Diff Festival: Gandhi my Father
Caserta, 27 Giugno 2008
Articolo di Lella De Lucia
Ultima serata del Diff festival. Purtroppo la sala è semivuota, quasi
sicuramente a causa della scarsa pubblicità del festival. Ci dispiace non
poco, visto il piacere di vedere film che molto difficilmente avremmo modo
di vedere.
Gandhi my father, accende uno fascio di luce a dir poco sorprendente sulla
figura del Mahatma. Un uomo sicuramente importante per la storia, un uomo
che gran parte degli indiani considerava come un padre, ma che padre non è
riuscito ad essere con il primo dei suoi figli, Harilal.
Un rapporto tormentato, dove Harilal rimane schiacciato dalla forte
personalità paterna, che osteggia la sua ricerca di identità. Con un
percorso fatto di passi e continue cadute, Harilal cerca di farsi strada
nella vita, ma purtroppo inanella un fallimento dopo l’altro, arrivando a
morire da mendicante sconosciuto cinque mesi dopo la morte del padre.
Un film toccante, che lascia sorpresi, con un dubbio in fondo alla gola.
Anche se sofferente di una certa bidimensionalità, visto il taglio
televisivo, il film con amarezza lascia capire quanto può essere complessa
la natura umana, anche quella di una Grande Anima.
Il film è tratto dalla biografia scritta da Tridip Suhrud, “Harilal Gandhi:
a life”.