Libreria Spartaco-Interno4: eventi di Ottobre
S. Maria C. V. (CE), Ottobre 2008
Comunicato stampa
venerdì 3 ottobre, ore 19.00. Scrittori in carta e ossa. Una sera
con... Diego De Silva, autore di “Non avevo capito niente”
Interviene Alessandra Forni della Fondazione Premio Napoli
Finalista al Premio Strega e vincitore del Premio Napoli, lo scrittore e
sceneggiatore Diego De Silva, incontra i lettori: si parlerà di vizi, virtù
e retroscena di Vincenzo Malinconico, originale personaggio – avvocato
semi-disoccupato, marito semi-divorziato e irresistibile filosofo naturale –
protagonista del romanzo “Non avevo capito niente” (Einaudi), e delle
iniziative della Fondazione Premio Napoli.
Il libro
Vincenzo Malinconico è un avvocato napoletano che finge di lavorare per
riempire le sue giornate. Divide con altri finti-occupati come lui uno
studio arredato con mobili Ikea, chiamati affettuosamente per nome, come
fossero persone di famiglia. È stato appena lasciato dalla moglie, ma cerca
con ogni mezzo di mantenere un legame con lei e i due figli adolescenti. Un
giorno viene improvvisamente nominato difensore d’ufficio di un becchino di
camorra detto “Mimmo ’o burzone” e, arrugginito com’è, deve ripassarsi il
Bignami di diritto. Ma ce la fa, e questo è solo il primo dei piccoli
miracoli che gli capitano. Il secondo si chiama Alessandra: la pm più bella
del tribunale, che si innamora di lui e prende a riempirgli la vita e il
frigorifero. E intanto Vincenzo riflette sull’amore, la vita, la
delinquenza, la musica: su tutto quello che attraversa la sua esistenza e la
sua memoria, di deriva in deriva.
L’autore
Diego De Silva è nato a Napoli nel 1964. Presso Einaudi ha pubblicato il
romanzo Certi bambini (2001), premio selezione Campiello. Dal libro,
tradotto in cinque paesi, è stato tratto il film omonimo diretto dai
fratelli Frazzi. Sempre presso Einaudi sono usciti La donna di scorta
(2001), Voglio guardare (2002 e 2008), Da un’altra carne (2004) e Non avevo
capito niente (2007, Premio Napoli, finalista al premio Strega). Suoi
racconti sono apparsi nelle antologie Disertori, Crimini e Crimini italiani
(2000, 2005 e 2008). I suoi libri sono tradotti in Inghilterra, Germania,
Francia, Spagna, Olanda, Portogallo e Grecia.
venerdì 10 ottobre, ore 19.00, “Scrittori in carta e ossa. Una sera
con…” Gianni Iasimone, autore di “Il mondo che credevo”
Reading musicale con Carlo Calderano (chitarra) e Michele La Paglia
(percussioni)
“Il mondo che credevo. Poema metà-fisico” (Mobydick editore) diventa
performance nella libreria Spartaco-Interno4: la lettura dell’autore, Gianni
Iasimone, sarà accompagnata dalla chitarra di Carlo Calderano e dalle
percussioni di Michele La Paglia. I versi, ora ironici o amari, ora polemici
o arrabbiati, si trasformano, pagina dopo pagina, in un urlo che dà voce al
nostro tempo. Piano armonico, tubi, jambé e chitarra si fondono con la voce
del poeta in un ritmo incalzante.
Dal libro è stato tratto lo spettacolo teatrale “Irrimediabile” che ha
debuttato con successo nel 2007 al “Teatro del Mare” di Riccione.
Il libro
“Il mondo che credevo. Poema metà-fisico” è la storia di un uomo come tanti,
Antonio, “meridionale del sud”, che dal suo microcosmo soleggiato si ritrova
proiettato in un paesaggio di ombre, destinato al rifiuto e allo
straniamento. Una scelta forzata, una costrizione per un’“anima migrante”
che rappresenta una leopardiana perdita delle illusioni, il disinganno,
l’inesorabile svelarsi della realtà, “trovatore senza più voce”. Iasimone
sceglie una forma originale di linguaggio, che usa la parola poetica non
solo – nella prospettiva pasoliniana – come “canto popolare”, ma anche e
soprattutto come strumento “fisico” del ritmo.
