Leuciana Festival: Riccardo Veno in “Multiformis"
Teatro dei Serici, Belvedere Reale di San Leucio (CE), 1 Luglio 2008
Articolo di Lella de Lucia
Dimentichiamo le categorie: definire il genere di questo ensemble è opera
pressoché impossibile oltre che inutile.
Posso solo dirvi che quando la musica inizia, si parte per un viaggio
attraverso l’essenza della musica di questo mondo, ai confini tra sogno e
realtà.
Vi capiterà di sentire quella frase musicale che ricorda… ma non è proprio
quella. Suoni che sembrano, ricordano, ma non sono quello che cerchiamo;
sono piuttosto echi di tradizioni ora vicine, ora lontane che si
sovrappongono dando origine a qualcosa di familiare eppure mai ascoltato
prima.
Ed è solleticando questo dejà vu che l’ensemble ha raccolto entusiasti e
ripetuti applausi.
Riccardo Veno è di fatto un designer del suono: usa gli strumenti musicali
come meri “strumenti” appunto, che si piegano alla volontà progettuale:
sassofono, basso, percussioni, sipsi (strumento a fiato turco), keyboards, e
voce. I frammenti di voce, di basso, di tammorra, vengono forgiati in nuove
forme grazie all’aiuto dell’elettronica, inventando nuovi tessuti sonori.
Purtroppo il maltempo ha costretto il gruppo a suonare in interno,
sacrificando la parte visiva dello spettacolo, che chissà, che emozioni
avrebbe regalato.
Per chi avesse mancato questo appuntamento consigliamo di non perdere il
prossimo concerto di Riccardo Veno al Madre il prossimo 25.
Riccardo Veno è accompagnato da Giacomo Pellicini, basso e contrabbasso,
Vincenzo Caterino, violoncello, Francesco Albano, tastiere e pc, Paolo
Cimmino, percussioni.
Con una punta d’orgoglio notiamo sul palco una tammorra a pedale costruita
dal casertano Gerardo Masciandaro.
Comunicato stampa
Martedì 1 luglio ore 21.15. Musica Multimedia.
Teatro dei Serici, Belvedere Reale di San Leucio.
Riccardo Veno
in “Multiformis - Concerto per fiati, archi, live electronics e visuals”
Riccardo Veno sassofoni, flauti, clarinetto, fiati etnici, voce, live
electronics
Francesco Albano, keyboards, live electronics e visuals
Vincenzo Caterino, violoncello
Giacomo Pedicini, basso e contrabbasso
Paolo Cimmino, percussioni
La musica di Riccardo Veno oltrepassa e trasgredisce costantemente il
concetto di genere musicale. I suoni e le composizioni del sassofonista
napoletano tracciano confini inusitati in una incessante combinazione di
musica acustica ed elettronica. E così ciaramelle e suoni digitali, flauti e
strumenti della tradizione popolare di varie zone del mondo incontrano ritmi
elettronici; brevi testi diventano impasti sonori con i quali interagire
musicalmente; le melodie dei sassofoni, contrappuntate dagli archi, si
evidenziano sui tappeti di loops creati dal vivo tracciando percorsi
emozionali costantemente in bilico tra jazz e musica minimale, tra
world-music e sonorità trip-hop. Dopo il successo di critica e pubblico del
concerto-solo Il silenzio di Orfeo (e dell’omonimo cd), con Multiformis
Riccardo Veno prosegue il suo percorso alla ricerca di altre forme di
spettacolo dando vita ad un singolare ensemble. “Un progetto in divenire -
sottolinea l’artista - che si propone di entrare in sintonia profonda con i
luoghi che ospitano il concerto traendo da essi l’ispirazione per
restituirne in musica le suggestioni, volta per volta, con differenti
installazioni video ed esperimenti sonori”.
Per Multiformis Riccardo Veno (sassofoni, flauti, clarinetto, fiati etnici,
voce, live electronics) si avvale della collaborazione di alcuni tra i più
interessanti musicisti del panorama napoletano, quali Giacomo Pedicini
(basso e contrabbasso), Marco Di Palo (violoncello), Paolo Cimmino
(percussioni), nonché dei “visuals” di Francesco Albano (anche alle tastiere
e ai live electronics). Un concerto-spettacolo di forte impatto dove
all’ensemble si alternano intensi momenti solistici e dove, con le
composizioni inedite (inserite nel suo prossimo progetto discografico)
Riccardo Veno proporrà una serie di “omaggi” ai compositori John Surman,
Steve Reich e John Adams. Artista poliedrico, Veno è noto ed apprezzato per
le sue frequentazioni ‘trasversali’ nella musica, nel cinema ed in teatro.
Il suo è un percorso artistico di rara intensità, che ha inizio nel 1985 con
le prime esperienze nella danza contemporanea (a New York presso la Alwin
Nikolais Dance School), parallelamente a quelle in teatro, nei laboratori di
Antonio Neiwiller, e a quelle musicali, a New York, con il sassofonista
David Gross e il percussionista Steve Thorton.
Consulta: X edizione
Leuciana Festival 2008