VI edizione dell'Ischia Film Festival
Ischia, dal 23 al 29 Giugno 2008
Articolo di Federica Roano
Si è conclusa ieri (29 giugno) la VI edizione dell'Ischia Film
Festival, un festival internazionale dedicato al mercato delle location
(luoghi in cui vengono girate le scene dei film). Grazie all'attenta ed
efficace organizzazione degli ideatori Michelangelo Messina ed Enni Mazzella,
il festival si è svolto senza alcuna difficoltà nell'incantato paesaggio
ischitano, più volte location protagonista di film come "Cleopatra" con
Elizabeth Taylor e Richard Burtoned ed "Il talento di Mr. Ripley" di Anthony
Minghella. L'evento si è articolato in due diverse sezioni, una dedicata ad
un concorso di cortometraggi, documentari e location negate (ovvero
territori in cui viene calpestata la dignità a causa della guerra, delle
calamità naturali, dell'assenza di diritti), ed una dedicata a tre giorni di
conferenze sulle location e sul Product Placement. I luoghi scelti per lo
svolgimento del festival sono stati la Torre di Michelangelo, edificio
panoramico dal fascino di fiaba, il Castello Aragonese, situato su di un
isolotto a pochi metri dall'isola principale e sul veliero Tortuga,
ormeggiato al pontile aragonese. Le attività che si sono susseguite a ritmo
serrato sono state tantissime, basti pensare che solo al concorso hanno
partecipato 23 paesi e 100 proiezioni.
Un percorso fatto di grandi ciak posizionati sull'isola, permettevano di
visitare i luoghi focali del film "Il talento di Mr. Ripley," a cui è stato
dedicato quest'anno il festival.
Il 26 giugno si è svolta la conferenza avente come tema principale la
location, vista non solo dal punto di vista cinematografico, ma anche come
risorsa turistica inestimabile che permette allo spettatore di conoscere
luoghi distanti da lui ed incentivarlo a farne visita. La motivazione
principale che ha portato l'attenzione su questa tematica è di natura più
che altro finanziaria e burocratica, di fatti in Italia sono presenti 1500
location ed a causa degli elevati costi da pagare alla SIAE e della mancata
collaborazione tra il privato, l'azienda ed il pubblico è molto complesso
organizzare percorsi di cineturismo. All'estero sono le stesse
amministrazioni pubbliche ad organizzare i movie tour. Altro scopo del
cineturismo è la tutela e la salvaguardia delle location e del territorio,
in quanto si tende a conservarlo per far si che lo spettatore si trovi poi a
visitare lo stesso luogo che è stato visto nei film. Diversi sono stati gli
interventi: Peppe Iannicelli, moderatore e coordinatore del dibattito,
spiega che il cineturismo in Italia nasce proprio ad Ischia grazie al
commendatore Rizzoli, che decide di creare ad nella splendida isola un
turismo inesistente fino ad allora con la complicità del cinema. In effetti,
come si spiegherà nel corso della conferenza,fu un intuizione geniale in
quanto il cineturismo porta ad un aumento della ricchezza, ad esempio in
Nuova Zelanda, grazie alle location del signore degli anelli, il Pil aumentò
del 3% (più dell'aumento dato dalla Coppa America); il dottor Roberto
Affatato , rappresentante dell'assessore del turismo di Napoli e direttore
responsabile del settore turismo e marketing a Napoli, spiega che la
connessione tra il turismo a Napoli, basato sulle emozioni (di fatti il
turista recepisce la città tramite tutti i cinque sensi) e le location, che
attirano il turista perché motivato dalla voglia di riscontrare ciò che si è
visto in pellicola. Proprio per questa motivazione la location deve essere
veritiera; Pier Paolo Solinas , creatore del sito www.turismofiandre.it, un
portale in italiano dedicato alle location del film "In Bruges"di Mc Donagh,
che ha come obiettivo la valorizzazione delle Fiandre, in Belgio, tramite la
realizzazione del film. È stato un intervento molto istruttivo, in quanto si
è parlato delle strategie utilizzate per attirare visitatori, come ad
esempio un concorso con premio finale costituito da un viaggio a Bruges,
vari accordi con Tour Operator che sponsorizzavano viaggi tramite le
locandine del film e percorsi tematici, anteprime per giornalisti in modo da
diffondere capillarmente l'iniziativa. Il risultato è stato un ritorno
economico pari a 36 volte il valore dell'investimento pubblicitario; Tony
Reeves, autore di "The worldwide guide to movie locations", una guida
internazionale sulle location cinematografiche, che lo ha impiegato 14 anni
per realizzazione di un'unica ed importante opera che permette di conoscere
le varie location in giro per il mondo; Anna Olivucci della Film Commission
delle Marche, rinnovata nelle'istituzione e sulla logica del posizionamento
delle location e la filmogenia (attitudine di un territorio ad essere
location). Creatrice di un corso per guide turistiche cinematografiche allo
scopo di mantenere intatto il fascino delle location e le emozioni da queste
suscitate; Mick Ratman, che ha il compito di scegliere le giuste location,
con il supporto di scenografi, per conto dei registi. La location è
importante anche per il feeling emozionale che influenza il film e non solo
perché scenario di storia. Sottolinea l'importanza dal punto di vista
finanziario dei movietour durante la produzione dei film, permettendo ai
turisti di essere presenti al momento della registrazione delle scene;
Professor Franco Garbaccio, docente di politica economica del turismo e di
economia del turismo e statistica presso l'università di Napoli Parthenope,
propone un prodotto innovativo che permetta la conoscenza dei luoghi e
sottolinea l'importanza delle 400 milioni di presenze turistiche annue ed il
beneficio che esse portano in termini di aumento procapite del reddito
grazie all'azione turistica.