“Ecco, finalmente, una rarità: un libro di battaglia. Un libro truce,
appassionato, violento e disperato. Devastante e, va da sé, bellissimo”
(Rivista Letteraria Tratti, n. 72).
L’autore
Nato nel 1958 a Pietravairano, vive a Rimini. Gianni Iasimone è poeta,
studioso di tradizioni popolari, attore, regista, autore di video e testi
teatrali. Sue poesie sono apparse sulle riviste “Hyria”, “Opposizioni”,
“Mongolfiera”, Poiesis”, “Tratti” e nell’antologia “Bologna e i suoi poeti”.
Suoi la raccolta di versi “La memoria facile” e il saggio critico “Conta nu
cuntu! Il racconto orale come strumento creativo e comunicativo” (Caramanica
editore). Tra le performance poetiche, realizzate in piazze e teatri,
“Chiavi storte”, Bologna 1989; “Irreparabile è questa notte”, Rimini, 2004;
“Pellegrinaggio nel bosco”, Verucchio, 2005.
I musicisti
Carlo Calderano, chitarrista, co-fondatore del gruppo Kamenbert a Barcellona
negli anni Ottanta. Vive da poco in Italia. Collabora con la cover band dei
Pink Floyd Sound Project ed è il chitarrista della cover band Elvis Presley
periodo 70 Silverbuiks. Ha creato progetti acustici con Cristian Bagnoli (Steve
Rogers Band e Vascombriccola), con Michele La Paglia e Sara Mezzaluna.
Michele La Paglia, percussionista, è di Enna. Si interessa di strumenti di
manifattura popolare dell’area mediterranea e da alcuni anni si è dedicato
all’approfondimento della connessione esistente nel rapporto ritmo-natuta/natura-ritmo
attraverso le percussioni.
venerdì 17 ottobre, ore 19.00, “Scrittori in carta e ossa. Una sera
con…”
Carla D’Alessio, autrice del libro, “L’altra Agata”. Presenta Paola Servillo
La scrittura caleidoscopica dell’autrice cattura il lettore in un vortice di
tensioni affettive e politiche: alla voce narrante s’intrecciano pagine di
diario, flashback, lettere mai spedite. Fanno da colonna sonora del romanzo
brani di Fabrizio De André e Ivano Fossati.
Il libro
Una madre poco presente e un padre assente. Una cospicua eredità, lasciatale
da una donna che portava il suo stesso nome. Un matrimonio improvviso.
Un’enorme villa fuori città, stracolma di elettrodomestici all’avanguardia,
dove Agata vive in compagnia della sua inquietudine.
I misteri del suo passato ne esasperano i contorni, tanto da spingere il
marito ad assumere un investigatore privato, che ci guiderà indietro nel
tempo e nello spazio: verso gli anni Settanta e le loro contraddizioni, tra
velleità e disperazione, ribellioni, fughe e impossibili riscatti.
L’autore
Carla D’Alessio è nata a Caserta nel 1978. Ha pubblicato diversi racconti,
tra cui Formine incluso nella raccolta Ragazze che dovresti conoscere
(Einaudi Stile Libero 2004) e Il daiquiri più buono in Generazioni nove per
due (l‘ancora del mediterraneo 2005). Nel 2006 un suo testo, Barrio Gotico,
è stato alla base di una performance audiovisiva del collettivo milanese
degli Otolab al Freeshout d’arte contemporanea di Prato. Collabora con «la
Repubblica Napoli».
mercoledì 22 ottobre, ore 19.30,
“Scrittori in carta e ossa. Una sera con…” Carlo D’Amicis, autore del
libro “La guerra dei cafoni”
Finalista alla quinta edizione del “Premio Letterario Nazionale Paolo
Volponi” e tra i dodici finalisti del “Premio Strega 2008”, “La guerra dei
cafoni” approda nella libreria Spartaco-Interno4 di via Martucci a Santa
Maria Capua Vetere. Mercoledì 22 ottobre (ore 19,30) Carlo D’Amicis, autore
del libro pubblicato dalla casa editrice minimum fax, è ospite del ciclo di
incontri “Scrittori in carta e ossa. Una sera con...”. La serata sarà
animata anche dagli interventi degli studenti del liceo classico “Cneo
Nevio” guidati dai professori Ersilia Montesano e Sergio Iorio.
