Settembre al Borgo 2008: Enrico Ianniello, Tony Laudadio, Lluis Soler in Light luce leggera
Casertavecchia (CE), 7 Settembre 2008
Articolo e foto di Pia Di Donato
Non è facile raccontare uno spettacolo come questo messo in scena da
Enrico Ianniello, Tony Laudadio e Lluis Soler nella chiesetta
dell'Annunziata, penultimo spettacolo del Settembre al Borgo.
Lo farò a sprazzi. Con leggerezza. Giusto per essere in tema
Comincio dalla fine, con la frase conclusiva "La bellezza è l'unico modo per
protestare in questo mondo schifoso". Concordo.
Mi riallaccio con l'inizio che, invero, non c'è stato perchè entrando,
l'azione scenica era già in corso, con i tre attori intenti a curare una
serie di piantine su un tavolo.
Quindi sono le parole, ovvero brani di Calvino, Rodoreda, , de Maupassant
intervallati da musiche originali di Odling ed ogni tanto da una canzone
(bella la voce baritonale di Soler!). E quasi non ti accorgi in che lingua
stanno parlando (italiano? inglese? catalano?) a causa della "leggerezza"
del loro interagire. Leggerezza che si è anche tradotta in gustosi
"siparietti" in cui in "non sense" la faceva da padrona
Mi ha lasciato perplessa l'intercalare, ogni tanto, di una frase che
annunciava "Esperimento numero.. " e quindi una sequenza di numeri.
L'impressione che ho avuto è che l'oggetto dell'esperimento fossimo noi, il
pubblico, per osservare le nostre reazioni.
Ovvero lo spettacolo eravamo noi. Mica leggera come idea!
Comunicato stampa
7 Settembre, Chiesa Dell’annunziata, Ore 20.00,
Enrico Ianniello, Tony Laudadio, Lluis Soler in Light luce leggera
Musiche: Federico Odling
A cura di/drammaturgia di Pau Miró
Produzione: Teatri Uniti - La Fantàstica - Temporada Alta Festival de Tardor
de Catalunya - Festival Settembre al Borgo
Light, luce leggera (Light, in inglese, significa leggero, ma anche luce) è
basato sulla prima delle lezioni americane di Italo Calvino, quella che porta
per titolo la parola Leggerezza.
Immaginate tre attori e un musicista. Leggono dei testi, cantano qualche
canzone, parlano della luce di un quadro, della scena di qualche film. Ogni
tanto si fermano, bevono un sorso d’acqua, di birra o di whisky, così la loro
testa si fa più leggera. Poi continuano. Dove sarà la leggerezza?
Nel modo di dire le cose, di muoversi, nella musica che abbiamo scelto, nei
giochi di parole e di idiomi che abbiamo inventato… La leggerezza per me è una
sensazione positiva che toglie l’importanza eccessiva che diamo a tutto ciò
che ci circonda.
Vorrei che il piccolo gesto fosse sufficiente, che un sorriso fosse
abbastanza, che ci si potesse perdere, per ritrovarsi un po’ più tardi.
Costo del biglietto 10 euro
Consulta:
Settembre al Borgo 2008