Gran Concerto di Natale dell'Orchestra Popolare Casertana
Caserta, 21 Dicembre 2008
Articolo e foto di Pia Di Donato
Sono forse la meno indicata a fare un articolo sulla prima giornata della rassegna natalizia "Cu salute e cu cient'anne", visto che l'abbiamo organizzata noi di Casertamusica con l'appoggio dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Caserta, ma anche tacere sarebbe sbagliato: quindi il mio sarà un resoconto in cui il sentimento avrà la prevalenza sull'aspetto tecnico.
La giornata di Domenica 21 Dicembre è iniziata con la sfilata, per le vie del centro di Caserta, dell'Orchestra Popolare Casertana al gran completo: un vero spettacolo! Una tribù musicale si è mossa compatta fra i sorrisi dei bambini, il battere delle mani dei genitori e... tante odiosissime macchine (ma il centro non era chiuso?). Ogni tanto ci siamo fermati per eseguire un pezzo o ballare una tammurriata: ogni volta intorno si è formata una piccola folla contenta compresi i commercianti che, per qualche minuto, si son riposati visto che nessuno entrava nel negozio.
Due ore di balli e canti: davvero stancante ma siamo stati veramente gratificati dalla risposta dei casertani
In serata quindi il gran concerto. Va ringraziato il vescovo Nogaro che ci ha dato la possibilità di esibirci nel Duomo, Don Antonio Pasquariello che ci ha accolti nella sua particolare parrocchia e ci ha facilitato l'organizzazione: siamo arrivati abbastanza rilassati a questo secondo appuntamento con la nostra città (dopo il debutto al Leuciana Festival).
Prima di affrontare la cronaca del concerto (breve, non temete) vorrei che vi soffermaste sulla foto qui sotto. Potrebbe essere l'emblema dell'Orchestra. Si vedono un giovanissimo Roberto Caccavale (scapestrato!: guarda che capelli!) e un musicista di lunghissima esperienza quale il carissimo Enzo Faraldo. Io ci vedo (perchè lo so ed ero a 2 metri da loro) due "giovani musicisti" che discutono alla pari su dettagli tecnici e si scambiano un "in bocca al lupo!" prima del concerto. Nella nostra compagine abbiamo numerosi esempi di una tale varietà: genitori che suonano con i figli, persone con esperienza pluridecennali e giovani "matricole" musicali.
Ecco quindi due righe sul concerto che si è svolto in un Duomo, che per l'occasione era pieno tanto da non riuscire a contenere la folla di spettatori.
Il repertorio classico dell'Orchestra, come sempre diretta da Emilio Di Donato, è stato arricchito da numerosi brani realizzati per l'occasione: canti liturgici polifonici, la "novena casertana" su zampogna e la classica "Quando Nascette Ninno" orchestrata da Amedeo Virgulto. Quest'ultimo brano, estremamente suggestivo, ha aperto e chiuso il concerto.
Altre novità, l'esecuzione di "Regina Coeli" e "Magnificat" di tradizione sarda, cantato a quattro voci da una delle colonne portanti dell'Orchestra: Lucio Palumbo, Giovanni Giordano, Giuseppe Rotolo e Giacomo D'Angiò del gruppo degli Arianova di Pignataro. Un silenzio incantato ha accompagnato la loro esibizione carica di spiritualità e di tradizione.
Altri momenti forti sono stati l'introduzione al concerto di una "novena casertana", ricavata da una vecchia incisione fonografica di inizio secolo, eseguita con zampogne e ciaramelle, ed uno spettacolare assolo dei tre percussionisti Pina Valentino, Luca De Simone e Luca Rossi, che hanno lasciato a bocca aperta per la pulizia e l'intensità.
Ma un grazie particolare va al pubblico che ha seguito numeroso e ci ha ricompensati con tanti applausi e, a fine concerto, è rimasta per complimentarsi, fare domande o solamente regalarci un sorriso contento mentre riponevamo gli strumenti e smontavano l'amplificazione. L'impressione che riceviamo è che l'Orchestra Popolare Casertana rappresenti davvero uno dei più bei prodotti artistici mai realizzati nella nostra provincia, con una professionalità ed intensità esecutiva senza paragoni.
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