la produzione di biogas o biodiesel sui
territori "inquinati". Guarda caso l'estensione richiesta (e da
cementificare) è sempre abnorme, la materia prima viene esportata da fuori
(e quella che abbiamo riman), il prodotto finale quasi mai rimane in zona
(ma viene diligentemente portato al nord) e, colmo dei colmi almeno per il
biodiesel, è che non ha mercato!
Ulteriore scandalo è la mancanza di strumenti per combattere il fenomeno
delle discariche abusive: su oltre 3000 censite, abbiamo poco meno di 100
fra funzionari vari (carabinieri, magistrati, etc..) che, fra mille
difficoltà e intrecci "quantomeno singolari" che possono intervenire. Infine
la cosiddetta "bonifica" che, pur fra mille ostacoli, dovrebbe partire....
Un quadro non del tutto sconfortante - "una luce alla fine del tunnel si
vede" ha ottimisticamente auspicato Amendolara - che ha suggerito a Marilena
Lucente, presente come "esperta mamma" più che come scrittrice, visto
l'argomento "bambini", di invitare tutti alla resistenza e alla resilienza.
I due termini ci dicono esattamente cosa, come adulti ed educatori, dobbiamo
fare ed è questo che in effetti è importante alla fine di qualsiasi discorso
di tipo emergenziale. Resilienza vuol dire "sopravvivere ad un trauma":
dobbiamo sperare di vedere la nostra terra "risanata" e non assuefarci alle
sue ferite. Resistenza invece - nelle parole della scrittrice- ci invita a insegnare ai nostri figli al
rispetto delle regole, dei doveri di cittadini ma, contemporaneamente, ai
diritti ed a protestare quando vengono negati
Una discussione davvero interessante e spesso "fuori dagli schemi" che ha
fatto fare tardi (ma tanto c'erano tarallucci, biscotti e buon vino rosso a
placare qualche morso della fame) nel piccolo-grande spazio che, suggeriamo a
Laura Matarese, non dovrebbe esser chiamato "libreria" ma "lib(r)erìa"....
Consulta: Libreria "Ticonzero":
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