La cantata de' "Ri Misi"
Sessa Aurunca (CE), dal 19 febbraio al 15 marzo 2009
Di Alberto virgulto
La zona aurunca è una terra dove ancora sopravvivono usi, credenze e riti
che affondano le loro radici nei tempi passati, una cultura legata ai cicli
della vita e delle stagioni, tipici di un mondo rurale in cui i simboli e
linguaggi intrecciano elementi religiosi, apotropaici, magici e sociali che
scandivano il lavoro, gli eventi della vita, le feste.
Bisogna comunque dire che il perpetuarsi di queste tradizioni, al di là dei
riti della settimana santa di Sessa Aurunca che mantengono ancora una
partecipazione sentita da parte del popolo cittadino, è sempre affidato
all'iniziativa di poche persone che con grande impegno personale riescono a
non far cadere completamente nell'oblio tradizioni come il "Carnevale dei
Contadini" o il Buco-buco cantato nella notte di San Silvestro.
La rappresentazione Carnascialesche Popolari, anche se con qualche variante
locale, sono comuni a tutta la zona aurunca, queste hanno sopravvissuto
all'usura del tempo e vengono riproposte, ciclicamente, in alcune frazioni
del Comune, sono: Zeza, Zingari e Caurarai, Ri Paisi, Spagnoletta,
Teresinella, Ru Mbruglione, ecc..
Sicuramente la cantata de' "Ri Misi" è la più tipica. I personaggi de "Ri
Misi" sono i dodici mesi dell'anno, Capodanno e Pulcinella. Gli interpreti
vestiti secondo un preciso simbolismo, a dorso d'asino, tranne Pulcinella
che procede a piedi, cantano le caratteristiche di ogni mese, utilizzando
una struttura melodica molto particolare. In alcune cantate viene messo in
scena anche " ru mese annascuso" che rappresenta la speranza di superare
indenni le imprevedibili avversità della natura.
Daniela, non esiste un calendario, il giorno della rappresentazione, in
tutte e due le frazioni di Sessa Aurunca, è Domenica 22 febbraio, a
partire dalle ore 15 e 30.
Per ulteriori informazioni
http://www.carnevaleaurunco.altervista.org/index.html