Il libro
Estate 1975. In un villaggio della costa salentina si rinnova la guerra che
oppone i ragazzini benestanti ai figli dei pescatori, dei pastori, dei
contadini: i cosiddetti cafoni. A dichiarare e alimentare questo conflitto è
il quattordicenne capo dei signori, che fa Angelo di nome, ma che nel
soprannome porta il segno del campione e della perfidia: Francisco Marinho
(rapinoso calciatore brasiliano dell’epoca), altrimenti detto il Maligno.
Ossessionato dall’odio per i cafoni, Francisco Marinho combatte in nome
dell’ordine sociale, della divisione di classe, della continuità storica. Ma
quando, per un tragicomico equivoco, nella sua visione del mondo subentra
una punta di compassione – o forse di affetto, o forse di amore – verso una
giovane cafona, la separazione tra il bene e il male comincia a offuscarsi.
Intorno a lui, i sintomi di una stagione nuova: dove il prestigio o la
disgrazia dell’essere cede il passo all’arroganza dell'avere. La guerra dei
cafoni non sarà più scontro tra i ranghi che ribadiscono la propria natura,
ma lotta di conquista, arrampicamento, disordine collettivo e interiore.
Metafora, attraverso un microcosmo di ragazzini indemoniati, del cambiamento
collettivo che in quegli anni trasfigurò il nostro paese, il nuovo libro di
Carlo D’Amicis è poema cavalleresco e satira sociale, romanzo di formazione
e divertissement pulp, tragedia dell’antica borghesia e commedia dell’Italia
moderna.
L’autore
Carlo D'Amicis (1964) vive e lavora a Roma. Ha pubblicato i romanzi Piccolo
Venerdì (Transeuropa, 1996), Il ferroviere e il golden gol (Transeuropa,
1998, selezione Premio Strega), Ho visto un re (Limina, 1999, Premio Coni
per la letteratura sportiva), Amor Tavor (Pequod, 2003). Per minimum fax ha
pubblicato Escluso il cane (2006) e La guerra dei cafoni.
giovedì 30 ottobre, ore 19.30,
“Scrittori in carta e ossa. Una sera con…” Gianni Solino, autore del libro
“Ragazzi della terra di nessuno”. Presenta Piero Rossano
Gianni Solino, responsabile organizzativo di Libera Caserta, racconta
i “Ragazzi della terra di nessuno” (prefazione di don Luigi Ciotti, edizioni
La Meridiana). La “terra di nessuno” è l’Ovest aversano, ovvero quel
groviglio di case e strade che si dipana lungo la strada provinciale
Frignano-Villa Literno e che alcuni anni fa fu trasformato in un vero e
proprio teatro di guerra. Presenta il giornalista Piero Rossano.
Il libro
Conflitti a fuoco tra bande rivali, agguati cruenti, inseguimenti con
sparatorie, uccisioni continue anni fa hanno caratterizzato l’Ovest aversano.
La popolazione appariva frastornata, terrorizzata e i comuni coinvolti
somigliavano a quartieri di Beirut nel pieno del conflitto arabo-israeliano.
Questo libro prova a raccontare quel periodo, non tanto in termini di
episodi di cronaca, bensì di clima, di sentimento, di sofferenza, tentando –
se possibile – di dare un contributo alla lettura di tali vicende. Lo
strumento utilizzato è quello del racconto, partendo da storie vere, in
qualche tratto appena ritoccate per non urtare suscettibilità o riaprire
vecchie ferite. L’intento principale di questo lavoro è quello di riaprire
una discussione, anche in termini culturali, come dice don Luigi Ciotti
nella prefazione: “Quella terra di nessuno qui raccontata da Gianni Solino,
del Comitato don Peppe Diana di Casal di Principe, in realtà da alcuni anni
sta cominciando ad appartenere ai cittadini che la abitano... Il potere
delle mafie cresce e si rafforza grazie all’omertà, ma a stare zitti si
rischia molto di più, perché si diventa schiavi”.
L’autore
Gianni Solino, già segretario provinciale Cgil Funzione Pubblica, è adesso
responsabile organizzativo di Libera Caserta. Vive a Villa di Briano e
lavora alla Provincia di Caserta.
Per ulteriori informazioni: Libreria Spartaco-Interno4, Via Martucci, 18 (ex
via Torre), Santa Maria Capua Vetere, Tel/fax 0823 797063