Yugo in Incognito

Ratti della Sabina

Il logo

 

A13sudfestival

Caianello (CE), 25 Agosto 2008

Articolo e foto di Massimo Amato

Cambia la location, i problemi organizzativi li mettono a dura prova, ma Davide Laurenza ed il suo staff non perdono colpi.
Buon successo anche per l'edizione 2008 dell' A13Sud Festival, manifestazione giunta ormai alla sua sesta edizione, grazie all'inossidabile impegno del suo fondatore, Davide, ma anche al contributo della Pro Loco di Caianello, e dell'Unpli Caserta e Campania.
Pubblico numeroso, giovane, con tanta voglia di divertirsi.
Obiettivo raggiunto. Buona musica, eccellente qualità fonica e di impianto luci.
Quest'anno non c'è stata, come nelle passate edizioni, la selezione dei gruppi emergenti ma la sola esibizione degli degli "Yugo In Incognito", dei "Ratti della Sabina" e dei "Pignataro Massive Crew"..
Il primo gruppo, nato nel gennaio 2003, è formato dal cantante Lucio Leoni, da Luca Chiricosta alla batteria, Matteo Sirico al basso, Michele Macchioni alla chitarra/voce, Valentino Orciuolo alla chitarra. Provengono da Roma e suonano  e suonano (molto bene) il genere Regga, Ska, Punk.
Nella serata hanno divertito -e fatto ballare- il pubblico dell'A13Sud Festival con alcune delle loro più famose canzoni del repertorio, tra le quali vanno menzionate: Prima Campanella, My Eden, Remember My Member, Coccole, Punto Ghe.
A seguire si sono esibiti I Ratti Della Sabina, nutrito gruppo di ben 8 elementi: oltre al cantante, tre chitarre, basso, Fisarmonica, violino, batteria.
Provengono da Rieti, zona in cui la storia romana ci tramanda il famoso "Ratto delle Sabine" (da cui ironicamente la band prende il nome).
I Ratti nascono nel 1996 da un'idea di Roberto Billi che, prima ancora di mettersi alla ricerca degli altri componenti del gruppo, ne inventa il nome e ne disegna lo stemma: la scritta "Ratti Della Sabina" con un ratto che con la coda crea la "S" di "Sabina" inserito nel triangolo di un segnale stradale. Compone la band incontrando Stefano Fiori e, successivamente la componente folk con Alberto Ricci alla fisarmonica e Alessandro Monzi al violino. Infine si aggiungono gli elementi rock con Carlo Ferretti alla batteria (e successivamente anche al pianoforte) e Valerio Manelfi al basso. Con Eugenio Lupi alla chitarra elettrica, il sound acquisisce sempre di più sonorità e ritmiche tipiche del folk rock, con una predilezione per il rock.
Il gruppo sabino si è esibito con numerose canzoni tra cui vanno manzionate, tra le altre: Lo Scemo Del Villaggio, Clandestino, Chi Arriva Primo Aspetta, Il Pifferaio Magico, il Funambolo, La Tarantella Del Serpente.
In ultimo si è esibito il gruppo reggae nostrano dei Pignataro Massive Crew, da Pignataro Maggiore.
L'ultima notazione riguarda  la mancata selezione dei gruppi, che viene rimandata al prossimo anno.
L'A13Sud comunica che il miglior gruppo iscritto avrà comunque la possibiltà di suonare al MEI di Faenza.

Comunicato stampa

Si svolgerà il 25 Agosto a partire dalle 20:30, in Largo Pantano a Caianello Vecchio, il festival della musica organizzato dall'associazione omonima in collaborazione con la Proloco Caianello.
L'a13sudfestival nasce nel 2001 e negli anni è diventato uno dei più importanti e attesi dell'alto casertano. Nel corso degli anni ha avuto come ospiti 24 Grana, Zulu, Riserva Moac, Meganoidi. Quest'anno ospiti del festival saranno i Ratti della Sabina e gli Yugo in Incognito, accompagnati dai Pignataro Massive Krew.
Ingresso: 5€
info 338 1353770, www.a13sudfestival.it, a13sudfestival@libero.it

I Ratti della Sabina sono un gruppo musicale nato nel 1996 e formato da elementi provenienti dalla provincia di Rieti: il loro nome deriva dal noto evento storico conosciuto come “ratto delle sabine”. Il nucleo del gruppo si origina dall’incontro di Roberto Billi (ideatore anche del noto logo triangolare) con Stefano Fiori: i due iniziano subito a scrivere testi e musiche, e nel giro di pochi mesi raccolgono attorno a sé gli altri ratti, i quali contribuiscono con i propri strumenti ed idee alla crescita del progetto ed al suo consolidamento. Da allora, i Ratti sono rimasti sempre gli stessi: Roberto, Stefano, Eugenio, Alessandro, Alberto, Paolo, Valerio e Carlo. Già dagli esordi, la dimensione live è lo strumento principale attraverso cui il gruppo riesce a stabilire un legame stretto ed autentico con il pubblico. Dopo i primi anni passati a girare tra Roma e i paesi della Sabina, i Ratti cominciano a varcare i confini del Lazio, percorrendo l’Italia da Nord a Sud, isole comprese. Inoltre, suonano per diversi anni anche “giù dal palco”, come musicisti di strada, sin dagli esordi nelle piazze romane, per poi partecipare al Carnevale Liberato di Poggio Mirteto (di cui sono ospiti fissi da ormai 10 anni), fino ad arrivare al Ferrara Busker Festival. Il sound gruppo si è evoluto moltissimo negli anni: prettamente folk agli inizi, ha saputo evolversi e maturare, con gradualità, verso sonorità più rock, senza mai trascurare l’aspetto cantautoriale, soprattutto nei testi. Vero punto di forza dei Ratti continua ad essere, a distanza di oltre dieci anni, il rapporto intenso e caloroso con il pubblico, con il quale il gruppo spesso si intrattiene, prima e dopo i concerti (a volte anche durante!): ne è dimostrazione il Rattoforum, popolato punto di ritrovo virtuale di tutti gli appassionati dei Ratti che, sparsi in tutta Italia, si organizzano per incontrarsi durante i concerti, e non solo.

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