La seconda e la terza giornata di conferenze sono state dedicate al Product
Placement (ovvero la presenza della pubblicità nei film), ed in particolare
alla legalità della visualizzazione delle marche all'interno delle
produzioni. In effetti c'è un problema culturale nel collegare il mondo del
cinema e quello della pubblicità in quanto entrambi sono autoreferenziali e
chiusi, ma si è osservato che il trattare un luogo come parte della
produzione di film è già una forma di Product Placement.
Anche a queste conferenze sono intervenuti illustri relatori: Professor
Avvocato Giorgio Floridia, presidente dell'Istituto di autodisciplina della
comunicazione commerciale e docente di diritto industriale presso
l'università Cattolica del Sacro Cuore. Spiega la nascita del problema
giuridico legato alla pubblicità: negli anni '70 apparve sul "Corriere della
sera" un articolo che nominava esplicitamente alcune aziende. Fu fatta
domanda di concorrenza sleale e il tribunale doveva decidere, in assenza di
norma, se si trattasse di un illecito o meno, in quanto la pubblicità non
era palese ma camuffata e quindi teoricamente avrebbe rappresentato un
illecito. Ci fu poi un ampliamento della norma che divenne effettiva. Adesso
si tenta di modificare questa posizione, data l'importanza del finanziamento
pubblicitario nel bilancio della produzione di un film. L'importante, oggi
si pensa, è che il prodotto sia in armonia con la storia e che ci sia dietro
una commessa che giustifichi tale presenza; Dottor Alessandro Munari,
docente di diritto Commerciale presso l'università Cattolica del Sacro
Cuore, spiega la nascita del decreto Urbani per direttiva di Audiovisual
Media Service. La legge regola il finanziamento e rende lecito il Product
Placement distinguendolo dalla pubblicità occulta e subliminale. Il decreto
permette di inserire pubblicità a patto che sia palese, veritiera ed
inerente con la trama del film., ma vengono esclusi da queste restrizioni le
produzioni per la televisione, i film non italiani. Inoltre è stato inserito
l'obbligo di porre un avviso alla fine di ogni pellicola che informa della
presenza di pubblicità; Anna D'Auria, manager director di Movieinside –
Aegis Media Italia, sottolinea la volontà della agenzie di contrattualizzare
la collaborazione tra i film ed i prodotti senza alterare la storia e fa
l'esempio di un film di James Bond, in cui il protagonista apre una porta
chiusa con una carta Visa ed il messaggio implicito è "con Visa si aprono
tutte le porte". La pubblicità deve essere funzionale e permettere un giusto
ritorno economico. Altri importanti relatori come l'avvocato Federico
Zanardi Landi SJ berci LLP Head Italian IP Department, la dottoressa Valeria
Tosi Controllo Qualità Publitalia 80, Liliana Ciliberti Responsabile area
programmi palinsesto e promozione, disciplina media audiovisivi e copyright
Direzione affari legali Sky, dottor Antonio Mancini Responsabile della
comunicazione programmi della direzione generale per la tutela del
consumatore e autorità garante della concorrenza e del mercato, la
dottoressa Marina Marzotto amministratore delegato propaganda gem, sono
intervenuti alla conferenza.
