Tempi post moderni: installazione post-moderna
Mondragone (CE), 21 settembre 2008
Comunicato stampa
Il 21 settembre a Mondragone presso piazza Schiappa,
l'associazione culturale Cool Lab presenta "Tempi post moderni",
un'installazione forgiata sulla contemporaneità dell'arte e del tempo del
post-modernismo. Patrocinata dall'assessorato allo spettacolo del Comune di
Mondragone e sostenuta moralmente dall'ADI (Associazione per il disegno
industriale – delegazione Campania), l'iniziativa tende ad includere le
molteplici espressioni dell'arte contemporanea in un connubio crescente di
linguaggi e sensazioni. Sette artisti interpreteranno l'impaccio dell'uomo
nell'euforico smarrimento ella realtà. La moltitudine d'immagini, parole e
suoni che quotidianamente gli si palesano davanti lo pongono in una
condizione di sostanziale imbarazzo. Luigi Morra, artista del gesto e della
relativa caratterizzazione, incontra le icone del nostro tempo e ne
interpreta il decadente simulacro con il contributo artistico di Pasquale
Passeretti, Edoardo Ricciardelli, Michele Sorvillo e della promettente
fotografa Mena Rota. Il design dell'opera è curato dal dinamico Pasquale
Aversario, mentre ai Camera è affidata la sonorizzazione. La location
dell'evento è uno spazio di piazza Schiappa, presso il quale vi era e vi era
(oggi in restauro) un suggestivo monumento in restauro ai caduti della
seconda guerra mondiale. Cool Lab cura la produzione, l'allestimento e la
promozione della manifestazione.
Tempi (post)moderni - Concept
Rispolveriamo il dibattito sulla postmodernità, riscopriamo la stessa
modernità, con una dinamica che non tenta assolutamente di superarla ma la
guarda e la osserva più attentamente, quasi voltandosi indietro, per capire
quanto tutto sia così inspiegabilmente avanti, troppo avanti. Ancora una
volta ci troviamo davanti all'uomo e al suo impaccio, davanti alle sue
difficoltà di comprendere ciò che ha fra le mani. Tempi (post)moderni,
un'unica istallazione in cui si incontrano sette artisti, con l'intento
raccontare ciò che è così spaventosamente NORMALE, ciò che è troppo facile
definire NORMALE. L'uomo moderno vive una condizione di insoddisfazione che
trova sfogo nel desiderio di possedere materia, materia sintetica e
plasticosa che nasconde un'anima intricata e complicata.