Caserta Rock Festival: quarta serata
Caserta, 3 Settembre 2008
Articolo di Alberto Picazio, Foto di Enrico Pascarella
Eccoci giunti all'ultima di questa quattro giorni della seconda edizione
del CasertaRockFest.
Sfortunatamente (come già capitato nei giorni scorsi..) gli imprevisti in
questa manifestazione sono all'ordine del giorno: il sottoscritto
presentatosi al botteghino per ritirare il proprio accredito, non può fare a
meno di notare la solita disorganizzazione di un "improvvisato" (ed è un
eufemismo) "uffico stampa" dell'evento. E così tra le solite lamentele dei
ragazzi, che pagavano la solita illecita sovrattassa di 1,50 euro, il
sottoscritto veniva ripetutamente minacciato e addirittura spintonato da un
membro dell'organizzazione (non della security ndr) poichè "infastidiva" con
la sua paziente attesa. Incomprensibile l'attesa: mentre il contest era in
svolgimento (e qui il lavoro di reportage sarebbe stato importante).
Incompresibile la motivazione: si era impegnati nella vendita dei biglietti
(poche decine in verità).
Scarsa quindi la lungimiranza dell'organizzazione nel non comprendere che la
pubblicità può essere un buon boomerang per le iniziative
Sbrigate le tormentate operazioni d'ingresso, parliamo finalmente di musica:
è la finale del contest, i gruppi in gara sono tutti validi e carichi.
I primi ad esibirsi gli Anomalia, che hanno proposto un brano inedito
oltre la cover versione rock di "Centro di gravità permanente" di Battiato,
presentata anche nella prima esibizione. A seguire l'eclettico quartetto
elettro-rock dei Playmobil From Chernobyl. Sfortunati i freschi
vincitori dell'ultimo Checkmate Festival, sono stati penalizzati da problemi
tecnici al computer ed hanno dovuto ridimensionare la stravagante e
coinvolgente performance. Ultima band in concorso, ma laureatasi vincitrice,
gli Jb And The Monkey Nuts: buona la loro prova e soprattutto in tema
con l'intero festival. Il punk-rock sembra proprio incontrastabile! Per loro
in premio, una demo da registrare gratuitamente. Abbiamo avuto modo poi di
scoltare in'altra band emergente ma non in gara (?) i Morfema:
performance un po' timida la loro.
Arriva la sera e partono i "Big". Grande esibizione e pregevole sound dei
Coffe Shower, così come quella dei baresi No Blame autori di un
hard-core melodico di ottima fattura e potenza. Una citazione necessaria va
all'eccellente lavoro del fonico della serata Nicola Tranquillo,
finalmente le chitarre urlano di rock!
Successivamente arrivano i RainSka: la band è stata una delle più
coinvolgenti della serata; la sezione fiati e il ritmo in levare hanno fatto
da cornice ai balli ska e ai lenti reggae che si alternavano nei brani
proposti. Subito dopo è stata il turno dell'hardrock band Fireyed,
unici casertani della giornata.
Purtroppo la già rinomata e valida band (che a breve condividerà il palco
con band del calibro dei Rezophonic ndr) non è riuscita ad esprimersi al
meglio, vittima sia di continui problemi tecnici alle chitarre e sia di un
taglio di scaletta che ha lasciato tutti con l'amaro in bocca. Da notare,
nulla togliendo alla loro bravura, che erano "fuori contesto" musicale
rispetto ad una serata incentrata sul "punk" e i suoi derivati (cosa che si
è ripetura nelle precedenti serate: ecco un aspetto che andrebbe curato).
Si prosegue sempre a suon di punk-rock, prima con i toscani DDR (già
visti la scorsa edizione) poi con l'esibizione poco sobria dei Duff
che hanno mandato in visibilio la platea con il ritornello "chiamami scemo
ma non chiamarmi emo!". Le ultime due band ad esibirsi davanti alla più
esigua (rispetto alle altre serate) affluenza del festival sono i Me For
Rent e gli headliner e famosissimi Punkreas, che hanno saputo
dare quel tocco in più ad una serata che, nelle attese doveva essere il
culmine di una grande manifestazione, ed invece si è trovata a "pagare" le
pecche dell'organizzazione
Caserta (come tutti i casertani..) ha fame di musica, quindi, nonostante le
mie (e non solo) critiche, mando il mio più sincero augurio
all'organizzazione, sperando che possa far tesoro di quest'esperienza e che
riesca a fare di meglio alla prossima edizione.
Caserta ha fame di musica... e il CasertaRockFest (dati i mezzi a
disposizione) può e deve saziare questa fame.