Per quanto riguarda la seconda sezione, la premiazione del concorso si è
svolta domenica in uno scenario a dir poco sublime, presentata e condotta da
Francesca Fellini, nipote del grande Federico. I giurati sono stati 4,
ovvero Mattia Sbragia, Amedeo Fago, Francesco Muzzi e Francesco Alò. Le
premiazioni erano intermezzate da omaggi musicali del Quintetto degli "Architorti"
di Torino, che hanno eseguito musiche di importanti film come "Underground",
"West Side Story", "Romeo e Giulietta" di Zeffirelli, oltre che ad un
tributo speciale a Frank Sinatra. I film che hanno partecipato sono:
Cortometraggi:
Adil & Yusuf (Italia 2007) di Claudio Noce
Ayak Altinda di M. Cem Öztüfekçi (Turchia 2007)
Camilla e Mariuccia di Samuele Romano (Italia 2008)
City of Crains di Eva Weber (Regno Unito 2007)
Da lontano di Adriano Valerio (Italia 2007)
Daughter of Snow di Harri J. Rantala (Finlandia 2007)
Dream's garden di Jamshi Bayrami (Iran 2007)
Eau Boy di Eric Gravel (Francia 2007)
Irish twins di Rider e Shiloh Strong (Usa 2008)
La Moglie di Andrea Zaccariello (Italia 2007)
Salvador di Abdelatif Hwidar (Spagna 2007)
Vietato fermarsi di Pierluigi Ferrandini (Italia 2008)
Lo zio (Italia 2008) di Duccio Chiarini
Documentari:
Boygo di Pierpaolo Giarolo (Italia, Ungheria 2008)
Feet unbound di Khee-Jin Ng (Australia 2006)
Lost holiday di Lucie Kràloà (Repubblica Ceca 2007)
La minaccia di Silvia Luzi e Luca Bellino (Italia 2008)
More shoes di Lee Kazimir (Usa 2008)
Il passaggio della linea di Pietro Marcello (Italia 2007)
Sotto il cielo di Ahmedabad di Stefano Rebechi e Francesca Vignola (Italia
2007)
Stone time touch di Garine' Torossian (Canada, Armenia 2007)
Sezione "Location negata":
Angels Die in the Soil di Babak Amini (Iran 2008)
Bianco e nero alla ferrovia di Antonio Capuano (Italia 2007)
Cemento all'indice di Stefano De Felici e Enrico Bonino (Italia 2007)
The Dawn is Peaceful in Artsakh di Jivan Avetisyan (Armenia 2007)
Don't Eat the Baby di Todd Berger (Usa 2007)
Fishermen di Kourosh Farzanegan (Iran 2007)
L'Iraq prima della Guerra di Francesco Selvafiorita (Italia 2008)
Lhasa Sculpting in Time di Jingshu Ye (Cina 2007)
Old house, old people, old days di Song Jinxuan (Cina 2008)
Under construction di Zhenchen Liu (Francia 2007)
I film che sono stati proiettati ma che non erano in concorso sono:
Amal, Canada, India, 2007 di Richie Metha
I demoni di San Pietroburgo, 2008, di Giuliano Montaldo
In Bruges, Regno Unito, Belgio, 2008 Martin McDonagh
Into the Wild, Usa, 2008, di Sean Penn
Just Add Water, Usa, 2008, di Hart Bochner
La giusta distanza, Italia, 2007, di Carlo Mazzacurati
La ragazza del lago, Italia, 2007di Andrea Maioli
Mongol, Russia, Germania, 2008 di Sergei Badrov
Nothing but gost, Germania, 2007 di Martin Gyokens
I vincitori sono stati suddivisi per categorie: per la sezione cortometraggi
ha vinto Eau boy perché racconta una favola plausibile di un ragazzo
sgocciolante che viene salvato dall'amore di una donna perennemente avvolta
dal vento. Una menzione speciale per Salvadores perché racconta una storia
di tenerezza nella vita di un kamikaze.
Per la sezione documentari vince Lost Holiday perché originale e perché
ricorda, tra il mistero di una fotografia, la fratellanza tra cinesi e
cechi. Menzione speciale per "Feet Unbound", per il rapporto tra a cina di
oggi e quella diieri in relazione al mito Maioista.
Infine, per la sezione location negate, vince Angels Die in the Soil, ovvero
la storia di una ragazza che riacquista la memoria del padre dissotterrando
scheletri di soldati deceduti.
La serata è stata testimone anche di tre eventi speciali: la premiazione con
il Ciak di corallo al premio Oscar Osvaldo Desideri; la presentazione del
singolarissimo e nuovo cortometraggio di Peter Greenway che simbolicamente
riprende uomini e donne nude rappresentanti i vari stati europei sotto una
doccia, che ballano e gioiscono. Improvvisamente il getto d'acqua termina ed
i personaggi rimangono sbalorditi e contrariati da questo evento. Simbologia
più che efficiente per rappresentare il petrolio ed il suo mercato che
potenzialmente lascerà profonde ferite nei paesi che lo utilizzano nel
momento in cui finirà; la consegna del premio Ischia Film Award al regista
ed attore Ron Award, per aver scelto l'Italia come location per il suo nuovo
film, "Angeli e Demoni", tratto dal celebre romanzo di Dan Brown.