In ricordo di Giani Rollin
Marcianise, 31 Agosto 2008
Dalla redazione
Si è spento oggi, 31 agosto, a Marcianise, Gianni Rollin, figura di riferimento per gli appassionati di musica popolare ( e non solo) della provincia di Caserta. A lui e alla sua famiglia va il pensiero affettuoso della redazione ed il ricordo di quanti ebbero la fortuna di conoscerlo
Un ricordo di Luca Rossi
Gianni Rollin nasce a Napoli 62 anni fa. Lavora come fotografo al Teatro San
Carlo per poi trasferirsi a Parigi dove approfondisce gli studi accademici
sull'arte fotografica. Tornato in Italia, i suoi scatti documentano e
decodificano il nostro patrimonio culturale avviando un' intensa
collaborazione con diverse riviste e centri di cultura. Sue sono le
pubblicazioni "Napoli senza mare' e "Tammurriata: Canto di popolo".
Osservatore, studioso, fotografo, attore, poeta prolifico e ballatore
virtuoso. Ha tenuto esibizioni e seminari sulle forme coreutiche autoctone
della Campania, esportando la cultura popolare in Italia e all'estero .
L'ultimo Gianni Rollin
Neanche la malattia improvvisa era riusciuta a dissuaderlo dai suoi
progetti.
Infatti nonostante il decorso di malato terminale, stava serenamente
avviando una ricerca su come smascherare la presunta santita' dell'
imperatore Costantino, attraverso una ricostruzione storica dell'
iconografia presente su alcune monete romane.
Parallelamente aveva in cantiere di musicare alcune sue poesie e nonostante
i dolori lancinanti e persistenti si perdeva in interminabili e
stimolantissime conversazioni tout court, coinvolgendo chiunque gli
capitasse a tiro. Come se non bastasse, tra un'idea e l'altra, risolveva
cataste di Sudoku e rebus complicatissimi. Qualche volta mi chiamava in
causa sfidandomi alla "Settimana Enigmistica" e ovviamente vinceva sempre
lui.
Recentemente, mi mostro' un quaderno che teneva nel comodino. Alla seconda
pagina c'era una frase iscritta in un quadrato che corrispondeva al
palindromo esoterico"Sator Arepo Tenet Opera Rotas".Quella era la sua
filosofia: la circolarita' e l'eterno ritorno.
Solo lui sapeva spiegare certe cose, o per lo meno, in quel modo.
Continuando a sfogliare il suo quaderno, accanto alla bozza di un nespolo
antropomorfo, apparve un elenco di tutti i suoi progetti futuri (ricerche,
studi, sceneggiature,prossimi libri etc), che aveva in serbo di realizzare
nei prossimi dieci anni.
Ogni idea corrispondeva ad un numero iscritto in uno dei quadratini della
pagina con le descrizioni relative allo sviluppo e ai dattagli,
minuziosamente riportati sul retro. Lo percepivo come un fortissimo inno
alla vita.
Sulla pagina introduttiva di quel quaderno, dove un prestampato "Pigna"
chiedeva il nome del proprietario, lui aveva scritto: " Maiko e Rente".
La sua genialita' non finiva mai. Starlo ad ascoltare per ore era troppo
semplice. Il mio cellulare si spegneva automaticamente in segno di
riverenza, e io assorbivo ipnotizzato il significato di ogni sua parola.
Gianni Rollin ha guidato e formato in maniera determinante il mio pensiero e
quello di tante altre persone.
Buona notte Maestro.
Un ricordo di Peppe Mauro
La notizia della morte di Gianni Rollin mi è giunta intorno alle 13 di
oggi, domenica 31 agosto 2008,"in tempo reale" da amici che gli sono stati
vicino fino alla fine e la sua scomparsa non poteva essere taciuta.
Con Gianni Rollin sono stato coofondatore dell'associazione culturale "T'Ammore"
nell'estate di 10 anni fa, per dare una veste giuridica a quello che era il
già preesistente "Gruppo spontaneo T'Ammore".
Lo scopo di T'Ammore era quello di promuovere, divulgare, valorizzare la
musica e la danza della tradizione del sud Italia, attraverso il recupero
degli strumenti popolari tradizionali, i repertori ecc.ecc.
Gianni, che nel gruppo era quello che più si era dedicato alla danza, fu
criticato dagli "anziani detentori della tradizione" per "innovare" e
"contaminare" soprattutto la "Tammurriata". Però forse queste persone
vedevano il pelo nell'occhio degli altri senza vedere la trave nel proprio.
A confronto di quanto si vede oggi nella "Tammurriata" la contaminazione
portata da Gianni era intelligente e "costruttiva": avvicinare, con rispetto
ed educazione, i giovani al mondo dei rituali e delle feste tradizionali,
che Gianni studiava da decenni quale fotografo.
I suoi servizi sono stati pubblicati dal Mattino, Campania Felix, Altra
stampa Edizioni ecc.ecc.
Il suo archivio fotografico è forse una vera preziosità che andrebbe
salvaguardata.